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Autore: Little_Lotte    04/08/2016    8 recensioni
- Che c'è? - domandò curiosamente Hyoga.
Shun gli sorrise dolcemente.
- Le tue mani. - rispose - Sono così fredde! -
Hyoga ridacchiò a sua volta e sorrise.
- Le mie mani sono sempre fredde. - gli disse.
Genere: Fluff, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Andromeda Shun, Cygnus Hyoga
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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<< Insomma, quanto ci mette Shun a prepararsi? Farebbe meglio a muoversi, non possiamo sempre stare ai suoi comodi! >>

Seiya incrociò le braccia al petto e sbuffò, battendo nervosamente un piede a terra per ribadire il suo stato di impazienza. Quel giorno i Cavalieri di Athena avevano in programma di partire per una missione di grande importanza, ma a causa dell'eccessivo ritardo di Shun erano nettamente indietro con la tabella di marcia.

<< Accidenti, Shun! >> sbraitò nuovamente il Cavaliere di Pegasus, sempre più spazientito << Ti vuoi muovere, sì o no? >>

Hyoga alzò gli occhi al cielo e spalancò le braccia, sospirando a sua volta con rassegnazione.

<< Aspettate, corro a sollecitarlo. >> comunicò a Seiya e compagni << Voi caricate pure i bagagli ed accomodatevi sul jet, io farò più in fretta che posso. >>

<< Sbrigatevi, Cavalieri, il tempo è denaro e noi non ne possediamo mai abbastanza. >> lo esortò Lady Saori, con lo stesso tono impaziente di Seiya.

Hyoga annuì silente e con uno scatto fulmineo corse in direzione di Villa Kido dove, pochi istanti dopo, riuscì ad intercettare il Cavaliere di Andromeda, fermo sulla porta d'ingresso da chissà quanto tempo.

<< Shun, eccoti qua! >> esclamò il Cigno, correndo incontro al compagno << Ti aspettiamo da un sacco di tempo, si può sapere perché ci metti così tanto? >>

Shun lo fissò silenziosamente, con aria colpevole.

<< C-credo di aver preso una storta. >> rispose mestamente << Mi fa malissimo la caviglia, non riesco a camminare. >>

Hyoga sospirò profondamente e poi allungò una mano verso Shun, facendogli segno di stringerla.

<< Su, vieni. Appoggiati a me. >> gli rispose premuroso, cingendo con un braccio la sua vita sottile.

Shun ridacchiò sommessamente, come se qualcuno gli avesse fatto il solletico.

<< Che c'è? >> domandò curiosamente Hyoga.

Shun gli sorrise dolcemente.

<< Le tue mani. >> rispose << Sono così fredde! >>

Hyoga ridacchiò a sua volta e sorrise.

<< Le mie mani sono sempre fredde. >> gli disse.

<< Beh, è una buona cosa! >> esclamò allegramente Shun << Significa che hai il cuore caldo. >>

Hyoga arrossì lievemente e per quanto tenue, il rossore spiccò sulle sue guance pallide come un chiaro sole al tramonto.

<< N-non è vero. >> farfugliò imbarazzato << Lo sai, Shun... Io ho il cuore di ghiaccio, lo dicono sempre tutti. >>

In risposta, Shun posò candidamente il capo sulla spalla di Hyoga e si strinse forte a lui, levando un sospiro beato. Hyoga si voltò verso Shun e lo guardò dolcemente, ampliando il proprio sorriso.

Forse era stata solo una sua impressione, ma per un attimo credette che il suo cuore avesse iniziato a battere molto più velocemente del solito.

<< Su, adesso andiamo! >> esclamò ad un tratto il biondo, incamminandosi lentamente << Non possiamo certo far aspettare ulteriormente i nostri amici. Coraggio, sorreggiti a me. >>

Shun barcollò per i primi metri e poi, lentamente, ricominciò a camminare regolarmente, seguendo pian piano i passi di Hyoga, che lo sosteneva con attenzione e pazienza. Un sorriso innamorato si fece strada lungo le labbra di Shun ed il Cavaliere si sentì, in quel momento, letteralmente traboccare di gioia.

“Cuore di ghiaccio” pensò fra sé e sé “Che cosa ridicola! Come se tu potessi davvero avere un cuore di ghiaccio, Hyoga!”

<< Hey, che ti prende? >> domandò improvvisamente Hyoga, accorgendosi del fatto che Shun aveva – a causa della meditazione – rallentato il proprio passo << Va tutto bene? Ti fa ancora male la caviglia? >>

Shun sorrise debolmente, intenerito dalla premura e dalla tanta preoccupazione che il Cigno mostrava nei suoi confronti.

<< Niente, stavo solo pensando. >> disse, stringendosi maggiormente al braccio di Hyoga, come se avesse paura che questi potesse scappare via << Pensavo a te. >>

<< Davvero? >> Hyoga lo fissò confusamente << E che cosa stavi pensando, esattamente? >>

Shun, allora, si sollevò leggermente sulle punte dei piedi e, ignorando il dolore, si sporse in avanti per raggiungere le labbra di Hyoga.

<< Che, in fin dei conti, persino un cuore di ghiaccio è destinato a sciogliersi: E' sufficiente un tenero, spontaneo gesto di amore. >>










N.d.A: Piccola storia senza pretese, che ho scritto un paio di settimane fa nella sala d'attesa della mia dottoressa! XD
Lo so, mi rendo conto che non è nulla di eccezionale, ma era da un po' che non scrivevo su questi due come coppia e stava iniziando a mancarmi un po' troppo! Chiedo venia, gli ambulatori non conciliano una produzione di maggior qualità, ma ho ancora tante idee per la testa su Hyoga e Shun, e prometto che non appena avrò un po' più di tempo, cercherò di portare avanti qualche nuovo progetto.


Baci a tutti. :D

  
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