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Autore: ImperioMagicum    08/08/2016    0 recensioni
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Appunto: Vi ringrazio per l'attenzione , sono appena arrivato su EFP e questa è la mia prima storia. Vi ringrazio del tempo che avete dedicato a leggere la trama , spero vogliate continuare leggendo il prologo.
Genere: Avventura, Romantico, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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Cap 7:

La leggenda dell'eroe

Shade batté le mani in un piccolo applauso. Sorrideva , un sorriso a tratti tenebroso , ma sincero: < Molto bene devo dire, ora l'uomo esiste anche in questo mondo. >

Presi la palla al balzo: < Anche? Quindi vi sono altri mondi? >

< Certamente. > rispose lui < Sono infiniti , alcuni uguali , alcuni diversi , alcuni pieni ed alcuni vuoti , come del resto lo era questo sino a poco fà. >

< Tu come lo sai? Li hai visti ? Sei un loro guardiano? >

< Calmati! Sì , alcuni li ho visti , ma il mio compito non è quello di proteggerli , amministrarli o altro. Esisto in questa forma spettrale per altri motivi , e non per viaggiare attraverso queste dimensioni , sebbene io ne sia in grado e spesso lo abbia fatto. > mi spiegò < Tuttavia...non perdiamo tempo in queste chiacchere , il lavoro è ancora lungo per te. > e così dicendo il fumo attorno a lui si alzò e cominciò a vorticarci attorno. Il piccolo laghetto con la cascata , dove sino ad allora eravamo rimasti, divenne sempre meno visibile alla mia vista , sino a scomparire coperto dal fumo. In realtà non era il paesaggio a scomparire , ma noi. La nube ci inghiottì completamente ed io ebbi la sensazione di diventare più leggero , senza peso.

Guardai le mani , ma non le vidi. Al loro posto vi era solo fumo. Io ero diventato parte della nube e vorticavo spezzettato in milioni di granellini di polvere. Non sentivo più nessuna parte del mio corpo intatta. Avevo paura, e così chiusi gli occhi.

Non mi sentivo più materiale , ero parte del vento ora , trasportato da una corrente impetuosa. Era una strana sensazione di leggerezza e libertà ed il timore di finire definitivamente polverizzato vi si mitigava dentro.

Sentii che cominciavo a riacquisire densità. Prima i piedi, poi le gambe, busto, braccia ed infine testa. Gli infiniti granelli di polvere tornarono al loro posto originale, ricomponendomi come un puzzle. Cominciai a toccarmi il corpo ed a perlustrarlo con la vista, temendo qualche mancanza, ma non ne trovai.

Il paesaggio intorno a me cominciò a farsi più chiaro, mano a mano che il coltre grigio si diradava.

Mi stupii nel constatare che...non c'era altro che cielo. Eravamo a centinaia di metri di quota ed il terreno scorreva sotto di noi, in un misto di colli, laghi, foreste e paludi.

Mi accorsi che mi trovavo su una nuvola, una nuvola grigiastra di quelle a metà tra il sereno e la tempesta, di quelle che ingannano i viaggiatori che non riescono a prevedere mai con facilità come sarà il tempo.

Shade comparve allora alle mie spalle, spargendo ancora quella sua aura fumosa: < Benvenuto > disse < Benvenuto nel tuo mondo. >

< M-mio? > chiesi < Cosa intendi? >

< Questo è ciò che tu hai creato, mi sono permesso di portarti qui senza chiedertelo. Questa nube ci permetterà di visitarlo e di non essere visti da nessuno, in fondo vedere il Creatore potrebbe essere un po' traumatico per alcune persone. >

< Credevo di essere già nel mio mondo quando eravamo in riva al laghetto. > risposi io. < Cosa dobbiamo fare da quassù? >

< Ti serve una postazione più agevole dove poter vedere i tuoi racconti svolgersie continuare a narrare al meglio. In fondo...Il vero lavoro inizia ora. >

< Veramente credevo che fosse praticamente concluso, in fondo ho creato la Terra, gli astri, la vita e l'uomo. Cos'altro manca? >

< Hai creato l'ambientazione ed i personaggi, ma manca ancora la storia vera e propria, ciò che in effetti da a tutto ciò che hai fatto un significato. Dimmi ora, cosa lascia hai suoi sudditi la divinità per dare loro una strada da seguire? >

Vi riflettei un poco, vi era un'eredità in effetti che ogni divinità dava ai suoi fedeli: < Il Libro! > dissi all'improvviso < è questo che mi stai facendo scrivere. Mi stai facendo scrivere il Libro Sacro. >

Shade sorrise: < Diciamo di sì, gli elementi per scrivere la genesi li abbiamo direi , ci manca la parabola che testimonia la tua grandezza ed il tuo messaggio. Naturalmente questa storia deve avere due caratteristiche principali: essere scritta da te ed...essere reale. Ciò che hai scritto finora era simbologia per giustificare ciò che esiste, perché nessun umano comprenderebbe che fino a ieri...non vi era nemmeno un ieri, non vi era nulla e nessuno e che tutto è nato all'improvviso per il solo tuo volere.

Quindi ora serve una storia per dare un senso, dare un senso all'esistenza dell'Umanità e del Creato e sei tu a doverla scrivere ed a farla vivere a chi deciderai tu. >

Mi porse la piuma , già intinta nell'inchiostro. Io la presi, sapendo che questa volta avrei dovuto agire con molta più cautela, perché ciò che scrivevo avrebbe influenzato direttamente la vita di ogni essere umano, di ogni mio essere umano. Avevo la responsabilità del mondo intero sulle spalle, e quel peso era immenso, ma sembrava che solo io avrei potuto sostenerlo.

Cominciai quindi a narrare le gesta dei miei personaggi: Spem e Beata

   
 
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