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Autore: JadeZKonigin    19/08/2016    0 recensioni
Questa one shot è ambientata durante la prima parte della seconda stagione di OUAT. I Rumbelle si sono da poco riuniti, e stanno sperimentano l'esperienza della convivenza. Tutto è nuovo per loro, sono una coppia ora, non più conviventi come domestica e padrone. Questa storia approfondisce proprio questo aspetto: i due che provano a creare qualcosa di importante, che vivono esperienze nuove e tappe fondamentali.
Genere: Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Signor Gold/Tremotino
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Rumplestiltskin sostava davanti alla porta di casa sua come un'idiota: perchè Belle aveva chiuso dall'interno la porta? Nonostante avesse suonato il campanello, la bella tardava ad aprirgli. E soprattutto, perchè l'aveva chiamato a quell'ora dicendogli di tornare in fretta a casa? Non che fosse un problema chiudere un po' prima il negozio, in fondo faceva un po' come gli pareva, la città era praticamente in mano sua. Ma non riusciva a capire. La voce di Belle al telefono non era nè proccupata nè impaurita, quindi non poteva essere nulla di grave. Eppure non riusciva a non preoccuparsi almeno un pochino.
Finalmente Belle venne ad aprire.
- Ehi, che succede? - , Belle non lo fece nemmeno finire.
- Eccoti! Vieni. - , detto ciò lo trascinò dentro e tirò fuori una cravatta dalla tasca.
- Mi vuoi spiegare che succ...-
- Sssh, ti rovinerai la sorpresa. - 
Mise la cravatta intorno agli occhi di Rumple, avendo cura di non lasciare spiragli di visibilità. Rumple rimase interdetto, e sempre più perplesso. Belle lo prese per mano e lo condusse in sala da pranzo.  
- Siediti qui, torno subito.... e non sbirciare! - 
- Ok...-
Inutile dire che stava morendo dalla voglia di sbirciare, ma decise di stare al gioco. Non poteva che essere una bella sorpresa alla fin fine, o no?
Sentì uno strano rumore, seguito da un vago odore di bruciato. 
- Ok, ora puoi aprire. - 
Non se lo fece ripetere due volte, con uno schiocco di dita fece scomparire la cravatta, senza nemmeno perdere tempo a scioglierla. 
Davanti a lui era comparsa una torta, bella grande, panna e cioccolato, decorata con roselline rosse fatte di pasta di zucchero. Sulla cima splendeva una candelina accesa, sorretta da un portacandele a forma di candelabro. 
- Buon compleanno! - esclamò Belle, piena di gioia. 
Rumple rimase a bocca aperta, con la mente che non riusciva a mettere a fuoco la situazione. Sapeva solo che il suo cuore aveva accellerato a quella visione festosa. 
- L'altro giorno mi hai detto che non sai il giorno in cui sei nato... - 
Era vero. Suo padre non gliel'aveva mai detto, sempre ammesso che se ne ricordasse. La mamma invece non l'aveva mai conosciuta... un vuoto enorme nella sua vita. E' incredibile come a volte un'assenza si faccia sentire molto più di una presenza.
- Così ho pensato fosse carino avere un giorno per festeggiare. - 
Rumple rimase come paralizzato negli occhi di lei. Belle lo guardava gioiosa, i suoi zaffiri splendevano di amore e premura. 
Finchè non riuscì più a contenere l'emozione, e i suoi occhi profondi color nocciola diventarono sempre più umidi. 
- Ho detto qualcosa che non va?? Odi i compleanni?? Odi le torte? Ci sono, sei allergico al latte! - 
Rumple scoppiò a ridere. 
- No... non... non mi avevano mai festeggiato prima. Niente feste di compleanno, o regali... - 
Belle si intenerì, come spesso accadeva quando gli raccontava del suo passato, in momenti intimi e sacri.
- Oh...bhe, per prima cosa, chiudi gli occhi, ed esprimi un desiderio, quello che vuoi più di ogni altra cosa al mondo, poi apri gli occhi e spegni la candelina.
Rumple non sapeva se ridere o piangere, era felice e commosso al tempo stesso. Non riusciva a credere alla fortuna che aveva nell'essere insieme a quella luminosa creatura, empatica ed ottimista. Non sapeva come descriverlo, era come se Belle non si fosse ancora stufata della vita, non si fosse ancora disillusa delle sue gioie e della sua bellezza. E in qualche modo, riusciva a trasmettere questa positività anche a lui. Sapeva quando scherzare per tirarlo su, e quando invece rispettare la gravosità che si agitava nel suo cuore.
Soffiò sulle candeline, sperando di non perderla mai e poi mai.
Belle applaudì, dopodichè prese un coltello. 
- Al festeggiato il taglio della torta. - 
Nel frattempo Belle saltellò fino al frigo e prese una bottiglia di spumante.
- Ma sei davvero attrezzata di tutto! - 
- Sì! - esclamò soddisfatta. Era evidente che quel complimento le piacesse particolarmente, si era molto impegnata affinchè tutto andasse per il verso giusto. Per prima cosa nel capire quale giorno potesse essere più adatto, accertarsi che nulla di negativo era accaduto o era in corso, non farsi scoprire, e soprattutto, la preparazione della torta. 
Quando Rumple l'assaggiò, gli sembrò che tutti i ricordi felici di un bambino potessero essere riassunti in quel gusto, in quella cremosità che sa di cioccolato, felicità e spensieratezza.
- L'ho fatta io sai? - azzardò timidamente Belle.
- Cosa?? Ma tu sei negata per la cucina!  - 
Solo dopo realizzò cosa aveva detto. 
- Scusa, io...non intendevo...-
Belle scoppiò a ridere. Una principessa come lei non aveva avuto molti modi per imparare a cucinare nell'Enchanted Forest. 
- In realtà è proprio per questo che ieri ti ho detto che preferivo rimanere a casa a dormire invece di venire in negozio... non era stanchezza. Erano innumerevoli tentativi di fare una torta andati a male! Ma se qualcuno te lo chiede, ce l'ho fatta al primo colpo. -
Un intero pomeriggio perso per lui, energie perse per lui, iniziative, tentativi e preoccupazioni. Tutte queste premure gli sembrava dovessero essere riservate a un'altra persona; era tutto così lontano dal suo modo di essere trattato. Era abituato ad essere considerato semplicemente come il freddo ed enigmatico Signor Gold, tutti lo temevano, e mai lontanamente avrebbe immaginato che potesse succedere una cosa simile proprio a lui, al famigerato Dark One.
Belle che si disperava per aprire la bottiglia lo riportò alla realtà. 
- Ci penso io Belle, tu hai fatto fin troppo. - 
Con due soli movimenti, la bottiglia fece plop, e lo spumante fu nei bicchieri, gli elegantissimi bicchieri di cristallo dell'uomo più ricco della città.
- Awww, il mio eroe!
- Ho solo aperto una bottiglia...- disse Rumple, arrossito fino ai capelli. 
- La rosellina non la mangi? Si può, sai? Me l'ha detto Granny...-
Rumple ridacchiò dell'ingenuità della ragazza: si era trovata catapultata nel XXI secolo da poco, e quelle cose erano tutte ancora strane per lei. 
- Lo so, è che...vorrei conservarmela. - 
- Puoi avere qualcosa di più carino da conservare. -
Da un'anonima busta appesa alla sedia, Belle tirò fuori quello che sembrò proprio essere un regalo di compleanno. Una scatola quadrata, incartata in una carta regalo popolata da cagnolini fumetticisti, con un fioccone rosso sopra.
- Mi hai detto che avevi diversi cani, in un' altra vita, così... -  
Rumple sarebbe rimasto a contemplarlo per ore. 
- Oh Belle... bastava la torta, davvero...-
Con meticolosità, scartò il regalo senza rovinare la carta. 
- Puoi stracciarla se vuoi! -
Rumple guardò Belle e sussurrò -...non ci penso proprio.- 
All'interno c'era un biglietto di auguri scritto a mano, adagiato su un set di cravatte molto eleganti. 
- Volevo qualcosa che potessi portare con te... spero ti piaccia. -
- E' stupendo. -
- Tanti auguri, Rumplestiltskin. Cento di questi anni.- Belle gli fece l'occhiolino. - Non sai quanto è stato difficile trovare un regalo adatto a te! - 
- Posso immaginarlo... - 
Rumple guardò intensamente Belle, in un attimo che sembrò durare un eternità. 
- Allora, Signor Gold, come vuole festeggiare stasera? Andiamo a fare baldoria in un locale? - sussurrò maliziosamente Belle.
- Mmmmh...Non è da me diciamo. - replicò Rumple, accarezzando il braccio della compagna. - Potremmo stare a casa a vedere un film...e...-
- Cos'è un film? -
La domanda lasciò un attimo spiazzato Rumple. 
- Un film è....non so bene come definirlo, io... non ne vedo molti. - 
- Non importa, voglio sapere tutto! - 
Rumple sorrise: amava la curiosità di Belle, la sua intelligenza dinamica. 
- Vieni, qui dovrei avere qualche cassetta... - 
Belle si mise a braccetto al festeggiato, e si inoltrarono per il lungo corridoio della sua villa.
- Ora che ci penso non ti ho tirato le orecchie per il numero dei tuoi anni...duecento? - 
- Credo che possiamo saltare quella parte...-
- ... e nemmeno cantato Happy Birthday! -
- Possiamo saltare anche quello. - si affrettò ad affermare Rumple, a metà fra l'imbarazzato e il divertito. 
La risata di Belle si disperse nella grande casa, da quel momento in poi testimone silenziosa dei momenti più intimi dei due, due anime diverse sempre pronte a incastrarsi nei modi più strani...
 
  
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