22/08/2016
5 recensioniCyborg era in camera sua con BB ad armeggiare con un nuovo videogioco, Raven era nella Main Ops Room a leggere un libro di magia nera, Starfire era intenta nel cucinare una specialità tamariana e Robin si stava allenando.
All’improvviso il campanello della torre suonò.
-Chi potrà mai essere ?- disse Robin e si precipitò all’ingresso.
Ma quando la porta si aprì non c’era qualcuno, c’era qualcosa.
Una scatola di cartone era appoggiata sullo zerbino, era chiusa, il ragazzo meraviglia chiamò Cyborg cosicché potesse analizzarla con il suo occhio cibernetico.
-Potrebbe essere una bomba, io non la tocco.-
-Ora la analizzo, sta’ indietro.- disse Cyborg
Nel frattempo tutti gli altri si erano precipitati sull’uscio, incuriositi dalla scatola. Dopo qualche minuto Cyborg disse che non era una bomba, sembravano dvd.
-Tutto a posto, possiamo prendere la scatola, sembrano delle custodie con dei film.-
-Mi fido, portiamola dentro.- Robin prese l’oggetto e lo depositò sul tavolo.
-Ragazzi apriamola subito, sono troppo curioso!- disse Beast Boy trasformandosi in un cagnolino con la lingua da fuori.
-Sicuri non sia una trappola? Io vado in camera, preferisco non assistere.-
-Dai amica Rae! Non ci abbandonare, stai con noi!- disse Starfire.
Robin con cautela aprì la scatola misteriosa. Gli occhi di tutti erano incollati sul tavolo.
All’interno c’era un dvd, sulla copertina vi era il titolo, tutto colorato: “Teen Titans Go!”.
-Forse hanno riconosciuto il nostro valore e qualcuno ci ha filmati durante le nostre azioni!- disse orgoglioso Robin.
-Vediamolo subito! Voglio vedermi! Chissà come sono bello in tv!-
-Sempre il solito, BB- disse Raven, rassegnata all’idea di dover assistere a quello spettacolo.
-Lo metto io nel lettore,dammi dammi!- disse la ragazza dai capelli rosa.
-Piano Star! Non lo inserire con troppa forza o potresti rompere la mia tv!-
E mentre Cyborg urlava disperato queste parole, l’aliena inserì il dvd e raggiunse gli altri sul divano, sedendosi accanto a Robin.
La tensione era palpabile, non sapevano cosa avrebbero guardato, così il leader disse loro :
-Facciamo un patto: non commentiamo le scene che andremo a vedere, dopo parleremo. Ok?-
-Ok!- dissero in coro gli altri.
Star azionò il telecomando.
Le ore passavano velocemente, una dopo l’altra.
Avevano passato l’intera giornata a vedere ogni singolo episodio.
Durante la visione c’erano stati sguardi interrogatori, ed allibiti, si guardavano stupiti e tra un “non dovevano proprio farmi così” di Raven, “il mio povero bastone” di Robin, “il mio pianeta non è così brutto” di Stella ( “oh sì” avevano risposto tutti), “non ho una pancia così grande” di Cyborg, “non sono così basso!” di BB arrivarono alla fine degli episodi.
Robin prese il telecomando e spense la TV, era sera, quindi accesero le luci. In silenzio.
-Bene Titans, abbiamo assistito a delle scene a dir poco riprovevoli, che mettono in cattiva luce il nostro essere. Voi cosa ne pensate?-
Il silenzio che vi era prima scomparve, e al suo posto un chiasso assordante fatto di voci su voci prese piede nella stanza principale della Torre.
-Non ci credo, non hanno inserito la mia macchina in ogni episodio! Come si sono permessi? Il mio gioiellino! La mia bambina, relegata a comparsa. E poi non sono un tipo così festaiolo. Insomma, più o meno, ci sono quando c’è da divertirsi, ma…-
-È chiaro che stanno giocando con i nostri punti deboli, dovremmo eliminarli.-
-Amica Raven non essere così crudele. Piuttosto… io ho viaggiato nel tempo! Non Cyborg, non BB, io! E a proposito… Robin! Cosa c’è tra te e Batgirl? Tre figli? Robin! Non mi rispondi?-
Starfire iniziò a scaldarsi e i suoi occhi diventarono sempre più verdi.
-Calma stellina mia! Non c’è niente! Ci sei solo tu! Ma poi non è vero ciò che hai visto! Se così non fosse non saremmo insieme, non credi?- stava sudando freddo, quando Star si arrabbiava nessuno poteva fermarla… tranne lui.
Gli occhi iniziarono a tornarle normali, e si calmò.
-Beh, in effetti… non sei più nella zona amicizia da un po’.- Gli sorrise candidamente.
Il ragazzo tirò un sospiro di sollievo. E l’abbracciò.
-Ma in ogni episodio c’è un fondo di verità, non è vero Beast Boy?- chiese maliziosamente Cyborg.
-Oh io mi vedo più o meno uguale, bello, formidabile, pronto all’azione, coraggioso, intraprendente…-
-Con una megacotta per Raven…-
-Con una megacotta per Rav… ehi amico, non si fanno questi trabocchetti!- iniziò ad avvampare, e a farneticare.
Robin parve divertito, Star non capiva, cosa stava succedendo?
-Allora Raven, BB non è più in grado di rispondere, dicci: quando c’è stato questo bacio?- incalzò il ragazzo.
-Io, ecco… niente. Non c’è niente, anche tu hai detto che quel che abbiamo visto non è vero… forza BB dillo anche tu che non è vero!-
Raven era in difficoltà, ma cercava di mantenere il tono di voce abbastanza neutro, solo i suoi occhi la tradivano.
Lo sguardo pieno di rabbia e supplica allo stesso tempo stavano colpendo in pieno Beast Boy, che invece sorrideva, da ebete.
-Eh, eh. Amico, ha ragione, non l’ho baciata…-
-Oh menomale, qualcuno che dice la verità.- Raven sembrò rilassarsi.
-…solo una volta.- concluse BB.
No, non doveva dirlo. Una mano nera lo scaraventò a terra.
-Garfield Mark Logan! Non vedrai più la luce del sole, te lo assicuro.-
-Oh, oh la cosa si fa interessante… dovete raccontarci tutto!-
Ma BB era già in volo verso la sua camera inseguito da una Raven infuriata che cercava di colpirlo ogni qualvolta le si presentava l’occasione.
-Dite che dovremmo aiutare BB?- Chiese Starfire preoccupata.
-Noo, se la caverà benissimo, come tutte le altre volte.- La rassicurò Cyborg.
Intanto Raven aveva raggiunto BB e lo aveva spinto nella sua camera.
-Non dovevi proprio dirlo Gar, lo sai cosa ne penso di questa storia…-
-Che deve essere un segreto e bla bla bla… ma io non ce la faccio a mentire Rae Rae!-
Le si avvicinò e la baciò. Lei gli sorrise, in preda a mille emozioni, come faceva a convincerla ogni volta?
Non era il primo e di certo non sarebbe stato l’ultimo bacio.
Raven sospirò.
-Dovresti smetterla di convincermi con questi mezzi.-
-Non lo farò mai.-
Lo sapeva benissimo, non lo avrebbe smosso da quella decisione.
-Andiamo dagli altri, siamo stati via troppo tempo.-
Si incamminarono verso la Main Ops Room, dove ad attenderli c’erano gli amici più curiosi del mondo.
Fine.