Rize era seduta davanti a lui e sorseggiava il caffè deliziosamente. Agli occhi del ragazzo quella immagine si intenerì ancora di più quando, con fare interessato, la ragazza gli chiese che tipo di hobby coltivasse. Kaneki, ben contento, rispose alla domanda posta dalla compagna. Mentre spicciava parola, lo sguardo del ragazzo precipitò sul seno di Rize: era decisamente molto carina e le sue forme non erano affatto male. Arrossì forte; d'altronde non era mai uscito con una ragazza e persino poggiare lo sguardo sul corpo di una ragazza per verificare se quest'ultima fosse carina o meno, lo mettevano in imbarazzo. Tutto paonazzo, continuò comunque il suo discorso. "Diavolo, s'è fatto proprio tardi!" Disse preoccupata Rize, fissando l'orologio del locale. "Pago io, rimani qua! Poi andiamo via." Kaneki aveva perso i genitori in tenera età e ebbe poco da imparare dai suoi, ma ciò che la mamma gli chiarì sin dal principio fu il concetto di gentilezza e di cortesia, soprattutto nei confronti di una donna. Usciti fuori dal locale, Rize notò che il buio era ormai già calato e si avvinghiò a Kaneki. Dopo aver giunto la strada principale, le loro strade avrebbe dovuto separarsi, ma la bella Rize, dopo l'ultimo saluto, si voltò di nuovo verso di lui. "So che posso sembrarti fastidiosa e anche un po' bambina, ma il mio palazzo si trova in una zona terribilmente buia! Ti andrebbe di accompagnarmi sotto casa?" Sebbene avesse paura, Kaneki non dubitò due volte e accettò. Giunti in metropolitana, Rize si fermò incantata e si mise davanti al ragazzo. Kaneki sobbalzò. "Sai, sei piuttosto carino.." Kaneki avvampò. ".. Mi piacerebbe darti .." Kaneki già credeva che fosse diventata sua. ".. Un bel .. MORSO!" Kaneki sbiancò e una risata agghiacciante immobilizzò il ragazzo. "Sai, non sei niente male e al locale ho sentito i tuoi ormoni sbattere le parete delle tue vene e il tuo sangue premere pressioni su di esse." Si fermò per dar spazio alla sua kagune che usciva dalla sua schiena. Con tanta violenza, Rize prese la mano del ragazzo e la portò ai suoi seni, simulando un orgasmo. Intanto Kaneki indietreggiava tremando. La sua kagune si fece sempre più folta e Kaneki ormai consapevole della sua fine, iniziò a strepitare e a piangere le sue ultime lacrime. "Shhhhh, dolce Kaneki. Sono sicura che avrai un buon sapore, non preoccuparti." Vicolo cieco. Avrebbe voluto indietreggiare ancora un po' così da potersi illudere, ma le sue spalle gli diedero quel terribile messaggio e a quel punto era giunta la fine. Rize afferrò il cavallo del suo pantalone. Il ragazzo sospirò piangendo. "Dopo che ti avrò mangiato, spalmerò il tuo sangue sul mio corpo e inizierò a masturbarmi pensando a te, tranquillo." La kagune ormai era fin troppo vicina e la sua bocca aprirsi fu l'ultima scena che gli rimase nei ricordi, assieme ad un rumore assordante che lo stordì definitivamente. Aprì gli occhi.