Slado non era pronto.

Non era pronto a ciò che stava per fare.
Era chino a ripassare il suo ultimo piano, quello che avrebbe distrutto i Titans, ma continuava a pensare di stare sbagliando qualcosa.
Ma cosa?
Il piano consisteva nell’attirare i ragazzi in una grotta, sguinzagliargli contro milioni di robot e fargli crollare addosso un’intera montagna. Aveva già sistemato gli esplosivi e preparato i robot, però continuava a pensare che non avrebbe funzionato, dopotutto i suoi obiettivi se la erano cavata in situazioni ben peggiori.
Esasperato pensò di lasciar perdere ed andò a dormire, anche se sapeva che non ci sarebbe riuscito.
Non perché avrebbe continuato a pensare al suo piano, quanto invece agli incubi che aveva da quando era tornato in vita a causa di Trigon.
Trigon.
Quel demone l’aveva fatto risorgere per cercare di catturare Corvina, sua figlia.
Gli diede dei poteri enormi ed un esercito di demoni/fiamma, e riuscì a catturarla, nonostante la resistenza degli altri Titans.
Quando gliela portò Trigon avrebbe dovuto ricompensarlo, invece lo dannò all’inferno, da cui uscì grazie a colui che sarebbe dovuto essere il suo assistente.
Robin.
<>, a ricordare il suo nome la sua rabbia salì, ed abbandonò il letto.
Entrò in una stanza buia, che dava l'impressione di una palestra: c’erano dei bilancieri addossati alla parete, dei sacchi da boxe di diversa grandezza e dei bersagli per il lancio degli shuriken, ma era tutto in disordine. Avrebbe dovuto programmare un robot per riordinare, ma non aveva tempo.
Prese uno dei sacchi più pesanti e lo attaccò al gancio al centro della stanza. Cominciò a tempestarlo di pugni.
Ci mise tutta la sua rabbia, tutta la sua frustrazione, tutto il suo odio. Tutto ciò che aveva provato da quando si era messo contro i Titans.
Pensò a quando tentò di rendere Robin il suo assistente.
Stump
Pensò a quando provò ad usare Terra... fallendo.
Stump
Pensò a quando morì.
Stump
Infine pensò a quanto fu stupido a fidarsi di Trigon. A cosa provò quando fu tradito da lui. Ed a come si sentisse quando fu salvato del suo peggior nemico. Robin!
Stump 
Stump 
Stump
Crash 
Aveva colpito il sacco troppo forte, e quello venne sbalzato dall’altra parte della stanza, portandosi dietro un pezzo di soffitto.
Ma a Slado non importava.
Aveva capito!
Aveva capito dove aveva sempre sbagliato!
Ed adesso sapeva cosa fare. Era pronto.