Le loro urla disperate continuano a risuonarmi nelle orecchie, come un’eco di dolore.

Forse non ho fatto la cosa giusta.

Ma non riesco a smettere di ripensare alla figura di quel poveretto, spezzato dal cordoglio. Accarezzava le ossa annerite di quella che era stata la sua bambina.

I miei figli sono indisciplinati e finché si tratta di bruciare qualche capra… si può anche perdonare.

Ma Drogon non si è limitato a questo. Ora è fuggito. Scruto il cielo con ansia, sperando di vederlo ritornare. Un battito d’ali, un roboante spostamento d’aria…

Venite, piccoli. Seguite vostra madre. La vostra sventurata madre.



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