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Autore: Maggie_Koala    11/09/2016    1 recensioni
La colpa di ciò che sta accadendo se la danno reciprocamente.
Perché Emma non si sarebbe dovuta ubriacare così tanto quella sera.
Perché Elsa non avrebbe dovuto bussare alla sua camera di hotel da quattro soldi a quell’ora tarda.
Perché Emma non avrebbe dovuto invitarla ad entrare.
E non avrebbero nemmeno dovuto guardarsi così intensamente negli occhi, baciarsi così per caso e buttarsi su quel divano malconcio.
Non sarebbe dovuto accadere nulla di tutto questo.
[FrozenSwan]
{Lievi accenni SwanQueen ed Elsanna}
Genere: Erotico, Malinconico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Shoujo-ai, Yuri, FemSlash | Personaggi: Elsa, Emma Swan
Note: Lime | Avvertimenti: Incest
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Born to Suffer

 
Grazie a tutti quelli che leggeranno questa storia
E naturalmente a WAPKA




Perché Emma lo sa.
Sa che quello che sta facendo è completamente sbagliato.
Ma il whisky le ribolle prepotentemente nelle vene e il sangue denso viaggia ad una velocità impressionante nel suo cervello e quindi non riesce proprio a fermarsi.
Le azzanna la gola famelica, succhiando la pelle con forza.
Ed Elsa non può fare a meno di lasciarsi scappare un gemito strozzato.
Si muove sotto il peso dello Sceriffo, cercando di ingoiare un po’ d’aria.
E’ una causa persa, perché Emma si impossessa nuovamente delle sue labbra, infilandole la lingua in bocca.
Elsa ricambia, con un’urgenza che non ha mai sentito prima. Le strattona i capelli, cercando un contatto più vicino: vuole sentirla contro la sua pelle.
La colpa di ciò che sta accadendo se la danno reciprocamente.
Perché Emma non si sarebbe dovuta ubriacare così tanto quella sera.
Perché Elsa non avrebbe dovuto bussare alla sua camera di hotel da quattro soldi a quell’ora tarda, bagnata come un pulcino a causa della pioggia fitta, con addosso una felpa nera col cappuccio ben tirato su e gli occhi gonfi e rossastri.
Perché Emma non avrebbe dovuto invitarla ad entrare ed Elsa non avrebbe dovuto fiondarsi contro il suo petto, ricominciando a piangere.
E nessuna delle due avrebbe dovuto rivelare segreti così oscuri, tenuti gelosamente nascosti da tempo dentro una cassaforte.
E non avrebbero nemmeno dovuto guardarsi così intensamente negli occhi, baciarsi così per caso e buttarsi su quel divano malconcio.
Non sarebbe dovuto accadere nulla di tutto questo.
E tutte e due si sentono sporche dentro, come se fossero marce e contaminate.
Ma non riescono a fermarsi.
Emma si stacca dalla sua bocca, ansimando, con gli occhi acquosi, e si lancia nuovamente sul suo collo, martoriandolo.
Elsa ansima, incapace di trattenersi: infila le mani sotto la maglia dello Sceriffo, graffiandole dolorosamente gli addominali e i fianchi.
Emma è sicura che le resteranno i segni.
Le toglie di fretta la felpa, non accorgendosi che sotto la regina di Arendelle ha solamente l’intimo. Non si sofferma a guardare quella pelle alabastro resa ancora più chiara dalle gocce di pioggia e sudore che vi scivolano sopra, né la pancia piatta che si alza e si abbassa mostrando le costole, e nemmeno il livido violaceo che le ha appena fatto alla base del collo. Semplicemente le strappa il reggipetto e si tuffa sui suoi seni con aggressività.
A quel punto gli occhi di Elsa ricominciano a lacrimare.
Perché sa che si sta facendo trattare così solo per soddisfare i propri desideri personali.
E perché sente tanto dolore mischiato al piacere in quel momento. Non solo dolore fisico, ma anche psicologico.
E non può fare a meno di odiarsi quando pensa che se al posto dello Sceriffo ci fosse Anna, tutto sarebbe molto più dolce.
I pensieri di Emma non sono da meno.
Perché sa che sta facendo male ad Elsa.
E che nonostante le stia riempiendo di morsi il seno per poi passarci sopra con la lingua, lei reagirà poco, troppo presa con la sua guerra mentale.
E non può fare a meno di pensare che se ci fosse Regina sotto di lei a chiedere di soddisfarla, tutto sarebbe molto diverso.
Elsa mugola qualcosa e lo Sceriffo alza lo sguardo. Solo allora nota le lacrime che solcano le guance dell’altra.
La regina l’attira di nuovo a sé, baciandola con prepotenza, cercando di non pensare a quelle piccole gocce di acqua che le scivolano fuori dagli occhi, scavandola dentro come fosse roccia calcarea.
- Stai piangendo.
- Continua.
- Ti sto facendo male.
- Non ti fermare: non voglio pensare a nulla.
Emma sente i fumi dell’alcool abbandonarle leggermente la mente, ma ad Elsa basta infilarle una mano dentro i pantaloni per farla rinvenire.
Lo Sceriffo le blocca la mano, la bacia con violenza e le sfila velocemente i jeans, lasciandola solo con le mutandine.
Due dita iniziano a stuzzicare la parte più sensibile della regina da sopra la stoffa e lei geme senza ritegno.
Mentre le loro lingue continuano a toccarsi e una sensazione di bagnato si fa strada fra le sue gambe, Elsa chiude gli occhi e immagina che ci sia Anna lì con lei, che sia lei a sfiorarla in quella maniera, che sia lei a baciarla. E la sua eccitazione cresce a dismisura
Ed Emma prova a focalizzarsi sull’immagine di Regina, fantastica che sia lei a gemere sotto il suo tocco, completamente nuda ed alla sua mercé.
Solo quando la sua mano si sposta sotto l’intimo e si avvicina a quel punto di piacere, Emma si blocca.
- Elsa…No.
L’altra non l’ascolta: cerca di baciarla, ma lo Sceriffo si scosta.
- Perché no?
E’ una domanda supplicata, intrisa di rassegnazione e voglia di nascondersi.
- Sei vergine, vero?
Elsa tace. Abbassa lo sguardo, colpevole, gli occhi ancora più umidi di prima.
- Elsa, io…Non posso farlo. Non posso renderti sporca come me.
- Emma, ne ho bisogno. Ho bisogno che tu lo faccia.
- Hai bisogno che lo faccia qualcuno che ami.
Il silenzio che si crea fa male. Malissimo. Ferisce più di qualsiasi arma esistente.
- Non amerò mai nessun altro come amo Anna – biascica Elsa, la voce interrotta dai singhiozzi.
- Vieni qui.
Emma l’attira a sé, abbracciandola: cerca di ridare alla regina i pezzi che ha perso per strada, ma sente che più ne dona a lei, più buchi i formano nella sua anima.
- Io la amo, Emma. Tanto.
- Esattamente come io amo Regina.
Si guardano, gli occhi che tremolano ad entrambe.
- Perché si abbattono unicamente su di noi queste maledizioni? – chiede Elsa.
- Forse siamo nate solo per soffrire.









Angolo dell'autrice:  Buongiorno a tutti! Dopo tanto tempo, eccomi di nuovo qua con una bella FrozenSwan! Sia chiaro, non è che adori questa coppia (fiera sostenitrice SwanQueen ed Elsanna u.u) , però guardando la quarta stagione non mi è potuta non venirmi in mente questa storia :) Probabilmente non pubblicherò più molte ff (anche se una è già quasi pronta e sarà presto aggiunta) causa naturalmente l'inizio del nuovo anno scolastico. Se ci riuscirò, proverò lo stesso a buttare giù qualcosa e pubblicarlo!
Grazie a tutte le persone che mi recensiscono e sostengono e un mare di abbracci anche alla mia povera betatrice, che viene sfruttata di continuo a qualunque ora del giorno XD
Un abbraccio,
Maggie
  
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