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Autore: JEANPAGET    11/09/2016    7 recensioni
Storia ambientata a inizio 5a stagione, basata su vari spoilers letti in giro sul web. Sono Olicity dipendente e la mia mente bacata ha partorito questa storia in quanto non esiste che un boyfriend senza nome qualunque separi i nostri beniamini. Premetto che e' la prima storia che pubblico in assoluto e quindi abbiate pieta'.. Grazie a chi trovera' 5 minuti per leggere la mia storia. Dedicata a tutto il fandom Olicity con la speranza che nel telefilm li rimettano insieme .. non sara' a breve e non sara' facile lo sappiamo ma noi Oliciters siamo pronti a tutto!
Genere: Angst, Fluff, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Felicity Smoak, Nuovo personaggio, Oliver Queen, Un po' tutti
Note: Missing Moments | Avvertimenti: Spoiler!
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Lo sapeva: partecipare a quella festa era stato uno sbaglio, un grosso sbaglio.
Come sindaco non poteva esimersi dal parteciparvi, ma gia’ dal primo momento sentiva che se ne sarebbe pentito. Non era stato un gran periodo quello per Oliver Queen, da tutti i lati della sua complicata esistenza.
Le responsabilita’ del suo nuovo ruolo, dover decidere di tante cose, imparare cose nuove, scoprire i mille volti della sua amata citta’.. no, non era quello che lo disturbava, anzi. Lo staff messo in piedi da Thea e dal povero Alex funzionava e lo assisteva egregiamente, non poteva lamentarsi (tranne del segretario Loomis, era sfiancante nel suo insistere con la puntualita’ e rispettare gli impegni delle soffocanti scalette cui lo sottoponeneva) . Ma alcune cose non andavano: il vuoto lasciato nella polizia dal capitano Lance, il nuovo procuratore che aveva preso il posto di Laurel con il quale non si intendeva per niente…la mancanza di Thea, la sua amata sorellina che non si decideva a tornare.  La mancanza di Diggle che si faceva sentire raramente anche con moglie e figlia e la costante preoccupazione di saperlo in Afganistan: gli mancava il suo fratello di elezione, la sua roccia, i suoi consigli, anche discutere con lui, le loro bevute assieme al. Il covo.
Il covo… era stato ricostruito ma non era piu’ come una volta e non gli piaceva per niente. L’aveva detto pure Felicity ..Ecco l’aveva menzionata, la causa principale del suo malessere . Lei, il suo sole, il suo unico vero amore, perso solo per la sua stupidita’.. quando non se ne era andata ed era rimasta al suo fianco una debole fiammella di speranza si era accesa nel suo cuore ma da un mese.. era piu’ distante della luna.
Non se l’aspettava: si non ci aveva visto nulla di male quando era partita per andare a trovare sua madre e Quentin, ma non si aspettava che tornasse in compagnia del fidanzato. Quando poi glielo aveva presentato Un pugno nello stomaco gli avrebbe fatto meno male. E quel che gli faceva piu’male era che Felicity sembrava davvero felice con lui.
Al covo era sempre collaborativa ed efficiente, ma si tratteneva sempre meno, sembrava non vedesse l’ora di andarsene. Fra loro la situazione era tesa e non si scambiavano che poche parole, solo relativamente alle nuove reclute della squadra. Poi era successo:   gli aveva chiesto cosa pensava del fidanzato. Non avrebbe dovuto.. diavolo, chiedergli cosa pensasse del bellimbusto che frequentava… ma fedele alla sua promessa di non mentirle piu’ le aveva detto cosa ne pensava. Una brava persona per quanto potesse parlarne, ma che lei meritava di meglio, come due anni prima quando frequentava Ray.  Avevano litigato e piuttosto pesantemente. Felicity gli aveva rimproverato che lui non poteva giudicare chi e cosa fosse meglio per lei e che non aveva diritti su di lei, li aveva persi gli aveva nascosto di William e lui che che non avrebbe dovuto chiedere a lui che la amava cosa ne pensasse di chi aveva preso il suo posto e che se pensava che quel tizio l’avrebbe resa felice si sbagliava di grosso.
Non si erano piu’ parlati..di solito era Curtis che faceva da tramite fra loro. E adesso… eccola entrare alla festa accompagnata da lui.
Come sempre al vederla il suo cuore perse un battito: era bellissima, nel suo abito rosso con lo scollo tondo, lungo a fasciarle il corpo minuto che lui conosceva in ogni particolare, i lunghi orecchini pendenti a illuminarle il viso, gli occhi stupendi da gatta e il sorriso delle sue labbra rosa acceso. Era bellissima, intelligente, spiritosa, piena di passione, una passione che fino a un anno prima era riservata solo per lui.
Si maledisse per l’ennesima volta per averla persa, per il suo stupido istinto di protezione che l’aveva allontanata invece di proteggerla, per averle nascosto la verita’, per il suo terrore di perderla..  la fisso’ da lontano, come quando non stavano insieme, con quello sguardo che diceva mille cose solo a chi voleva capirle. Ma lei non sembro’ notare la sua presenza, ne’ lancio sguardi verso di lui. Era aggrappata al braccio del fidanzato e aveva occhi solo per lui.
Il segretario lo distolse da quella dolorosa situazione per rammentargli che l’indomani doveva incontrare quella giornalista che continuava a chiedere un’intervista con il nuovo sindaco di Star City.
Non poteva piu’ rimandare, ma quella donna non gli piaceva un granche’, sicuramente era venuta per scavare nella sua vita..
Si intrattenne con parecchie persone di cui dimentico’il nome appena gliele presentarono e parlo’ di diversi argomenti di cui non gli importava nulla ma quello era quanto prevedeva il suo incarico. La sua attenzione era costantemente fissa sulla coppia che danzava sulla pista. Felicity era radiosa e ogni sorriso che rivolgeva al fidanzato era una stilettata al suo cuore. Strinse i pugni e finse di ignorare il suo istinto che voleva piantare una freccia nel petto del tizio ogni volta che toccava, sfiorava, baciava la sua Felicity .. sarebbe mai finita quell’agonia?
Ma ecco l’annuncio. Non era possibile, il bellimbusto stava annunciando la sua festa di fidanzamento due giorni dopo al Plaza con la signorina Smoak, che aveva acconsentito a sposarlo quella sera prima di venire alla festa.
 
Oliver si senti soffocare e si irigidi sul posto, non sentiva piu’niente, ne’ il battimani seguito all’annucio ne’ la musica dell’orchestra ne’ il segretario che commentava davvero una bella coppia..meglio se no anche lui avrebbe ricevuto la sua dose di frecce.
Depose il bicchiere e si allontano’, aveva bisogno di prendere aria. Usci sulla terrazza, illuminata dalle luci di Star City. Sperava di riprendersi abbastanza da poter abbozzare una scusa convincente per poter abbondonare la festa con un po’ di dignita’.
Senti frusciare la tenda e … Felicity comparve davanti a lui
“Ciao “ riusci’ ad emettere
“Ciao” risposte lei guardinga
“Bella serata vero?”
“Si bella, ma avevo bisogno…”
“Di aria”- la interuppe sornione Oliver  “Di solito ne hai bisogno quando sei arrabbiata ma non mi sembra questo il caso visto che.. beh ti sei appena fidanzata ufficialmente”
Felicity lo fisso’ sospirando “ Oliver ti prego..”
“Si, scusa, mi dispiace.. non voglio discutere con te”
“Ultimamente e’ l’ unica cosa che facciamo pero’..
“Si e’ vero, oltre a non parlarci da due settimane”
“Oliver io..”
“Si lo so lo so, non preoccuparti. Solo non litighiamo, OK ?”
“Sei tu quello che inizia”
“Si lo ammetto. Sara’ meglio che vada.,,”
Fece per voltarsi e andarsene ma qualcosa dentro di lui lo blocco’ .. non poteva, non poteva andare via cosi
La fisso’
“Continuerai a venire al covo?”
“Perche’ non dovrei?  A meno che tu non mi voglia piu’ li’ ..”
 Io ti voglio e ti vorro’ sempre e dovunque penso’ Oliver
Ovviamente non espresse tutto questo ad alta voce. Disse invece
“Tu sei e sarai sempre parte del team, questo lo sai. Solo pensavo che con il fidanzamento e il ma..” la voce gli mori’ in gola non ce la fece a continuare
“La nostra missione non ha nulla a che fare con le nostre vite private e i nostri sentimenti” rispose Felicity, anche se la voce sembro’ tremarle mentre pronunciava queste parole.
il silenzio scese fra loro.. nessuno dei due si stava guardando in faccia, come se entrambi stessero tentando di mettere fine a quella conversazione penosa. Silenzio che fu rotto dalla voce del segretario
Sindaco Queen? Sindaco Queen? La stanno cercando nel salone
“Devo andare. Ciao ci si vede”
“Non mi dici altro?”
Perche’ quel tono quasi supplichevole? Che cosa voleva che le dicesse congratulazioni? Quello che le voleva dire (Non lo sposare, io ti amo, torna da me) quello non poteva dirlo..
Con il cuore sanguinante le chiese “Posso darti un bacio di addio?”
Lo sguardo di Felicity lo inchiodo’.. come sempre
“Sulla guancia, promesso”
Un cenno del capo: come sempre tra loro non erano necessarie tante parole.
Si abbasso’ a sfiorarle la guancia con le labbra, la guancia liscia e morbida come ricordava. Come ricordava il fremere della sua pelle al suo tocco, alle sue carezze. Lo stesso fremito che sentiva ora sotto le labbra. Non riusci a fermare le parole..mai piu’ bugie le aveva promesso e non poteva piu’ resistere
“Felicity tu lo ami?” Il respiro inizio’ a farsi affannoso e le poso’ la fronte sulla sua
Felicity continuava a tacere, come se una sua parole potesse spezzare quel momento fra loro dopo tanta lontananza, ma anche il suo respiro era accellerato
Glielo chiese di nuovo “Felicity tu lo ami davvero?”
Stacco’ le loro fronti per poterla guardare negli occhi, quegli occhi dalle mille sfumature sbarazzine che tanto amava. E come sempre i loro occhi si incatenarono, affogarono uno nell’altra… Non esisteva piu’ niente e nessuno, il tempo si era come cristallizzato, solo loro e i loro respiri affannati all’unisono
Finalmente Felicity sussurro’ “Non come amo te”
Un sussurro che lo scosse nel profondo. La strinse tra le braccia come se stesse per affogare e s’impadroni’ delle sue labbra con veemenza, con tutta la passione repressa in quei mesi, in un bacio disperato.
Bacio che Felicity ricambio’ d’istinto, con la stessa disperata passione. Le loro labbra si staccarono solo quando il bisogno d’aria fu necessario.
“Oliver per favore no … lasciami andare…”la voce di Felicity come un rantolo a un soffio dalle sue labbra
“Amore non posso.. non chiedermelo  …  “la voce roca e spezzata di Oliver le fece eco
 
Sig Sindaco ? Sig Sindaco la stanno cercando
La voce del segretario era piu’ vicina adesso… si separano di colpo, i respiri ancora ansanti dopo quel bacio ruba-anima che si erano scambiati.
Felicity lo fisso’,  le lacrime le brillarono negli occhi
Fece per parlare ma ci rinuncio’..e fuggi via come un lampo
Oliver strinse i pugni fino a che le nocche non gli diventarono bianche
Aveva detto che non amava il fidanzato come amava lui .. forse c’era ancora una speranza? Si decise, valeva la pena. Avrebbe combattuto per riavere la fiducia di Felicity, per riavere il suo amore, la sua vita.
Si perche’ quello era Felicity <: la sua vita. E lui la rivoleva indietro.
Don’t fight to die .. fight to live.. fight for love.
 
   
 
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