Fanfic su artisti musicali > Bangtan boys (BTS)
Ricorda la storia  |       
Autore: bridgetvonblanche    13/09/2016    1 recensioni
[Harry Potter AU] [Magician!BTS]
«E' questa la sincerità di cui parlavi tanto?»
«Questo è solamente ciò che ha intenzione di fare Taehyung d'ora in poi.. Farà finta di afferrare la tua mano, per poi lasciarla andare e metterti in ginocchio»
Genere: Avventura, Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Jung Hoseok/ J-Hope, Kim Taehyung/ V, Nuovo personaggio
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Vavi_14,
una ragazza fantastica che,
oltre a condividere la mia passione per il manga di Kishimoto,
mi ha ritrovata anche qui, alle prese con i bangtan.
Entrambe nel team #bighitbringsbtsforeheadsback







 
 
❝ And when he
kissed me
it tastes like
love
but
his love
tastes a lot
like 
leaving

 

hold me tight | BTS Hogwarts!AU trailer




hold me tight

-

하나

 

Corse a perdifiato sotto la pioggia battente. Il giubbino di pelle nera a coprirle la testa ed il volto, lo zaino in spalla, i jeans e le scarpe infradiciati ed un maglione nero, leggermente sgualcito e troppo largo persino per le sue forme generose, che non faceva altro che appesantire ulteriormente la sua folle corsa verso "Il paiolo magico", il miglior ritrovo per maghi del quartiere ormai addormentato, avvolto nel buio di una notte senza luna e senza stelle.

Entrò nella locanda chiudendo il vecchio portone di legno umido dietro di se ed appoggiandosi allo stipite della porta tirando un sospiro di sollievo, cercando per quanto possibile di strizzare il proprio maglione per rendersi più "presentabile". Si rallegró tuttavia perchè nessuno sembrò notare la sua innocua presenza, tutti gli ospiti del locale intenti piuttosto a giocare a scacchi o a bere burrobirre che badare ad una ragazzina come lei.

Euna si mise a sedere in un tavolo appartato, illuminato solamente dalla fioca luce di una candela, i vestiti ancora gocciolanti per la corsa sotto un inaspettato acquazzone estivo. Ordinò un semplice succo di zucca, meravigliandosi di fronte alla -forse eccessiva- quantità di liquido arancione che le era stato versato nel bicchiere. Sorseggiò la sua bevanda in silenzio, ricordandosi solo in un secondo momento di estrarre dalla tasca del suo zaino una lettera ancora perfettamente integra nonostante l'audace corsa sotto l'acqua. 

Cara signorina Kim Eun-a,

Siamo lieti di informarla che, anche quest'anno, Lei ha diritto a frequentare la Scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts. Qui accluso troverà l'elenco di tutti i libri di testo e delle attrezzature necessarie. L'anno scolastico avrà inizio il 1° settembre.

Distinti saluti,
Minerva McGonagall

Euna sospirò, forse più forte del dovuto, tanto da riuscire spegnere involontariamente la piccola candela. Appoggiò la preziosa lettera sul tavolo, tornando a rovistare nel suo zaino per estrarne un portafoglio di pelle nera, l'ultimo regalo di suo padre. Sorrise malinconica a quel ricordo, balenato davanti alla sua mente all'improvviso, prima di prelevare alcune monete per pagare il succo alla zucca che non era nemmeno riuscita a finire, prima di appoggiare la testa sul bancone del tavolo e chiudere gli occhi cercando di non pensare a quell'intensa giornata che ancora non era giunta alla sua conclusione.

Erano state le ventiquattro ore più lunghe e difficili che lei riuscisse a ricordare, forse perchè proprio quel pomeriggio, Euna aveva preso la più grande decisione della sua vita: non sarebbe mai più tornata a casa di sua madre che in tutti questi anni non aveva fatto altro che deriderla e additarla come "pazza" davanti ai vicini e conoscenti solo perchè conosceva la sua vera natura. Euna era una maga, come lo era stati suo fratello e suo padre prima di lei: le avrebbero insegnato gli incantesimi per curare le persone, quelli pericolosi e quelli da utilizzare solo in caso di estremo pericolo. Le avrebbero insegnato a cavalcare una scopa, comprato il primo gatto, l'avrebbero accompagnata al binario 9 e tre quarti il suo primo giorno di scuola. Suo padre lo avrebbe fatto, se fosse stato ancora vivo. Ma il signor Kim Young era morto misteriosamente in una notte scura e misteriosa senza luna e senza stelle e suo fratello, tre anni più grande di lei, era fuggito poco dopo, facendo perdere ogni sua traccia. Così Euna era cresciuta senza sapere cosa fosse la magia e cosa volesse dire essere un mago, fino al giorno in cui, mentre era in gita in un piccolo zoo della città, aveva sentito chiaramente il suo nome uscire sinuoso dalla bocca di un serpente. Inizialmente incredula di fronte a ciò che era appena accaduto davanti a suoi occhi, Euna si era però lasciata addirittura rassicurare dall'animale che, dall'interno della teca trasparente in cui era rinchiuso, le aveva confessato che non c'era nulla di male o di strano nel riuscire a dialogare con i serpenti, che quella era solo una delle sue tante capacità che avrebbe però dovuto imparare ad affinare nel futuro. 

L'unica cosa che Euna rimpiangeva tutt'ora fu riportare l'accaduto proprio a sua madre che, indispettita di fronte al suo racconto di bambina, prima aveva cercato di ignorarla per poi accusarla di pazzia, probabilmente per farla rinchiudere in qualche manicomio e non vederla mai più. Ma Euna non si era mai fatta scoraggiare da tutte quelle cattiverie ed ingiustizie: promise solamente a se stessa di scappare da quella casa che le aveva regalato solo tanto dolore e di non tornare più indietro. 

Per questo motivo si trovava ora seduta, sola, davanti ad un bicchiere di succo di zucca ancora mezzo pieno, con la testa appoggiata contro il bancone del tavolo ed un portafoglio vuoto stretto tra le mani.

Solo quando sentì battere alcune dita sul tavolo si ridestò dai suoi pensieri, scacciandoli momentaneamente dalla sua testa per focalizzarsi meglio sul volto del ragazzo che aveva preso posto di fronte a lei. 

Una folta massa di capelli liscissimi gli copriva la fronte, mentre due profondi occhi a mandorla scrutavano con attenzione i lineamenti del suo viso attraverso un paio di rotondi e sottili occhiali, alla ricerca di qualcosa che nemmeno Euna seppe spiegare a se stessa. Completamente avvolto in un mantello scuro, il giovane portava al collo un piccolo ciondolo a forma di triangolo. Euna rimase incantata dai suoi movimenti lenti e cadenzati, catturata dall'espressione dolce che il suo viso assunse quando inaspettatamente le sorrise, facendole dubitare per un istante di essere nel bel mezzo di un sogno, o meglio, all'inizio di un incubo.

— Credi che quella montatura ti renda più intelligente? — esordì lei ad un tratto, distogliendo lo sguardo dal suo giovane interlocutore, continuando a sorseggiare con orgoglio il suo succo di zucca.

— Andiamo, questi occhiali non mi rendono più affascinante, bello e misterioso di quanto già non sia? —

— Ti avrei definito "affidabile", se non ti conoscessi come Kim Taehyung, — asserì lei, impegnata a far sembrare quella brodaglia arancione la miglior bevanda che si potesse ordinare.

I loro sguardi si incrociarono giusto il tempo di un istante, prima che il giovane uomo seduto accanto a lei non scoppiasse a ridere di gusto, arrivando addirittura a battere i piedi contro il pavimento in legno di castagno del locale.

— Gli anni passano, ma tu non cambi mai Kim Euna, — dichiarò lui sincero, non smettendo di sorridere nell'osservarla deglutire il succo di zucca con gli occhi serrati e le labbra secche per lo forzo. 

— Allora, cosa porta una giovane e coraggiosa Grifondoro come te a nascondersi in un postaccio del genere? — chiese ad un tratto, incrociando le mani al petto nel momento in cui una vecchia signora gli pose davanti agli occhi quella che aveva l'aspetto di una deliziosa burrobirra.

— Non sono affari tuoi — 

— Hai ragione, ma si da anche il caso che mio padre sia il proprietario di questo locale quindi io potrei.. — 

Taehyung alzò il braccio di scatto, richiamando l'attenzione dell'uomo in elegante completo da lavoro, in piedi al bancone del bar, intento a servire in sottili bicchieri di cristallo del liquido verde, ma non riuscì nel suo intento perchè Euna fu più svelta di lui e gli mise una mano sulla bocca, soffocando così ogni sua cattiva intenzione.

— Sono scappata di casa, ok? —

— Oh, segui le orme di tuo fratello? —

— Non nominarlo neanche, — lo ammonì Euna, fulminandolo con lo sguardo.

Kim Seokjin, il figlio che tutte le mamme avrebbero voluto avere, il ragazzo che ogni ragazza, maga o babbana, avrebbe voluto portarsi a letto almeno una volta nella vita. Alto, biondo, sempre impeccabile, puntuale, preciso, bravo a scuola tanto quanto in cucina, capitano della squadra di Quidditch dei Grifondoro e, una volta fuori da Hogwarts, futuro Auror. Non c'era niente in lui che fosse fuori posto nella sua vita perfetta, lui che sembrava riuscire a catturare il cuore e la mente di chiunque. Solo Kim Euna sembrava essere immune a questo suo potere, così come lo erano i Serpeverde del calibro di Taehyung.

— Potrebbe arrestarmi al solo pensiero di vedermi parlare con te, lo sai vero? —

— Pensa che stavo meditando seriamente di non presentarmi nemmeno ad Hogwarts quest'anno.. Ma credo di aver appena cambiato idea, — asserì ad un tratto il ragazzo, sorseggiando la sua gustosa burrobirra, aggiustandosi poi gli occhiali rotondi sul naso.

— Per quale assurda ragione non dovresti venire ad Hogwarts? — si preoccupò di chiedere Euna, provando invano a scorgere il minimo cambiamento di espressione nel volto del suo interlocutore. 

— Ti stai forse preoccupando per me? — furono le uniche parole che fuoriuscirono in un sussurro dalle labbra del giovane Serpeverde, intento a leccarsi le labbra per far sparire ogni traccia della morbida schiuma di Burrobirra.

— Ma che dici? — rispose contrariata lei, sistemandosi frettolosamente una ciocca di capelli corvini dietro l'orecchio, prima di infilare portafoglio e lettera alla rinfusa nello zaino prima di alzarsi dalla sedia, i vestiti ancora umidi. — Ora scusami, ma sono molto stanca e domani sarà un'altra lunghissima giornata.. Con questi spiccioli che mi rimangono devo pagare una stanza in cui alloggiare stanotte e devo ancora procurarmi i libri nuovi e-, —

— Prendi —

Taehyung estrasse dalla tasca dei suoi jeans un oggetto luccicante, che lanciò nella direzione di Euna, affinché lei riuscisse a prenderlo al volo, scoprendo con stupore che si trattava di una chiave. Le ci volle un momento prima di collegare il fatto che la chiave servisse probabilmente ad aprire una delle porte delle stanze disponibili della locanda. Tornò a fissare Taeyhung, seduto ancora comodamente al tavolo, quel suo sorriso da ebete perennemente stampato sul volto.

— Dovresti tentare il provino da Cercatore quest'anno, —

— Taehyung io non pos-, —

— Avanti, sai quanto amo il fatto che tu sia in debito con me Kim, — ammise senza troppa timidezza lui, facendole segno di allontanarsi.

Euna non poté fare altro che sorridergli, prima di mimare a fior di labbra un "grazie" ed avviarsi così, a grandi falcate, verso la grande scalinata a chiocciola che portava ai piani superiori. Solo quando fu in prossimità delle scale si voltò nuovamente verso Taehyung, facendo distogliere la sua attenzione dal bicchiere di Burrobirra, ormai quasi completamente vuoto.

— Appena metterai piede ad Hogwarts ti toglierai quegli occhiali e tornerai ad essere il solito stronzo? —

— Probabile, — ammise Taehyung con una smorfia, — E tu appena metterai piede ad Hogwarts tornerai ad ignorarmi e far finta di non conoscermi? —

— Probabile —

 




 

a/n 

sarò breve e concisa: ciao a tutti, sono bridgetvonblanche. Questa "cosa" che avete appena avuto l'onore o l'onere(?) di leggere è il primo capitolo della mia prima storia che vede come protagonisti i bangtan e che finalmente decido di pubblicare. 

so che potrebbe sembrare tutto un casino, questo capitolo lo è in effetti, ma spero comunque di riuscire a schiarivi (e schiarirmi) le idee nel corso dei prossimi capitoli della fanfiction (o meglio, questo sarà il mio principale intento) 💪🏻

ultima comunicazione, ma non meno importante(?): potrete trovare la mia storia pubblicata anche sulla mia pagina wattpad, sempre a nome di bridgetvonblanche

detto questo spero con tutta me stessa di avervi incuriosite: attendo speranzosa i vostri pareri e vi aspetto al prossimo capitolo!

bvb

  
Leggi le 1 recensioni
Ricorda la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > Bangtan boys (BTS) / Vai alla pagina dell'autore: bridgetvonblanche