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Autore: Tefnuth    14/09/2016    0 recensioni
Sequel di Weird.
Dopo aver sconfitto la minaccia creata dal loro stesso padre, e dopo aver scoperto la reale natura dei loro potrei, Georg e Gustav credevano di poter ritornare ad una "normalissima" vita al B.P.R.D. con i loro fratellastri. Ma quando il corpo di Hans si trasforma in cenere, capiscono che il caso non è ancora chiuso. Una nuova minaccia si profila all'orizzonte, e sembra più pericolosa che mai dal momento che sembra conoscere arti a loro sconosciute. Tanto che la squadra dovrà ricorrere ad un nuovo membro.
Genere: Azione, Dark, Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altri, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: AU, Cross-over | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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“Weiss è sparita, di nuovo, e non abbiamo alcuna idea di dove si trovi” affermò Hellboy nella stanza dell’infermeria in cui Andrew ancora si stava riprendendo dalle ferite subite; il ragazzo non poteva muoversi ma aveva espressamente chiesto che gli fosse riferito ogni nuovo dato dalla negromante. Con loro c’erano anche Elizabeth e Nahila.
“Maddox mi ha detto che non è nemmeno nella zona d’ombra” aggiunse il mezzo spettro, che aveva mandato lo spettro della follia nell’unico posto a lui conosciuto in cui la donna avrebbe potuto nascondersi alla vista di tutti.
“Se solo mio padre fosse qui: lui era un vero luminare in questo campo, avrebbe saputo sicuramente darci dei consigli” sospirò il gigante rosso sprofondando nello schienale della poltrona, rattristito al pensiero del padre adottivo morto da anni. Lyz accorse subito a consolarlo, prima baciandogli la fronte e poi stringendolo in un tenero abbraccio.
“Peccato che sia deceduto” precisò Nahila, che stava cambiando la fasciatura al costato di Andrew mentre, al contempo, controllava che la cicatrizzazione procedesse bene tastando la parte interessata con le punte delle dita
“Il professor Broom?” domandò il mezzo spettro, aveva sentito parlare di Trevor Broom da Johann ma non aveva avuto dettagli molto precisi a riguardo
“L’uomo che ha trovato e allevato Hellboy come un figlio, era la colonna portante del Bureau. E’ stato ucciso anni fa, quando ci siamo scontrati con Rasputin e i suoi tirapiedi” raccontò la pirocineta vedendo che il compagno non riusciva a rispondere.
“Se solo ci fosse un modo per parlare con lui” desiderò ardentemente il gigante rosso
“Purtroppo non c’è alcun modo perché questo possa accadere” ribatté Nahila pulendosi le mani dalle poche gocce di sangue che erano sfuggite al processo di coagulazione; in effetti una soluzione c’era e Andrew ebbe un’idea geniale
“Posso richiamare il suo spirito!” dichiarò attirando su di sé l’attenzione di tutti i presenti
“Sul serio?” chiese Hellboy alzandosi dalla poltrona e mettendo la mano sinistra sulla spalla del mezzo spettro
“Datemi uno spazio grande, e vedrò di farvi parlare con lui. Vi chiedo solo di aiutarmi a portare il necessario”.
 
Con l’aiuto di Hellboy e Abe, che trasportarono il baule blu che era in camera dello spettro, e dei ragazzi, cui toccò il compito di trasportare a spalla il feretro che racchiudeva il corpo del professor Broom (avrebbe potuto farlo Georg da solo, ma avrebbero rischiato di rovinare qualche muro), andarono tutti nel vestibolo. Era una grande sala con il soffitto alto e sul pavimento, nel punto in cui c’era la piattaforma che portava ai piani inferiori, c’era il simbolo del Bureau: una mano che impugna una spada, disegnata con i contorni dorati. Sulla parete di fondo c’era il bancone dietro cui stava il portiere, su cui era incisa la frase latina “In assenza di luce, l’oscurità prevale”.

Per eseguire il rito Andrew si portò al centro della stanza, dietro al simbolo su cui fece mettere la bara che poi fu aperta; dal baule prese delle candele cilindriche, che posizionò a cerchio attorno al feretro, e un gessetto che utilizzò per scrivere delle rune molto intricate. Prese anche un libro dall’aspetto molto consumato (era il grimoire di sua madre, l’unica cosa rimastagli del suo passato), e un amuleto che fece pendere dalla mano destra; infine pronunciò una litania che riempì tutta la sala, suoni sconosciuti e lugubri che il ragazzo pronunciò senza alcuna esitazione poiché quella era la sua reale lingua madre. Prima ancora che la nenia terminasse, un piccolo fascio di luci si manifestò al di sopra dello scheletro il quale si alzò dal suo luogo di riposo; attorno ad esso poi apparve la figura di un uomo anziano, con gli occhiali da vista e la postura appena incurvata. Hellboy, Lyz e Abraham ebbero un sussulto: era il professor Broom.

“Papà? Sei davvero tu?” domandò Red incredulo
E’ un piacere rivederti figliolo, anche se trovo alquanto strana questa situazione
Affermò il professore fissando il suo sguardo sui quattro ragazzi che, da lontano, lo guardavano attoniti
Chi sono le nuove leve?”
Aggiunse poi indicando con il dito trasparente il gruppetto.
Elizabeth fece avanzare i ragazzi e fece tutte le presentazioni necessarie (anche quelle di Andrew, naturalmente), e un piccolo riassunto degli ultimi eventi inclusa la morte di Manning e Johann. Il professore rimase molto sorpreso, nello scoprire di avere ben quattro nipoti (benché due acquisiti), ed ebbe la stessa reazione quando sentì cos’era accaduto ai due colleghi. Tuttavia tra tutti i presenti, che avevano iniziato a dialogare con il morto per recuperare gli anni persi, solo Andrew sembrava essere ancora concentrato sul pericolo imminente, così si ritrovò ad interrompere Hellboy nel suo momento di piena felicità per aver rivisto il genitore
“E’ meglio saltare questi convenevoli e parlare di una cosa più impellente” proferì il mezzo spettro, dispiaciuto di aver rotto il magnifico quadretto.
Capisco, di cosa volevate parlarmi?”
Chiese Broom in tono estremamente professionale
“Ci domandavamo se lei conoscesse Weiss” rispose Abraham speranzoso
In effetti si: era un’umana schiavizzata, che si è avvicinata alle arti nere e che ha poi deciso di sopprimere tutta la sua umanità. Molte delle stragi che si sono succedute nel corso dei decenni sono da attribuire a lei
 chiarì il professore
“Nel corso dei decenni? E’ davvero così vecchia?” domandò Tom inclinando la testa
Nessuno conosce quando sia nata, nipote. – Spiegò il professore con un certo tono di piacere nel pronunciare la parola nipote. – Allunga la sua vita divorando altri spettri, e il cuore di drago che si è trapiantata basterebbe, da solo, a sorreggerne il corpo per secoli”.
“E’ autrice di molti omicidi, ma non riusciamo a trovare dove si nasconda. Lei non ha qualche idea?” chiese il mezzo spettro in modo molto formale, come avrebbe fatto il medium spirituale
C’è una teoria secondo la quale esiste un luogo, nel mondo degli spettri, tanto ostile che neanche i suoi abitanti osano metterci piede. Essa sta al confine con la zona morta, e chi ne sostiene l’esistenza la chiama semplicemente Vuoto. Probabilmente è il posto adatto per chiunque non voglia farsi trovare, dato che la sua vicinanza alla zona d’ombra impedisce ad altri di rilevarla
 Riferì il professore, incrociando le mani dietro alla schiena.
“Il problema è che non sappiamo come ucciderla” disse Georg menzionando il problema principale
Per mantenere in vita le parti che assimila, Weiss ha bisogno di tenere dentro di sé un piccolo frammento dell’anima del proprietario originale. Perdere le anime la ucciderebbe, visto che lei stessa non ha più un’anima che si possa definire tale. Ahimè questo non vuol dire che riavremo indietro Johann: la sua anima è servita da pasto per il corpo della negromante
Spiegò il professore, la cui immagine stava iniziando a svanire. Il tempo a loro disposizione era terminato, e prima che l’incantesimo svanisse tutti salutarono il professore che li lasciò con un gran sorriso.

“Tu conosci questo Vuoto?” domandò Gustav a Andrew mentre, con gli altri, lo aiutava a rimettere tutto a posto
“Ne ho solo sentito parlare, da papà, ma anche nel caso in cui esista non so dove sia: il mondo degli spettri è peggio del labirinto del Minotauro” rispose Andrew, un po’ sconsolato.
Posso accompagnarvi io
Disse una voce nell’aria, un suono che fece venire la pelle d’oca ad Andrew che esclamò
“PAPA’?” non aveva sbagliato.
La cosa che saltò subito agli occhi di tutti fu la somiglianza fra Andy, e il mezzo spettro che, fra un gruppo di quattro elementi, aveva parlato: avevano gli stessi lineamenti e lo stesso colore degli occhi.
“Perché sei qui, ORA? - Esordì il mezzo spettro, per nulla felice. -  Perché non sei venuto prima? HAI LASCIATO CHE YNYR MORISSE” disse gridando le ultime parole
Mi spiace per lui, e per quello che hai passato. – Toralv accarezzò una guancia del figlio. – Voglio rimediare ai miei errori
Tentò di scusarsi, e Maddox gli diede man forte asserendo che, in tutto quel tempo, lo spettro biondo era riuscito a trovare il Vuoto e che poteva scortarli fin là.
Potremmo legarci a voi, per darvi la possibilità di accedere al vostro mondo: non c’è altro modo, per i puri vivi, di entrare
Spiegò un altro spettro, Ofir, che aveva la pelle molto scura e aculei come fossero spine.
“Ma siete in quattro, mentre noi siamo in sette” osservò Gustav dopo aver fatto un rapido conto dei presenti, inserendo anche i genitori adottivi e Abe nella lista
“Noi resteremo qui: dobbiamo sistemare alcune cose” intervenne Elizabeth, parlando anche per il compagno e l’uomo pesce; era una sofferenza il pensiero che i figli sarebbero dovuti andare nel mondo degli spettri, ma se il padre di Andrew era venuto con un corteo così stretto significava che si fidava solo di quelle “persone” e, perciò, aveva dovuto trovare una soluzione alternativa.
Io posso dividermi tra i gemelli
Affermò uno spettro con due teste, Fenrir, che per dimostrazione divise se stesso in due corpi identici.
A questo punto, direi che la questione è risolta e che possiamo andare” 
Disse Toralv, e senza attendere altre possibili domande aprì un piccolo portale proprio davanti alla porta d’entrata del palazzo.
Sarebbe meglio per voi assumere forma demoniaca già adesso. – Suggerì Ofir svolazzando davanti al naso di Georg. – Sarebbe più facile, per noi, mantenere il legame con voi; se faceste diversamente temo che potremmo essere…come dire…espulsi dai vostri corpi. Inoltre dareste meno nell’occhio
Spiegò lo spettro passandosi una mano tra le spine che aveva sulla testa, al posto dei capelli.
Georg e compagni si scrutarono qualche istante, incerti se fidarsi o meno delle parole di Ofir, ma dal momento che Andy non sembrava preoccupato ubbidirono e presero le sembianze infernali; solo allora gli spettri, come aveva fatto Ynyr con Andrew durante la battaglia, si fusero con loro: Georg e Ofir, Maddox con Gustav e Fenrir con i gemelli. Solo Andrew e Toralv rimasero divisi, ma ciò non costituiva un problema, dal momento che il ragazzo era già in parte spettro.
Non spaventatevi, nel vedere alterato il vostro aspetto. – Li avvertì immediatamente Toralv. – Succede sempre a chi si lega, anche solo temporaneamente, con uno spettro
Spiegò, e non aveva parlato a torto perché c’era qualcosa di diverso in ognuno dei ragazzi: il corpo spirituale di Georg aveva assunto una sfumatura violacea, con nervature rosse che confluivano tutte nel punto dove c’era il nucleo che teneva tutto insieme; Gustav invece ricordava alcune raffigurazioni di un dio del tuono, con le tre sfere di energia elettrica che gli circolavano attorno al corpo, i cui contorni erano meno delineati del solito ; i gemelli infine avevano visto il loro corpo assumere la colorazione che già avevano nei momenti di estrema rabbia, oltre alla comparsa di glifi a forma di corona sulle corna.
“Oh cielo, siete proprio terrificanti” commentò Abraham, anche se non era realmente spaventato.
Muoviamoci, prima che quella strega combini un altro pasticcio dei suoi
Ordinò Toralv, guidando tutti attraverso il portale.
  
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