Serie TV > Supernatural
Ricorda la storia  |      
Autore: UnderTheOcean    14/09/2016    3 recensioni
Mary è tornata e come ogni buon genitore apprensivo che si rispetti è decisa più che mai a far aprire gli occhi a Dean sul suo rapporto con Castiel.
Genere: Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Castiel, Dean Winchester, Mary Winchester
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

"Quindi.."
"Quindi cosa?"
"Voi due siete.."
"Mamma puoi parlare in un linguaggio comprensibile?"
Mary si passò una mano sugli occhi, prese un respiro profondo e sorrise. Suo figlio Dean non era cambiato per niente.
Prima dell'incidente, come lo chiamava lei, il suo bambino era un furbetto capace di cambiare sempre argomento quando non voleva parlare di qualcosa.
Adesso quel bambino era cresciuto, era diventato un uomo con alle spalle cicatrici e ferite. Questo Mary non riusciva davvero ad accettarlo, non riusciva ad accettare che il suo ometto, ops, figlio avesse sofferto così tanto. Prima la sua morte, poi quella di John e tutte le altre cose che ne erano conseguite: l'Inferno, il marchio di Caino e l'Oscurità.
Troppo per un uomo solo. Eppure.. Da quando Mary era "ritornata" aveva notato che Dean non era completamente solo.
"Tesoro, cosa mi dici di Castiel?" chiese cercando di non scoppiare a ridere di fronte allo sguardo imbarazzato che aveva in quel momento Dean.
"Cas? È il mio migliore amico, è un fratello. Abbiamo avuto parecchi momenti difficili, ma questo non ha scalfito il nostro, uhm, legame" disse Dean passandosi una mano tra i capelli.
A quel gesto, che il figlio faceva sempre quando mentiva sin da piccolo, Mary cercò di trattenere le lacrime.
"Amico, eh? Ho parlato con Castiel e lui non la pensa così."
Dean quasi soffocò con la birra che gli era andata di traverso.
"Che.. Che cosa ti ha detto quell'idiota piumato?" chiese cercando di mantenere un contegno, ma il cuore gli batteva all'impazzata.
"Oh, niente. Sai.. Parlava di un legame profondo e.."
Dean interruppe la madre.
"Ah, ma quello lo va a dire in giro a tutti da quando ci siamo conosciuti." esclamò con sollievo non sapendo neanche lui perché si stesse preoccupando così tanto.
"Quello e il fatto dell'impronta sulla tua anima." concluse Mary prendendo un sorso di tisana.
Silenzio. Dean fu attraversato da un brivido. Cos'era adesso quella novità? Impronta sull'anima? Solo una persona poteva dargli una risposta.
"Scusami un attimo, mamma. Torno subito." disse allontanandosi. Percorse il giardino a grandi passi e rientrò nel bunker.
Trovare Castiel fu molto facile. Da quando avevano trovato quel gattino fuori dal bunker, l'angelo non aveva fatto altro che occuparsene.
Infatti lo trovò nella sua stanza con il micio tra le braccia che miagolava felice per le coccole ricevute.
"Hey, Cas. Posso parlarti un attimo?" chiese cercando di mantenere le distanze dal gatto, non voleva ammetterlo ma aveva una sorta di gattofobia o quella roba lí.
"Dean, percepisco qualcosa di diverso in te. Perché sei così preoccupato?" chiese l'angelo inclinando la testa come suo solito.
Ecco un'altra rottura, pensò Dean. Da quando Dio si era manifestato per poi scomparire di nuovo, Castiel aveva recuperato al cento per cento la sua grazia e i suoi poteri.
"Sto bene. Volevo sapere cos'è che.. Hey! Potresti lasciare quel gatto per un momento e concentrarti su di me?"
Era andato lì per parlare, ma ora si stava decisamente innervosendo.
Castiel annuì, posò il gatto sul letto e si diresse verso Dean. Troppo vicino come suo solito.
"Dean, cosa ti turba in questo modo?"
"Tu."
L'angelo apparve ancora più confuso.
"Io.. Non capisco."
"Cos'è questa storia che hai raccontato a mia madre? Quella dell'impronta sull'anima."
Dean fece un passo indietro, Castiel uno avanti. Non lo capiva proprio il concetto di spazio personale.
"Cosa ricordi di quando ti ho salvato dall'Inferno?"
"Non molto. Ricordo solo le grida, lo strazio dell'Inferno e poi il mio risveglio." disse Dean rabbrividendo, odiava ricordare quel periodo.
Castiel gli poggiò una mano sul braccio e subito un senso di benessere lo pervase.
"Quando sono stato incaricato di salvare l'uomo giusto non sapevo cosa avrei trovato. Era la prima volta che ad un soldato del mio rango veniva affidato un compito così importante. Quando ti ho visto sono rimasto quasi accecato, la tua anima era così luminosa." Castiel si interruppe e gli rivolse un sorriso "È ancora luminosa come non mai."
Dean ricambiò il sorriso imbarazzato.
"E poi ti ho afferrato, ma tu non volevi saperne di venire via. Così ho dovuto insistere però ho usato troppa forza e.. La mia anima e la tua si sono legate."
Castiel trattenne il respiro aspettando che Dean dicesse qualcosa, ma quest'ultimo era ancora troppo sconvolto.
"Dean.. Io non voglio essere un fratello o un amico, voglio essere qualcosa di più." sussurrò abbassando lo sguardo.
Fu in quel momento che Dean abbracciò di slancio l'angelo.
"Tu sei sempre stato qualcosa di più, Cas."
L'angelo sorrise per poi lasciare un bacio veloce sulla guancia del cacciatore.
"Tu non hai idea di quanto mi renda felice anche solo poterti stringere così, Dean."
A rovinare quel bel momento ci pensò quel gatto antipatico, come lo chiamava Dean. Infatti si intromise tra le gambe dei due e cominciò a strusciarsi su Castiel.
"Hey, giù le zampe! È con me che ha un legame profondo."
Castiel non riuscì a trattenersi e scoppiò a ridere.
 
Quando Mary qualche ora dopo rientrò nel bunker trovò il figlio e l'angelo addormentati, mano nella mano, sul divano.
Uno dei più bei sorrisi di sempre comparve sul suo volto.
Ah, se non ci pensano le mamme!
   
 
Leggi le 3 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Supernatural / Vai alla pagina dell'autore: UnderTheOcean