Tutto da quel giorno cambiò in modo drastico. I giorni passano lenti, monotoni. Senza una precisa motivazione continua ad arrivare l’alba ed il tramonto. Sebbene una persona la si perde la vita continua ed è incredibile come il Mondo possa essere così egoista, così egoista da continuare a girare sebbene tu ti ritrovi a soffrire, ad incolpare te stesso per non esser riuscito a fare di più.
 Semplicemente la vita è così. Le cose accadono, è destino. E si sa bene, il destino è persino più forte anche del siero del super soldato.
Sono passate poche settimane, Tony, da quando ci siamo detti addio. Ciò che fa più male è che è stato tutto così improvviso, così rapido che ancora oggi non riesco a metabolizzare la cosa.
Sono sempre stato convinto di essere una persona giusta, di pensare sempre la cosa migliore per tutti, che il mio pensiero razionale contasse più della tua testardaggine… ma mi sbagliavo, Tony.
Non avrei mai voluto vedere le tue lacrime. Ancora oggi, quando ci ripenso, non faccio a meno che sentire quella stretta al petto che sentì quel giorno, quando con il viso pieno di angoscia e delusione ti girasti verso di me.
Delusione. E’ davvero una brutta parola, questa. Mai avrei pensato di poter deludere te, Tony.
Quando ti conobbi non potevo fare a meno di pensarti come la persona più irritante ed odiosa su questa terra. Quei tuoi modi così arroganti e squilibrati si allontanavano così tanto dal mio modo di essere… che ho iniziato pian piano ad apprezzare, sempre di più. Come se quell’aspetto, quel modo particolare di essere mi attirasse sempre di più.
Eri l’altra mia metà. Il lato di me che mancava, nella mia vita. Quel briciolo di pazzia e quel salto nel vuoto che non mi sarei mai azzardato di fare.
Sei stato l’unica vera persona alla quale volevo dare tutto, per la quale avrei dato tutto.
Quel sentimento di odio tramutò in amore e sentivo che questi miei sentimenti non erano falsi. Ogni volta che ti vedevo, ogni volta che i tuoi occhi si specchiavano nei miei, ogni volta che la mia pelle veniva sfiorata dalla tua una scossa percorreva tutto il mio corpo… e se ci ripenso adesso, quella scossa che mi provava piacere ed imbarazzo ora non fa che lacerarmi il petto e crearmi un dolore atroce.
Perché Anthony è finita, così?
Avevamo così tanti progetti, così tante cose da fare, così tante idee, così tanto da dare e da ricevere… e da un giorno ad un altro tutti i castelli che avevamo creato, insieme, sono stati distrutti, in poco meno di qualche minuto.
Non dormo più ormai. E so per certo che non sei tranquillo neppure tu. Vero?
E’ difficile da spiegare a parole, ma provo una sensazione di legame nei tuoi confronti che fa sì che pensi  a te ogni minuto della mia vita. Quando sto bene, quando sto male, quando mi sento solo, quando tutti mi dicono “passerà, non pensarci”. Non passerà. Sento che non passerà.
Ogni cosa, ogni fottuta cosa mi riporta a te. Come è dannatamente possibile? Cosa diavolo mi hai fatto Anthony? Perché a me? Perché hai deciso di uccidere, me? Perché hai fatto di tutto affinchè mi innamorassi di te? Perché hai fatto del mio cuore il tuo?
Avrei voluto la possibilità di vederti, un’ultima volta. Di poterti raggiungere, di dimostrarti dal profondo del mio cuore che mai avrei voluto ferirti.
I sentimenti che provavo erano veri. Sono veri. E mai avrei voluto farti del male. Mai avrei voluto prenderti a cazzotti come un animale e mai avrei voluto ucciderti dentro. Spero senz’altro, che tu riesca ad essere forte come dici di essere, come cercavi sempre di dimostrare alle persone mentre dentro morivi.
Ho sempre cercato di starti al passo.
Ho sempre pensato che tu fossi sempre davanti  a me. Forse perché per me eri l’unica certezza, l’unica ancora di salvezza, l’unico posto in cui avrei voluto stare per sempre.

Mi trovo qui, a scriverti una lettera. Bizzarro, vero. Giuro che non mi sarei mai immaginato a scriverti tutte queste belle parole. In cuor mio, spero che tu risponda, prima o poi.
So di averti deluso, so che adesso mi odi per quello che ho fatto, per quello che ti ho fatto. Ma io non riuscirei mai a dimenticarti, a chiuderti la porta in faccia se tu ti presentassi al mio uscio di casa.
La verità, Tony, è che amo te. Amo te, ho bisogno di te, della tua presenza. Delle tue prese di giro, delle nostre serate a base di pizza e film o di corse per salvare New York da qualche creatura aliena.
Era diventato tutto parte della mia quotidianità che quando te ne sei andato tu se n’è andato anche tutto il mio Mondo.
Non chiedo il tuo perdono, Tony. So benissimo di non meritarmelo. Sono stato una persona egoista, però ti chiedo una cosa, una sola cosa.
Quando sentirai il Mondo crollarti addosso, quando ti sentirai solo, quando vorrai urlare e non avrai la voce per farlo… chiamami. Ed io ci sarò.
Ci sarò anche se dovessero passare anni, ere. Ci sarò per te. Per qualsiasi cosa. Perché non desidero altro che rivederti per ringraziarti dal profondo del mio cuore e per mostrarti che il vero super soldato esisteva solo grazie a te, solo grazie a Noi.