LACRIME E PIOGGIA
Pioveva, quel giorno.
Steve non sembrava essere infastidito dalla pioggia, si tirò semplicemente su il cappuccio della felpa e continuò a correre.
Il suono che la pioggia creava sull'asfalto, era piacevole alle orecchie di Captain America.
Ormai bagnato dalla testa ai piedi, si inoltrò in un parco.
Mentre correva doveva fare attenzione a dove metteva i piedi, il sentiero era disseminato di pozzanghere.
Ad un tratto si fermò, aveva scorto qualcosa di impossibile.
Si avvicinò piano alla pozzanghera di fronte a lui, per un attimo gli sembrò di scorgere la figura giovane e sorridente di Peggy Carter salutarlo dolcemente.
Alzò la testa di scatto e si guardò intorno, non vi era nessuno oltre a lui.
Rivolse lo sguardo alla pozzanghera, ma non vi scorse più nulla.
Steve decise che non poteva essere vero, se l'era sicuramente sognato.
Scosse la testa e continuò la sua corsa, fino a quando il telefono non emise un leggero bip.
Lo prese, era un messaggio.
In un attimo il mondo sembrò svanire.
Se n'era andata, nel sonno.
Lei, l'unica donna della sua vita, ora non c'era più. Volata via.
Rimase immobile, fermo, dritto nel temporale, incurante della pioggia che sferzava intorno a lui.
Chiuse gli occhi e sul viso bagnato si mischiarano lacrime e pioggia.
Realizzò che la figura che aveva visto nella pozzanghera non era frutto della sua immaginazione, ma il modo di Peggy per salutarlo, un'ultima volta.
L'unica cosa che riuscì a pensare, ancora sconvolto dal dolore, fu: “Ti dovevo ancora un ballo Peg”
N.A: Lo so non è il massimo dell'allegria, ma che ci volete fare, amo troppo questi due.