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Autore: Aya Natsume    28/09/2016    0 recensioni
La fede e la religione, non ti abbandonano, devi fare attenzione a non smarrirli lungo la strada.
Genere: Mistero, Poesia, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Finalmente so tutto, ma Akuma non lo deve sapere, deve essere Glace ad aprirsi, infondo quei due starebbero bene insieme orgogliosi come sono. Come suo solito è appollaiato sul tetto della ragazza, lo vedrebbe anche un cieco che l'amore lo ha reso sucube di quella ragazza, ma neanche lui si rende conto di ciò. " Akuma! " dico andandogli alle spalle " Hai scoperto qualcosa? " mi chiede serio, certo che una camomilla non gli farebbe male. " So solo che quando sarà lei a parlartene saprai tutto! " dico scrutandolo " Perché mai dovrebbe aprirsi con me? " dice perplesso " Akuma, siete più simili di quello che credi! " detto questo vado via. *************** Oggi è sabato, magari... Ma che vado a pensare, Glace non vorrebbe mai uscire con me. Perché mi sento così triste? Beh tentar non nuoce! - Siete più simili di quello che credi- non posso non pensare alle parole di Aeron. Secondo me ha scoperto molto sul conto di Glace, ma vuole che sia lei ad aprirsi. ************* Guardo il mio nuovo tirapiedi con aria soddisfatta. " Allora Sad, hai capito tutto? " lo vedo annuire e sparire in una nube nera. Bene la stupida ragazzina non durerá ancora per molto. La mia vendetta contro il caro fratellino sarà succulenta. Il caro Sad non è un demone offensivo, se la cava ma il suo punto di forza è la tristezza, si nutre delle paure, debolezze e tutto ciò che rende triste una persona. ( Sad in inglese vuol dire Triste. ) ************* Oggi c'è una giornata fantastica, ho una voglia pazzesca di uscire di casa e godermi il caldo sole. Sento suonare al campanello e mi dirigo ad aprire. La visione che mi ritrovo davanti è unica... Akuma è qui e il suo abbigliamento è strabiliante : maglietta rosso fuoco, giacca in pelle nera, jeans neri con una catena laterale e scarpe anch'esse nere. " Ciao. " mi dice con quel tono profondo e calmo. " Ciao ... Come mai qui? " chiedo " Che stupida entra su, non stare li fermo! " dico un po' in soggezione. Lo conduco in salotto e gli offro della spremuta che accetta con piacere, dato il caldo afoso. " Ero venuto a chiederti se ti andava d'uscire? " ok non sembrare nervosa e sorridi! " Infondo è una bella giornata e non mi va di stare chiusa in casa. Però devo chiedere a mia madre! È in giardino, aspetta un momento e arrivo. " lo vedo annuire e corro in giardino. " Mamma!" urlo non vedendola " Si tesoro sono qui! Cosa c'è ?" mi domanda " Senti un mio amico mi ha chiesto... " " Divertiti piccola! " wow che madre, non mi ha dato il tempo e ora che ci penso meglio così. Corro rapida in casa e vedo Akuma guardarmi divertito " Calma nessuno ti corre dietro! " mi dice con mezzo sorriso " Abitudine. " ribatto " Salgo a prepararmi poi andiamo ok? " chiedo " Ok ragazzina! " gonfio le guance e lo vedo sorridere. Mi dirigo in camera mia e arrivata davanti all'armadio mi prende una crisi isterica -Che mi metto?! - il pensiero ricorrente. Come un lampo noto la mia gonna di pelle nera, poi prendo una canottiera rosso scuro e i miei amati stivali neri col tacco alto. " Dove andiamo di bello? " chiedo appena fuori di casa " Vorrei portarti in un posto prima di tutto, poi per il resto vedremo. " risponde evasivo " Ok però non fare scherzi! " dico sorridendo " Non sarebbe leale con una ragazzina! " dice scoppiando a ridere dopo aver visto la mia faccia. -Che bello! - penso incantata " Comunque hai stile piccola! " per poco non mi strozzo quando sento come mi ha chiamata. Mi fa cenno con la testa di seguirlo e arriviamo alla fermata del bus. " È lontano come posto? " domando " No non molto! " non vuole sputare il rospo! Dopo una buona mezz'ora di attesa troviamo solo un posto libero e Akuma me lo cede volentieri. Quando sta per arrivare la fermata ci alziamo, lui dietro di me, ma la frenata per poco non mi spedisce atterra, se non fosse che due forti braccia mi prendono prontamente da dietro. Mi stacco velocemente da lui e scendiamo, mi prende per mano e mi sento percorrere da una scossa. Non camminiamo molto e arriviamo dove si intravede una ruota panoramica enorme. " Vieni. " mi dice dolce e si avvia comprare i biglietti. Saliamo quasi subito non vi è molta fila e man mano che si sale, la vista è mozzafiato. " Vedi la spiaggia ?" chiede e io annuisco " Li andavo sempre con mia madre e spesso venivamo qui prima di ritornare a casa. " dice nostalgico " Quindi tua madre... " " Si. " sussurra " Non è più in questo mondo. Ma il ricordo di lei non mi lascerá mai, lei vive nel mio cuore." ha gli occhi come coperti, non sembrano i suoi " Akuma, scusa la domanda, ma porti le lenti? " lo vedo sobbalzare e prendere un respiro " Chiudi gli occhi, ma non ti sorprendere ok? " annuisco e chiudo gli occhi. " Adesso li puoi aprire. " appena incrocio il suo sguardo non so che pensare " Sei bello! Mi.. Mi piacciono i tuoi occhi! " dico e non smetto di guardarlo.
   
 
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