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Autore: madelifje    29/09/2016    1 recensioni
Attenzione, treno in transito al binario due
Allontanarsi dalla linea gialla

Non sai se sia la coca o l’adrenalina, ma non hai paura. Non provi più nulla. Sei come lui.
**
[Beth!centric | 1k+ | spoiler 4x01/4x06 | 2 classificata contest "To be the one to rip your soul from you"]
Genere: Angst, Dark, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Slash, FemSlash | Personaggi: Alison Hendrix, Elizabeth Childs, Paul Dierden
Note: Missing Moments, What if? | Avvertimenti: Contenuti forti, Tematiche delicate
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Nickname (EFP e forum se diversi): madelifje // idkrugens
Titolo:  Somehow through the storm
Fandom:  Orphan Black
Personaggi/Pairing: Beth/Paul, Beth/Alison
Generi: Angst, Dark, Drammatico, Romantico
Avvertimenti: Contenuti forti, tematiche delicate, character death
Rating: arancione
Frase scelta: frase 1
Oh, how I would love to be the one to rip your soul from you | Quietly, carefully, tear you apart 
Introduzione: "Attenzione, treno in trasito al binario due | allontanarsi dalla linea gialla
Non sai se sia la coca o l’adrenalina, ma non hai paura. Non provi nulla. Sei come lui."

Note: È molto più dark di quello che scrivo di solito. Non penso sia abbastanza da rating rosso, ma è peggio di quello che scrivo di solito (ed è tutto un dire). In sostanza è la storia di Beth, ma non si focalizza per nulla sulle sue indagini o su tutta la faccenda dei cloni. È la storia di Beth e Paul, ma non proprio. Le parti in inglese sono citazioni dalla serie. Il titolo è tratto dalla canzone di Florence + the machine "St. Jude". Buona lettura :)




 
Somehow through the storm




 
You're a holy fool all colored blue
Red feet upon the floor
You do such damage, how do you manage
Tryna crawling back for more?
 
 
Chissà se piangerà.
Attenzione, treno in transito al binario due
Farà finta, per attenersi alla regole della convivenza sociale?
Quanto sei stupida, certo che non piangerà.


Secondo la modesta opinione di Alison Hendrix, il buon vecchio Paul ha due espressioni: una col cappello e una senza. Te l’ha confessato in una sera di novembre, dopo qualche bicchiere di vino consumato in silenzio per non svegliare la famiglia. Ti ha fatto ridere fino alle lacrime e Alison ne è rimasta sorpresa – la battuta non faceva così ridere. Lei che ne sa.
A volte pensi che amare Alison sarebbe molto più facile.
Se il vostro non fosse solo sesso – e che sesso – ma andasse oltre, se non fossi ossessionata dal desiderio di colpiredilaniareferireamorte Paul in continuazione, per essere sicura che senta. Che sia umano. Che abbia dei fottuti sentimenti. Che non è possibile che non si senta neanche un po’ in colpa. Vorresti filmarvi e inviargli il video, sbatterglielo in faccia insieme alla porta di casa, fare finta per un po’ di sapere come vivere da sola. Poi però realizzi che dall’altra parte della città lui starà probabilmente scopando con quella, che non gliene frega un cazzo, e allora piangi, grosse e calde lacrime, e meno male che Alison è troppo impegnata a fare altro per accorgersene.
Allontanarsi dalla linea gialla
Li scopri per caso. Torni in anticipo dal lavoro, il capo ha annullato la riunione della Omicidi e Art ti ha dato uno strappo a casa. Anni nella polizia ti hanno portato ad avere un passo particolarmente silenzioso e ne sei sempre stata orgogliosa (quant’è bello far spaventare Alison) invece arrivi a casa e desideri ardentemente di aver fatto cigolare una porta, qualsiasi cosa, perché il dolore è forte come una lamapallottolavelenopugno e tu non respiri.
Paul è in piedi nella vostra camera da letto, la testa di un’altra donna in mezzo alle gambe e le mani appoggiate su un paio di spalle lentigginose. Lei è di spalle, lui no. Lui ti vede.
Non sorride e nemmeno si dispera. Riesce ad avere quella cazzo di espressione impassibile anche durante il sesso orale, dannazione. La ragazza geme, Paul socchiude gli occhi. E vive bene, lui, mica sa di averti ucciso.
O forse semplicemente non gliene importa.
Lui aveva quella donna e tu la cocaina.
 
Il giorno dopo ti compra dei fiori.
“Ti amo, Beth”
E piangi.
E lo odi.
E lo vuoi fare a pezzi, vuoi strappargli l’anima di dosso e distruggerlo piano, in silenzio, con cura.
E lo ami.
 
Ad Alison non lo dici e Alison non chiede.
Ti versa altro vino, però.
Forse l’hai sottovalutata. Forse capisce.
Nel mentre, ti bacia.
 
 
La vera ragione del tradimento, comunque, salta fuori solo qualche mese dopo.
Ebbene no, Paul Dierden non ti ha mai amato. In compenso è una sorta di puttana, ricattato da chissà chi, che salva e uccide la propria dignità distruggendo te. Ti fa pena? No. Ti fa paura? Forse. Ti fa rabbia? Sì. Lo ami?
Non hai più niente.
“Guardati, Beth”
Sei una pazzaparanoicamalatadeviatadrogata
“Meriti tutto questo?”
Tu meriti ogni sorta di dolore e comunque non sarà abbastanza. Mai.
“Però io sono qui. Sarò sempre qui”
Non respiri.
 
I will kill you and it’s over
 
E ci provi, davvero.
Vuoi solo che smetta, non t’importa come, tutto questo dolore deve sparire perché ti  sta soffocando e non sai più vivere e non è giusto, cazzo.
Vuole andare in vacanza, il bastardo.
Guardami, Paul.
Puoi tenermi stretta a te, oppure distruggermi?
Solo che lui non ci riesce, a guardarti.
O a toccarti, se è per questo.
Lo baci e ti accoltella. Ti uccide piano piano, in silenzio, come tu non saresti mai capace. Te lo meriti.
Non respiri.
No, non è umano. Nessuno essere umano farebbe una cosa del genere. Ti odia e tu lo ami. Gli stai dando una mano a ucciderti e lui non vuole nemmeno baciarti.
Così gli punti una pistola alla testa.
Non sai se sia la coca o l’adrenalina, ma non hai paura. Non provi più nulla. Adesso sei come lui.
Non batte ciglio, Paul, perché ti conosce: sa che ti faresti saltare il cervello piuttosto che colpire lui. Però c’è qualcosa di nuovo nei suoi occhi, che si intervalla alla solita strafottenza che tanto amiodiami.
Pena.
Assiste alla tua umiliazione come qualcuno che ci ha anche provato a salvarti.
Bastardo.
Sa già come andrà a finire questa fiaba.
 
You say it’s over and it’s over
 
Attenzione, treno in transito al binario due.
 
Moriresti per salvare le tue sorelle. Non ci penseresti due volte, in fondo hai sempre saputo che sarebbe andata così. Evie Cho e la neolution ci sono solo arrivati leggermente prima di te.
Moriresti per salvare lui.
Le luci del sottopassaggio sfarfallano e tu cammini. Il cartello sopra alla tua testa ti conferma che quella è la direzione giusta per raggiungere i treni, ce n’è uno in avvicinamento.
Le prove della tua ricerca sono state cancellate, loro non lo scopriranno mai e saranno al sicuro – per il momento. La parrucca bionda è a casa tua, il sangue di Evie è stato lavato via dalle tue mani e la pistola adesso è di MK. Vivranno.
Vorresti prendere il telefono del Clone Club per salutare Alison, per dirle che ti sarebbe piaciuto davvero tanto essere innamorata di lei, però sai che ti convincerebbe a trovare un’altra strada. Peccato che questa sia l’unica percorribile.
Invece prendi l’altro telefono e un messaggio in segreteria è l’ultima cosa che ti saresti mai aspettata.
“So che sai tutto, Beth. Mi hanno detto di ammazzarti perché sai tutto. Scappa, Beth”
Ti blocchi in mezzo al sottopassaggio.
“Io non ti odio. Non ti amo, è vero, ma non ti odio. Sappi che non vado fiero di quello che è successo tra di noi. Quindi vai via, non tornare per un po’ e salvati”
È troppo facile così. Fare la cosa giusta alla fine, essere a posto con la coscienza, fingere di essere stato impotente davanti a dei pazzi per gli ultimi cinque anni della tua vita. Tu però non prenderai la strada facile.
Oh, il tempo è proprio l’ultima cosa di cui Paul deve preoccuparsi.
Lo odi con tutto il cuore.
 
Mentre cammini verso il binario sei un’altra persona. Una persona migliore. Perché è tutto a posto, finalmente va tutto bene. Hai il compito di salvarle, Beth. Cosima ha la scienza, Alison il denaro e tu il coraggio. Devi tenerle al sicuro, per questo lo stai facendo. È quello che si aspettano da te; per una volta hai la possibilità di fare la cosa giusta.
Salvale.
 
E Paul?
 
Paul.

Beh, per lui moriresti mille volte.
 

Allontanarsi dalla linea gialla
 

Un passo avanti.
 

Mille e mille volte.
 

And with one kiss
You inspired a fire of devotion
That lasted for twenty years
What kind of man loves like this?

What kind of man – Florence + the machine
  
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