"[...]Vide un uomo avvicinarsi al bancone e lui preparò mentalmente la frase da rivolgergli mentre si accomodava sullo sgabello, ma quando alzò gli occhi su di lui non riuscì ad aprire bocca.
Per un lungo attimo rimase invischiato nel suo sguardo dorato, come un insetto nella tela del ragno, e anche se fu in grado di ritrarsi prima di essere divorato, quando le sue labbra si sollevarono in un vago sorriso sentì sulla pelle un brivido, come se l'avesse toccato; i capelli argentei sembravano quasi bianchi in contrasto con la pelle scura, e ricadevano lunghi su un petto ampio, fasciato in una giacca nera di evidente ottima qualità.
Il suo viso era come scolpito nell'onice, ogni dettaglio era bello da guardare, ma intorno a lui vibrava l'elettricità statica che preannuncia una tempesta. Nascondeva fuoco sotto braci all'apparenza spente. [...]"
[Xemsai] - R18