Anime & Manga > Naruto
Ricorda la storia  |      
Autore: Albascura_    08/05/2009    5 recensioni
Sasuke era fermamente convinto che la sua abilità migliore, sharingan a parte, fosse quella di riuscire a chiudere tutto fuori.
***Ha partecipato al primo turno del Piramidy Contest di ShiIta***
Genere: Malinconico, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Kabuto Yakushi, Sasuke Uchiha
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Ho perso contro la cara Meg. Ma pazienza! :D

Questa era la mia fanart:

Image Hosted by ImageShack.us

 

Commentate se vi va XD

 

No Regrets

- Outside -

Sasuke era fermamente convinto che la sua abilità migliore, sharingan a parte, fosse quella di riuscire a chiudere tutto fuori.

Era proprio questo talento a renderlo superiore a chiunque altro: mentre i ninja comuni erano costretti a tenersi tutto dentro per non palesare le proprie emozioni, Sasuke, al contrario, mandava tutto fuori, silenziosamente, senza effettuare alcun tipo di selezione tra sentimenti positivi o negativi, utili o inutili.

Semplicemente, lasciava tutto fuori.

Era come un foglio bianco, un otre vuoto.

L’unica cosa alla quale aveva permesso di restare dentro, era l’odio.

Ed era tragicamente facile vivere in questo modo, senza sensi di colpa, senza pentirsi di nulla, senza gioie né dolori. C’era solo l’odio, perché tutto il resto era fuori.

Era come se tra lui e il resto ci fosse una pesante lastra di vetro: Sasuke poteva distintamente vedere ciò che accadeva, ma non poteva udire nulla. Niente poteva turbare il suo instabile equilibrio personale, fatto di lacrime trattenute a stento e ferite mai rimarginate.

Per alcuni, tale situazione poteva apparire insostenibile e grottesca. Ma Sasuke riteneva fosse la più appropriata alla sua attuale situazione.

Nessun rimpianto nessun rimorso
soltanto certe volte capita che appena
prima di dormire mi sembra di sentire
il tuo ricordo che mi bussa
e mi fa male un po'

Come avrebbe potuto, altrimenti sopportare gli allenamenti estenuanti, le crudeltà gratuite e, soprattutto, i ricordi?

Aveva scoperto a proprie spese quanto fosse facile affrontare un pessimo presente senza paragonarlo al passato, difficile ma comunque migliore.

Aveva perso la sua famiglia. Ma aveva comunque ottenuto stima, affetto e fiducia, e proprio da quelle persone che aveva scelto di lasciare fuori.

Allora non gli restava altro che coltivare quell’odio che aveva tanto caro, concimarlo con l’orgoglio.

Come dicon tutti il tempo è
l'unica cura possibile
solo l'orgoglio ci mette un po'
un po' di più per ritirarsi su

E inghiottire lacrime, reggere allenamenti estenuanti, crudeltà gratuite e ricordi.

Ricordi di persone che avevano lottato per lui, invece di colpirlo.

Che l’avevano abbracciato con affetto, invece di toccarlo con voluttà.

Che avevano pianto spesso per lui, invece umiliarlo.

E non doveva solo sopportare Orochimaru e le sue ingiurie, con la consapevolezza di essere solo un prezioso strumento, ma anche la morbosa competizione vigente tra lui e Kabuto.

Per il medico non c’era nulla di più gratificante di vederlo soccombere. Invidiava il suo essere essenziale per il maestro. Detestava non essere abbastanza, che lui necessitasse di altre persone. Sapeva che le sue conoscenze gli erano necessarie, ma doverlo dividere con Sasuke era per Kabuto assolutamente insopportabile.

Per questo adorava prendersi le sue rivincite sull’Uchiha in privato, quando Orochimaru fingeva di non vedere.

Sasuke… Lo lasciava fare. Del resto, Kabuto era semplicemente fuori, come tutto il resto.

Nessun rimpianto nessun rimorso
soltanto certe volte capita che appena
prima di dormire mi sembra di sentire
il tuo ricordo che mi bussa
ma io non aprirò.

Non aveva rimpianti, né alcun rimorso.

Orochimaru, Kabuto. Tutto serviva al suo scopo.

Perciò che senso aveva provare disgusto, vergogna o dolore per quelle mani che con precisione chirurgica esploravano il suo corpo? Per quello sguardo gelido e bilioso che lo scrutava da dietro le lenti appannate? Per i gemiti e i lamenti, senza piacere reale né sofferenza, solo di automatica e pacata rassegnazione?

Non aveva rimpianti, né alcun rimorso. Non aveva senso. Era tutto fuori, e lì sarebbe rimasto.

Era tutto necessario, tutto serviva al suo scopo.

Era come se tra lui e il resto ci fosse una pesante lastra di vetro: Sasuke poteva distintamente vedere ciò che accadeva, ma non poteva udire nulla.

E non avrebbe infranto quel vetro. Non avrebbe mai aperto.

Sarebbe solo andato avanti, senza rimpianti, senza rimorsi.

Nessun rimpianto nessun rimorso
soltanto certe volte capita che appena
prima di dormire mi sembra di sentire
il tuo ricordo che mi bussa
ma io non aprirò.

E senza saperlo, si sarebbe presto ritrovato vuoto.

   
 
Leggi le 5 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Naruto / Vai alla pagina dell'autore: Albascura_