Storie originali > Poesia
Segui la storia  |       
Autore: Ulquioriko    12/10/2016    0 recensioni
La Fenice, nota per la sua consuetudine a risorgere dalle proprie ceneri, canta l'ultimo grido prima di distruggersi.
Genere: Introspettivo, Malinconico, Poesia | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A


Se quanto stringo a me fosse oro,
Lo disdegnerei.
Ma le tue ciocche cadono sulle mie braccia,
Mi stringi e mi avvolgi, stupida bambina.
Non mi occorre niente per distruggerti:
Un gesto, una parola e dove saresti?
Non avvicinarti ancora, non stringermi,
Non amarmi così.
Non fidarti di me, non sai chi sono
Né, ancora, sai chi potrei essere.


   
 
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Poesia / Vai alla pagina dell'autore: Ulquioriko