14/10/2016
2 recensioniSpirali. Cristalli eterei che riflettevano in mille bagliori la luce calda della stanza. Forme sinuose che si avvolgevano su sé stesse. Vive. Vibranti. Liquide. Leggere si libravano al di sopra del bordo di ceramica bianca per poi restare sospese, fluttuanti, come sostenute da fili invisibili. Oscillanti. Ciascuna ruotando attorno al proprio invisibile asse. Palpabili e impossibili. Spirali d’acqua.
La velocità delle oscillazioni aumentava di pari passo con il tono della voce di lei. Lei, inconsapevole di cosa stava creando. Lei, che assieme a lui, in quella stanza, cantava i propri istinti. Ciascuno nella propria lingua.
Le spirali oscillavano, svelte, ruotavano, seguendo un ritmo che da calmo si era fatto rapido, sempre più rapido, fino a divenire frenetico. Si arricciavano, si distendevano. Un improbabile candelabro di cristallo guizzante e contorto sospeso al centro della stanza. Veloce, sempre più veloce, accompagnando i movimenti della schiena bianca sulla quale si rovesciava una cascata di capelli verdi, lucidi come alghe marine. Capelli dai quali affioravano dita abbronzate e affusolate, come pezzi di un relitto trasportati dai flutti.
La voce femminile raggiunse l’acuto finale. Le forme d’acqua lucide e sottili si trasformarono in un’improvvisa pioggia, che ricadde sui due corpi sudati e ansanti nella vasca da bagno, riempiendola di nuovo fino all’orlo.
“Sapevo che fare il bagno con te sarebbe stata un’esperienza da ricordare”, disse il biondo osservandola con espressione felina.
Lei non rispose, ma arrossì.
La velocità delle oscillazioni aumentava di pari passo con il tono della voce di lei. Lei, inconsapevole di cosa stava creando. Lei, che assieme a lui, in quella stanza, cantava i propri istinti. Ciascuno nella propria lingua.
Le spirali oscillavano, svelte, ruotavano, seguendo un ritmo che da calmo si era fatto rapido, sempre più rapido, fino a divenire frenetico. Si arricciavano, si distendevano. Un improbabile candelabro di cristallo guizzante e contorto sospeso al centro della stanza. Veloce, sempre più veloce, accompagnando i movimenti della schiena bianca sulla quale si rovesciava una cascata di capelli verdi, lucidi come alghe marine. Capelli dai quali affioravano dita abbronzate e affusolate, come pezzi di un relitto trasportati dai flutti.
La voce femminile raggiunse l’acuto finale. Le forme d’acqua lucide e sottili si trasformarono in un’improvvisa pioggia, che ricadde sui due corpi sudati e ansanti nella vasca da bagno, riempiendola di nuovo fino all’orlo.
“Sapevo che fare il bagno con te sarebbe stata un’esperienza da ricordare”, disse il biondo osservandola con espressione felina.
Lei non rispose, ma arrossì.
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Non credevo che sarei tornata tanto presto, invece mi è presa un’improvvisa botta di ispirazione mentre avrei dovuto scrivere tutt’altro.
Per chi mi aveva chiesto un sequel di Save tonight (ossia Jiyu_no_yume e Freya Crystal, che ringrazio ancora infinitamente per le recensioni): questo NON è quel sequel. Semmai potrebbe essere una conseguenza di quel sequel. Oppure, molto più semplicemente, una possibile scheggia di futuro di una qualsiasi possibile RyouxRetasu.
Alla prossima, Tyene