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Autore: ca06gi    29/10/2016    6 recensioni
Dal testo: Riesci sempre a leggere tutti. Le loro vite, i loro sentimenti, anche se non li capisci fino in fondo ma con lui è diverso. Lo è sempre stato. John ha in sé molto più di quanto chiunque possa immaginare, persino lui stesso. È speciale.
Genere: Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: John Watson, Sherlock Holmes
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Disclaimer: Questi personaggi non mi appartengono, sono di proprietà della BBC; questa storia è stata scritta senza alcuno scopo di lucro.

 

 

 

 

 

 

QUIETE

 

 

Lo guardi. Non sai da quanto tempo sia lì. Tu sei comodamente seduto sulla tua poltrona e lui è lì, in piedi, poggiato allo stipite della porta che divide il vostro soggiorno dalla vostra cucina. Sta guardando il pavimento. I suoi capelli sono ancora bagnati e di tanto in tanto lasciano cadere qualche goccia ma lui non ci fa caso. Strano. John, che ti sfianca per tutte le volte in cui ti chiede di essere più ordinato e pulito, ora sta bagnando il pavimento senza fare una piega. Lo stesso pavimento che pare stia conquistando tutta la sua attenzione. Lo guardi bene, cerchi di capire cosa stia pensando, spesso ci riesci. Spesso ci riuscite, vi scambiate pensieri e intenzioni con un unico gesto. Sta indossando solo l’accappatoio, il tuo per giunta. Deve essersi confuso. Sorridi impercettibilmente all’idea che abbia solo qualcosa di tuo a coprirlo. Eccola. Appena elabori questo pensiero la voce di Mycroft torna a riempirti la mente “Caring is not an advantage”* ma qualcosa è più forte. Un’altra voce è più forte. La tua che adesso lo sta chiamando, la tua voce che adesso sta pronunciando il tuo nome preferito

“John?”

Lo chiami ma lui non ti risponde. Ora capisci com’è quando tu sei nel tuo Mind Palace e lui vuole la tua attenzione.

“John!”

Lo chiami ancora e tutto quello che ricevi in risposta è un mugolio

“John, stai bene?”

Cos’è questa? Preoccupazione? Certo che lo è ma trovi difficile ammetterlo.

“C-cosa? …Si, si sto bene”

Ti sorride. Un sorriso sincero, sereno che in questo momento è solo per te. Si siede nella sua poltrona di fronte a te, le gambe leggermente aperte. Ti aspettavi il suo viso imbarazzato e invece niente. L’accappatoio è troppo grande per lui, sa di essere perfettamente coperto pensi.

“Che hai?”

Eccola di nuovo. Preoccupazione. Lo ammetterai adesso?

“Niente è solo…un momento di quiete”

“Un cosa?”

Sei confuso. Strana sensazione vero? Solo lui può confonderti. Ora infatti non riesci a leggerlo. Ti capita ogni tanto, è anche per questo che ti piace. Riesci sempre a leggere tutti. Le loro vite, i loro sentimenti, anche se non li capisci fino in fondo ma con lui è diverso. Lo è sempre stato. John ha in sé molto più di quanto chiunque possa immaginare, persino lui stesso. È speciale.

“Hai presente quando il tuo cervello smette di pensare?” ridacchia “No, certo che no. Come potresti?” si ferma per un po’ e il suo volto assume quell’espressione di quando vuole farti capire qualcosa che a lui sembra importante. “Alle persone, quelle non speciali come te, a volte capitano dei momenti in cui la mente è quasi assente. Momenti in cui tutto sembra andare bene, o meglio, tutto sembra non esistere…Sono piacevoli”

“Tu sei speciale”

Lo hai detto davvero? Si, lo hai detto. Complimenti, allora hai davvero un briciolo di coraggio!

“Grazie Sherlock”

Ti sta sorridendo. Ancora. Vorresti che non smettesse mai. Gli sorridi anche tu, vorresti dirgli che anche a te capitano momenti in cui il cervello smette di pensare. Quando ti guarda negli occhi e non li stacca dai tuoi per te c’è solo lui, il resto svanisce. Questo non lo dici, non vuoi rovinare il suo momento. Ha di nuovo quello sguardo perso che ora sta vagando sul tuo corpo. Non ti sta guardando davvero, il suo viso è assente però continua a sorridere. Decidi di alzarti, di lasciargli godere il suo attimo di pace e mentre passi accanto alla sua poltrona e stai per entrare in cucina ti fermi.

“Tanto per la cronaca…” gli dici “Hai il mio accappatoio”

“Ha un buon profumo”

Le sue parole sono quasi un sussurro ma tu le hai sentite forte e chiaro. Ne avrà uno anche migliore adesso. Non lo dici ma sorridi al pensiero che presto farai una doccia solo per sentire il suo odore sulla tua pelle.


 

Angolo autrice

Non credevo che avrei  mai pubblicato e invece eccomi qui. Se siete arrivati fin qua giù vi ringrazio. Ogni critica, apprezzamento o pomodoro tirato contro la sottoscritta è ben accetto

Cami

 

note:

*La citazione è tratta dalla 2x01. (Tenerci non è un vantaggio)

 

 

 

   
 
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