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Autore: fefi97    03/11/2016    9 recensioni
Derek e Stiles sono amici.
Derek non vuole essere solo amico di Stiles.
Stiles è convinto che si accorgerà della volontà di Derek di uscire dalla zona amicizia quando farà "la mossa".
Derek cerca disperatamente di capire che cos'è questa dannata cosa perché, insomma, nei libri non c'è scritto niente su questa "mossa".
E lui ha dannatamente bisogno di uscire dalla zona amicizia.
Genere: Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Derek Hale, Stiles Stilinski
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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LA MOSSA

 

 

 

 

-Che cazzo vuol dire che aspetta “la mossa”?! -

Scott arretra di un passo e, okay, forse hai usato un tono leggermente aggressivo, ma nemmeno poi tanto. Almeno non lo hai sbattuto al muro ringhiandogli addosso. Stai migliorando.

-Ehi amico – comincia Scott, sollevando le mani come a difendersi. Dio quanto odi quando Scott ti chiama “amico” come fa con tutti. Calmati Derek, respira. Ti serve vivo - Non prendertela con me, d'accordo? Non so cosa voglia dire, è Stiles – dice in tono ovvio, inarcando le sopracciglia – Potrebbe voler dire qualsiasi cosa! -

-Sei il suo migliore amico – sibili, cercando vanamente di controllarti – Ti racconta ogni singola cosa della sua vita, praticamente sei il suo diario segreto. Possibile che non ti abbia detto cosa intende per “mossa”? -

Scott sospira, esasperato.

-Te l'ho detto, non lo so! Mi ha solo detto che non avrebbe pensato che vuoi qualcosa in più dell'amicizia finché non avresti fatto la mossa! -

-Che accidenti significa la mossa?! - sbotti, facendo voltare spaventate alcune matricole che passano di lì.

-NON LO SO! - urla Scott, disperato e vagamente terrorizzato.

Lo guardi, per un lungo, lunghissimo istante. Poi emetti una specie di ringhio frustrato e te ne vai.

 

 

 

Sapevi, sapevi, che innamorarti di Stiles Stilinski sarebbe stata una catastrofe. Proprio perché lo sapevi hai atteso ben due anni prima di cedere.

Hai conosciuto quell'impiastro di Stiles all'università. Ai tempi tu eri al secondo anno e facevi da tutor alle matricole. Beh, hai capito subito che Stiles era la matricola più iperattiva e fastidiosa del mondo. Hai inteso che era un impiastro nell'esatto momento in cui, dimenticandosi di avere un caffè bollente in mano, ti salutò sventolando energicamente la mano incriminata e provocandoti probabili ustioni di terzo grado.

Dio, quando lo odiavi.

Purtroppo eri il suo tutor, quindi dovevi sopportarlo. Questo voleva dire anche lasciargli il tuo numero di telefono, anche se poi Stiles ti chiamava alle ore più assurde per farti le domande più idiote.

Oggi mi sono perso tre volte, non esiste una specie di mappa che possa consultare? Una più chiara di quella che ho già, intendo.”

Derek, ho un enorme, enorme problema, un problema che non poteva aspettare assolutamente domattina. Dove posso trovare i gettoni per la lavanderia?”

Hai passato il primo anno ad evitarlo come se avesse la peste. Poi qualcosa è cambiato.

Eri al terzo anno e dovevi assolutamente presentare la tua tesi di laurea entro due settimane e, ovviamente, il computer aveva deciso di mollarti improvvisamente, senza alcuna spiegazione. Fortunatamente avevi salvato il tuo lavoro su una chiavetta, ma avevi bisogno di un computer su cui scrivere. Boyd, il tuo compagno di stanza, sarebbe stato fuori tutto il weekend con la sua ragazza e ormai la biblioteca del college dove c'erano i computer era chiusa. Eri disperato. In quel momento hai capito che, forse, se avessi cercato di farti almeno qualche amico a filologia bizantina, avresti avuto un computer su cui scrivere la tua dannata tesi.

E' lì che ti è venuta in mente la sua voce irritante che ti urlava nelle orecchie: “Ehi Der, poi vieni a trovarmi nella mia tana! La mia stanza è la 125!”

Ti sei presentato alle tre di notte sulla soglia della stanza di Stiles, pronto a farti mandare al diavolo.

Ma Stiles, rigorosamente in pigiama ( un orribile pigiama di super man, per la cronaca), si è limitato a sbadigliare un paio di volte prima di biascicare: “Il... awn... il computer? Si che lo puoi usare Der, entra dentro!”.

Sei stato fino alle cinque del mattino sul suo divano, chino sul computer, con Stiles che, anche se gli avevi detto circa venti volte di tornarsene a letto, ti faceva compagnia chiacchierando a raffica e passandoti tazze di caffè senza che le avessi mai chieste.

Da quell'esatto momento siete diventati amici. Non sai bene come è successo, ma è successo.

D'un tratto preferivi sederti in biblioteca o a mensa vicino a Stiles, piuttosto che da solo, le chiamate di Stiles non erano più fastidiose, ma aspettate, la sua sola vista non ti dava più fastidio.

Poi le cose, ovviamente, si sono complicate.

Hai cominciato a provare una strana cosa quando lo guardavi, tipo un qualcosa nello stomaco, che svolazza.

All'inizio pensavi fosse un disturbo alimentare, qualcosa che avevi mangiato e ti aveva fatto male, ma poi ti sei accorto che provavi quella cosa strana alla bocca dello stomaco solo quando avevi Stiles attorno, Stiles che ti salutava sempre con un sorriso troppo grande e un bacio sulla guancia, Stiles che era l'unica persona al mondo che poteva rubarti le patatine dal piatto senza rischiare la morte, Stiles che ti saltava in braccio ogni volta che prendeva A perché tu gli avevi dato una mano a preparare l'esame e Stiles che non aveva perso il vizio di chiamarti all'una di notte solo per piangere su quanto avesse fatto schifo il finale di non sai che serie tv.

E la cosa assurda era che, anche se ne avevi tutto il diritto e non seguivi nemmeno una di quelle serie che si guardava lui, non gli hai mai attaccato il telefono in faccia mandandolo al diavolo.

Ti faceva piacere parlare con lui.

A te, Derek Hale, misantropo per eccellenza, faceva piacere parlare con lui.

Ci hai messo due anni a capirlo, ma poi ci sei arrivato: ti eri innamorato di Stiles.

All'inizio hai accolto la rivelazione nello sconforto totale: perché, se il mondo è composto da davvero sette miliardi di persone, tu ti sei innamorato di quella più irritante?

Poi un giorno hai visto Stiles scherzare un po' troppo amichevolmente con Danny, un compagno di corso dichiaratamente gay, e lì hai cominciato a capire che avevi delle cose più urgenti a cui pensare: marchiare il territorio, ad esempio.

E lì veniva il problema: come potevi fare capire a Stiles che volevi portare la vostra amicizia a un piano superiore?

Ovviamente, dichiararti apertamente era fuori discussione. Non ci hai mai saputo fare con le parole, avresti rischiato di fare un casino allucinante.

No, dovevi trovare un modo per farglielo capire senza dire niente.

Ti sei fatto una settimana di film d'amore per adolescenti per istruirti sui classici cliché del corteggiamento.

Ne hai selezionati cinque che secondo te potevano funzionare, ma sono stati un clamoroso buco nell'acqua.

 

 

Tentativo numero uno: fargli complimenti.

 

Mh... bel... bello...bella borsa”

Bella borsa? Sul serio Derek?”

E' l'unica cosa decente del tuo abbigliamento oggi”

 

 

 

 

Tentativo numero due: guardarlo spesso.

 

Va bene, puoi dirmelo se ho qualcosa di strano in faccia”

Non hai niente in faccia, ti guardavo e basta”

Si certo. Oh, che scherzo divertente!”

Stiles, davvero non hai...”
“E magari è tutta la mattina che ho questa cosa in faccia e tu non mi hai detto niente! Sei uno stronzo Derek!”

... va bene, hai qualcosa in faccia. Ora stai zitto”

 

 

 

 

Tentativo numero tre: cercare il contatto fisico.

 

DEREK! HO PRESO A! IO TI AMO, CAZZO!”

... Stiles!...Piano!”

Grazie, grazie, sei il migliore! I miei professori non valgono nemmeno la metà di te!”

Contento che il tuo esame sia andato bene”

Anche io lo sono! Sono contento ed orgoglioso! Ora puoi mettermi giù, Der”

Mh?”

Mi stai tenendo in braccio davanti a mezza scuola, puoi mettermi giù”

Ah si, scusa”

 

 

 

Tentativo numero quattro: essere gentili con lui.

 

Stasera potremmo ordinare giapponese e guardare quel film che ti piaceva, mh... Doctor Range”

Doctor Strange, Derek. E poi tu odi il giapponese”

Si, ma a te piace”

E odi anche i film della Marvel”

Cristo santo Stiles, sto cercando di essere gentile!”

Okay, okay! Calmati Sourwolf, smettila di ringhiarmi addosso! Se ci tieni ordiniamo giapponese e guardiamo Doctor Strange!”

Bene.”

 

 

 

 

Tentativo numero cinque: sorridergli come se fosse la cosa più importante della tua vita.

 

Derek. Che stai facendo?”

Sto sorridendo”

Mh,no. Il tuo sorriso non è così...ampio e forzato, da cartone animato o da teen drama. Il tuo sorriso è piccolo ed accennato, a volte si intravedono a malapena i tuoi denti da coniglietto e ti si formano delle piccole rughe agli angoli degli occhi e... perché mi guardi così ora?”

...niente, Stiles. Niente”

 

 

 

Insomma, ci hai provato ad uscire dalla zona amicizia, a far capire a Stiles che vuoi uscire con lui, che vuoi essere il suo ragazzo e poterlo baciare.

Dio, quanto cazzo lo vuoi baciare?!

Comunque, Stiles non sembra aver rilevato niente di anomalo nel tuo comportamento.

Peccato che invece tutti i vostri amici abbiano capito che tu gli muori tremendamente dietro.

Hanno provato tutti a parlare a Stiles, a fargli aprire gli occhi su quanto fossi cotto di lui, ma Stiles ha sempre dato la stessa risposta, risposta che proprio quel giorno Scott ha avuto l'ingrato compito di riferirti.

E' ridicolo, Derek non è affatto innamorato di me! Credimi, se volesse uscire dalla zona amicizia lo saprei! Lo saprei dalla mossa!”

Ora, Derek si considerava una persona abbastanza intelligente. Aveva una laurea,era al primo anno di specializzazione ed era il primo della classe.

Però, maledizione, non aveva la minima idea di quale fosse “la mossa”.

In nessuno dei film che aveva visto si parlava chiaramente di una determinata “mossa” da fare per uscire dalla zona amicizia.

Aveva provato a parlarne con Cora che gli aveva suggerito, tra una risata sghignazzata e uno sguardo impietosito, di dichiararsi e basta, che probabilmente Stiles intendeva questo.

Ma Derek conosceva Stiles abbastanza bene da sapere che non era così semplice. Niente era mai semplice con Stiles, ed era una delle cose che amava di lui.

Ciò non toglieva il fatto che doveva assolutamente capire cosa Stiles intendesse per “la mossa”, o sarebbe impazzito.

Letteralmente.

 

 

 

Lydia ti guarda.

Tu la guardi.

Lei inarca un sopracciglio.

Tu ringhi.

-La mossa? - chiede, con lo scherno già pronto nella voce.

-Si.- sibili, dicendoti che Lydia è l'altra migliore amica di Stiles ed ucciderla non ti renderà le cose più facili con lui.

Lydia scrolla le spalle, tornando a mangiare il suo yogurt magro con elegante indifferenza verso i problemi altrui.

-Non ho idea di cosa sia la mossa.- dice e, anche se è odiosa, è sincera.

E questo è un bel problema, perché Lydia non solo è l'amica più stretta di Stiles, dopo Scott, ma è quella più intelligente.

Ora ti toccano gli amici scemi di Stiles.

Fantastico.

 

 

 

 

-La mossa? -

-Si, Isaac. La mossa.-

Isaac giocherella con le frange della sua sciarpa, piegando il capo di lato.

-Forse... che tipo... gli devi chiedere di uscire? -

Sbuffi esasperato.

-Sarebbe troppo semplice.- spieghi, per l'ennesima volta.

Isaac si gratta il capo.

-Forse... devi provare ad essere... gentile con lui? -

Lo guardi male.

-Ci ho già provato, non è quello.-

Ti guarda scettico.

-Ci hai provato davvero? -

Il tuo tentativo di uccidere Isaac mette fine a quella conversazione.

 

 

 

Con Jackson sapevi già che era una battaglia persa, ma ci hai provato lo stesso.

-Ma che schifo! Senti, non mi importa se sbavi dietro a Stilinski, anche se francamente lo trovo raccapricciante, ma almeno non venirmi a parlare di voi due che fate sesso!-

-Jackson, ma che cazzo stai dicendo?!-

-La mossa...ma che schifo! Senti Derek, siamo amici ma non voglio sapere le posizioni sessuali che l'idiota prova con te, okay? -

Hai provato a spiegargli che aveva frainteso, ma alla decima volta che ha strillato “siete due pervertiti”, hai lasciato perdere.

 

 

 

 

Alla fine non ce la fai più.

E' un martedì pomeriggio di Aprile che perdi la pazienza.

Marci in biblioteca, fino al tavolo in cui Stiles sta evidenziando tutto il libro con il pennarello, battendo in modo molesto il piede destro per terra, in un ritmo immaginario.

-Adesso mi hai rotto il cazzo! - sbotti, facendolo sobbalzare.

Stiles ti guarda come se fossi impazzito e così tutti gli altri studenti nella stanza.

Non te ne importa niente. Sei troppo arrabbiato e frustrato per tenere presente che un giorno ripenserai a questa scena e vorrai sotterrarti.

Schianti le mani sulla scrivania, piegandoti finché il tuo viso non è a pochi centimetri da quello di Stiles.

-Adesso mi dici che cazzo ti aspetti che faccia! Ti ho fatto i complimenti, ti ho guardato fino a sembrare un dannato stalker, ho cercato il contatto fisico, sono stato gentile e ti ho sorriso come un deficiente tutto il tempo! Cosa vuoi da me?! Qual è questa dannata mossa?! -

Stiles sembra sinceramente sconvolto, boccheggia e apre e chiude la bocca, senza dire una parola.

-Dimmelo e facciamola finita! Non ce la faccio più! Sono mesi che cerco disperatamente di fartelo capire! E non riesco a capire qual è questa cavolo di mossa! Ho guardato venti volte Biancaneve al college, Mai stata baciata e ho letto tutti i libri della Meyer, ma nessuno, nessuno, parla di una mossa specifica! -

-Derek! - esclama Stiles, esterrefatto – La mossa... Dio, la mossa non è una cosa che trovi nei film o scritta nei libri! La mossa, la mossa che intendo io, la puoi fare solo tu! E' l'unica cosa abbastanza da te che mi farebbe davvero capire che sei pronto a passare dall'amicizia a qualcos'altro! -

E sei talmente esasperato, perché ovviamente ancora non hai capito cosa vuole da te, che lo afferri per la sua orrenda camicia a quadri e lo tiri sulla scrivania.

Poi lo baci, prepotente e frustrato.

E non te ne importa niente se tutti vi guardano o se Stiles non ricambia, è comunque l'esperienza migliore della tua vita, semplicemente perché si tratta di lui.

Quando ti stacchi, Stiles sbatte furioso le palpebre, frastornato.

Poi sorride sensuale, ed ecco che di nuovo ti svolazza qualcosa nello stomaco, maledizione.

-Bella mossa, Sourwolf. Ce ne hai messo di tempo. - sussurra e questa volta è lui ad afferrarti per la maglia e a premere la labbra sulle tue.

 

 

 

 

 

ANGOLINO

 

 

Ciao!

Era da un po' che avevo in mente questa stupidata e oggi ho approfittato di alcune ore libere per buttarla giù ^^

Una piccola pausa fluff dopo l'angst di Complicated ^^” Almeno qui Stiles e Derek riescono a chiarirsi prima del duemila e mai XD

E' solo una sciocchezza, ma spero vi abbia strappato un sorriso!

Un bacione e a presto con Complicated! Se tutto va bene, aggiorno prossimo weekend!

Fede <3

  
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