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Autore: _browns eyes_    13/11/2016    2 recensioni
Per chi non avesse leto il terzo libro: attenzione è presente uno spoiler.
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Dopo la sconfitta della C.A.T.T.I.V.O., tutti i Radurai tentarono di ricostruirsi una nuova vita nel posto incontaminato, che la dottoressa Ava Paige aveva gentilmente offerto loro.
Anche Thomas e Newt l'avevano fatto: erano andati a vivere insieme in una casa tutta loro.
E le cose andarono bene finché il biondo non incominciò ad essere fin toppo strano per l'amico, che si preoccupava per lui.
Fino a morire?
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Buona lettura. Enjoy it :)
Genere: Drammatico, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Newt, Newt/Thomas, Thomas
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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aaaaa

Can I lay by your side?

 

And it's hard, the days just seem so dark
The moon, and the stars, are nothing without you
Your touch, your skin, where do I begin?
No words can explain, the way I'm missing you
The night, this emptiness, this hole that I'm inside

Erano giorni ormai che Newt tornava a casa ubriaco e Thomas non sapeva più a che pensare. Aveva provato in tutti modi a farlo ragionare e, magari, confessare cosa gli prendesse in quel periodo. Eppure fu tutto inutile. Ogni volta il biondino lo fissava spaurito con quei occhi marroni arrossati e boccheggiava. Si, lo faceva e questo era come un luccichio di speranza per l’altro. Dall’altra parte Newt voleva davvero dirglielo, ma c’era qualcosa in lui che lo bloccava. Così, si terminava con quest’ultimo che si richiudeva a guscio e, accarezzandosi i capelli biondi, pronunciava solo delle scuse insignificanti tra le lacrime. E il povero Thomas, ogni volta, si sentiva un mostro per obbligarlo così duramente,  ma nel suo cuore era cosciente delle sue buone intenzioni. Come il biondo d’altronde. All’ennesima serata,  il castano era esploso. Non era più in grado di osservare il suo migliore amico distruggersi la vita e non reagire. Anche questo sfogo fu inutile.

 Era giorni ormai che anche Thomas aveva iniziato a bere, ripetutamente. Newt l’aveva abbandonato. L’aveva lasciato solo in quella grande casa silenziosa, che avevano costruito insieme una volta che tutta la faccenda con la C.A.T.T.I.V.O. era conclusa. Era un simbolo di nuovo inizio. Tuttavia, Newt se n’era andato per sempre e aveva portato con sé l’ultimo pezzo di felicità del ragazzo, l’unica forza che aveva.

 Erano giorni ormai che Il castano passava le giornate seduto accanto al caldo focolare senza proferire parola. Indossava sulle spalle la sua coperta, che emanava il suo dolce profumo. Era li con lo sguardo fisso  e con una bottiglia di whisky di fianco a lui. Ora finalmente lo capiva.

 Erano giorni che Thomas non conversava o vedeva i suoi amici, ovvero gli altri sopravvissuti: Minho, Frypan o, addirittura, Aris. Neanche con Brenda relazionava più. Ed era una cosa abbastanza strana dato che tra i due c’era un forte legame. E, dal loro canto, avevano compreso che non c’erano più modi per liberare il loro amico  dall’angoscia interiore, causata dalla morte di Newt.

 Già. Newt era morto da giorni ormai e Thomas lo stava per raggiungere. Quest’ultimo non aveva più motivazioni per vivere; per scovare ogni mattina delle ragioni per affrontare in serenità la sua giornata. Probabilmente non le aveva neanche cercate, ma era sicuro che nessuna di essa era paragonabile al sorriso del suo amico defunto. Era sempre stato innamorato di quel sorriso. Forse era l’unica cosa che l’aveva spinto a proseguire nelle diverse imprese. Era come immagine fissa nella sua mente. Tuttavia ora era diverso. Neanche l’immagine del sorriso splendido di Newt avrebbe fatto smettere Thomas si scolarsi quella bottiglia di alcolico, la quale veniva poi frantumata contro il focolare, accrescendo la fiamma. Subito gli venne in mente la sua prima sera nel Labirinto. Il falò in suo onore. Il primo giorno il cui aveva incontrato Newt e aveva incominciato ad amarlo.  Purtroppo non era mai riuscito a confessarlo poiché non ne riteneva utile: era e sarebbe stato sempre al suo fianco. Ma non era vero.

 Erano giorni e notti che Thomas non prendeva sonno visto che si immaginava solo il viso sofferente e supplicante del biondino. Sognava solo la notte in cui l’aveva ucciso: lo sguardo di Newt, il quale lo implorava di premere il grilletto poiché non riusciva più a sopportare quei momenti di rabbia, pazzia in cui aveva addirittura provocato un graffio enorme sul petto di Thomas, al quale non interessava nulla, era un’immagine fissa nella mente del castano. E niente e nessuno era in grado di levargliela. 

Insomma erano passati giorni in cui Thomas si ubriacava senza sosta con la speranza di dimenticare ogni cosa. Ma, puntualmente, sempre più immagini, ricordi, emozioni, riaffioravano e non lo facevano respirare.  Pensava di impazzire completamente poiché ogni cosa assomigliasse a lui e, addirittura, riusciva a udire la sua voce. Quell'adorabile accento inglese era una dolce sinfonia per le sue orecchie, ma un terribile colpo per il suo cuore quando realizzava la sua inesistenza. Così si ritornava, inutilmente, al whiskey, gin, qualunque alcoolico che poteva fermare quel dolore. 

Erano passati quasi cento giorni quando Thomas aveva trovato finalmente la sua pace interiore e riuscì a bearsi nuovamente del tocco, della presenza, del sorriso dell’unica persona che aveva mai amato. Perché si, finalmente Thomas aveva raggiunto Newt e non poteva essere più felice, sollevato e contento di così.


Ciao a tutti :)
Volevo presentarvi la mia piccola OS su Newtmas :D
La storia è ambientata qualche giorno dopo della liberazione dei radurai. E, anche se lo so che Newt muore prima, ho voluto concedergli qualche mese in più :") Ho aggiunto anche il falò, cosa che è presente nel film e non nel libro. 
Comunque, è la mia prima OS su di loro, e questa categoria in generale. Spero tanto che vi sia piaciuta! :3
Fatemi sapere cosa ne pensate :) a presto,
_browns eyes_ :) x

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