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Autore: _Daenerys Targaryen93_    19/11/2016    1 recensioni
Le favole e le fiabe classiche modificate da me, in chiave demenziale.
Spero di riuscire a strapparvi un sorriso.
Buona Lettura!
Genere: Comico, Demenziale, Parodia | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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SFIGARENTOLA

C'era una volta una ragazza molto bella, canterina e gentile con tutti.
Ella aveva i capello d'oro, i lineamenti delicati, una candida pelle chiara che la faceva sembrare una bambola di porcellana e un bel visino ovale su cui facevano una bella figura le labbra carnose che sembravano frescho boccioli di rosa, gli occhi azzurri e profondi e un nasino all'insù.
Perfetta, direste.
Ma perfetta non era, peccava con la sua sbadataggine, aveva spesso la testa tra le nuvole e la sfiga che la perseguitava.
Quando sua madre morí, suo padre si risposó con una donna che aveva delle figlie racchie e goffe.
Destino volle, come se già non fosse abbastanza, che il padre morisse.
Accidentalmente la fanciulla aveva lasciato la sua palla sulle scale, l'uomo a causa di quel piccolo errore si era rotto il collo.
 La ragazza, ormai orfana, fu costretta a diventare una povera domestica vestita di stracci.
Non molto conveniente come cosa, bruciava le colazioni, rompeva piatti,  rovinava gli abiti e le sue sorellastre e la stessa matrigna dopo il suo passaggio avevano rischiato di fare la fine del povero padre della fanciulla.
Quindi la chiamarono Sfigarentola.
Un giorno arrivò da Palazzo un invito al ballo del principe.
La casa era in agitazione per i preparativi.
Le sorellastre volevano essere al meglio, ma purtroppo nel loro caso neanche i miracoli di Lourdes sarebbero serviti.
Dopo molte insistenze fu permesso anche a Sfigarentola di andare al ballo con loro, a patto che ella stesse ad una distanza di venti metri.
Sfigarentola tutta eccitata chiese ai topolini suoi amici di cucirle un abito e dopo tutto questo sfruttamento minorile di animali, da chiamare il wwf, il vestito era pronto e bello come nessun altro.
La giovane, felice, lo prese e iniziò a stringerlo tra le braccia e a danzare.
Nell'impeto la gonna urtó una candela e l'abito prese fuoco e nel giro di pochi istanti fu ridotto a cenere.
I topolini le mandarono tante di quelle maledizioni, fecero le valigie e decisero di trasferirsi allo zoo più vicino.
Tutte andarono al ballo tranne Sfigarentola, che disperata corse a piangere in giardino.
Le apparve una tizia, o meglio le arrivò alle spalle chiedendole cosa avesse.
<< Sei la mia fata madrina?? >> urló Sfigarentola in preda all'eccitazione,
<< Fata cosa? No, sono la vicina. >> mormoró la donna,
<< Sei la mia fata madrina e mi aiuterai ad andare al ballo. Vero? Trasformerai gli animali in cavalli. La zucca in carrozza. Mi darai un abito e scappette di cristallo? >>,
la donna alzó un sopracciglio:
<< No, ma cara sai. Conosco un bravo dottore. Ma davvero bravo che potrebbe aiutarti... >> ,
<< Ma puoi aiutarmi tu con la tua magia! Li ci sono le zucche! >>
<< Ti ripeto che sono la vicina. Sei sorda?  E poi come ci arrivi al ballo su una zucca? Ti ci siedi sopra e aspetti che cammini? Poi scarpette di cristallo, ma sei masochista?  >> mormoró passandosi una mano sul volto,
<< Facciamo così.  Aspetta un attimo. >>.
La donna tornó poco dopo con in mano un abito, delle scarpette e un cavallo.
<< Senti questi vestiti sono di mia figlia. Con questa crisi massimo posso prestarti il cavallo. Cambiati e vai a questo ballo e mannaggia a me che non mi faccio gli affari miei e che ho chiesto cosa avessi. >>,
<< Oh, grazie fata madrina! >>.
La donna alzó le mani in segno di resa e si allontanó mormorando che la ragazza andasse rinchiusa in manicomio.
Sfigarentola arrivó al ballo, il cavallo poveretto aveva perso qualche ferro per la strada e aveva pazientato dal scrollarsela di dosso.
La ragazza entró a palazzo e fece la sua entrata.
il principe appena la vide corse verso di lei, nonostante le avvertenze delle sorellastre di Sfigarentola.
La invitó a ballare e si innamorarono subito.
Un amore improvviso, profondo, che sarebbe durato... per due millesimi di secondo.
Uno dei lampadari del castello si staccó e schiacció il principe, uccidendolo.
E fu così che Sfigarentola visse per sempre zitella e gattara.

Nota dell'Autrice: Spero che vi piaccia! La mia mente folle ha prodotto questo.
Un bacio, spero di ricevere qualche recensione.
Daenerys
  
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