Kiss the rain
Non c'è nulla di vero in quello che
c'è scritto qui.
Waiting...
La
pioggia cadeva senza accennare a smettere,cadeva leggera bagnando tutti
quelli che erano in fila fuori,aspettando di prendere un posto
nell'enorme arena.
Erano lì da ore,forse giorni date le condizioni in cui si trovava quel lembo di strada.
C'erano sacchi a pelo,lattine e bottiglie vuote,qualcuno ancora dormiva appoggiato sulle transenne.
Era un concerto come gli altri,ne più ne meno.
Frank appoggiato alle transenne pensava a quanto la gente fosse volubile,bastava una canzoncina ben fatta e uno sculettamento ben fatto anche quello e milioni di persone andavano al concerto.
Fumava incurante della gente che aveva intorno,se a qualcuno potesse dare fastidio o se qualcuno fosse incinta.
Lui era all'aria aperta,poteva fare quello che voleva,anche sputare in alto e vedere il proprio sputo cadere su qualcuno,era l'aria aperta quella.
Aveva buttato a terra la sigaretta,per poi spegnerla con la scarpa,provocando un rumore stridulo,come quello delle unghie sul gesso.
Continuava a guardare la gente criticandola per il loro seguire le mode,omologarsi come tante piccole pecore che avevano paura di essere diversi.
Perchè il diverso viene additato come tale,il diverso viene escluso,il diverso viene lasciato solo a marcire,magari agonizzante,ma a nessuno interessa veramente.
"Papà?" un bambino lo strattonava per la camicia.
"Si?"
"Andiamo?" il bambino lo trascinava lungo la lenta fila di persone che aspettavano il loro turno.
"Ma non vedi che ci sono le persone avanti?"
"Si,ma io voglio vedere il concerto..."
"Perchè non ti ho insegnato nulla in fatto di musica? Piccolo depravato" Lo aveva preso in braccio per mostrargli la lunga ed interminabile fila di persone che attendevano.
"Tanta gente,tutta per vedere loro!" Il bambino era in estasi,adorava quel gruppo,forse era colpa della madre.
-Quella troia- aveva pensato Frank mentre rimetteva giù il bambino.
"Che culo.." aveva esclamato.
"Papà,non dire queste parole..."
"Ora ripreso anche da un marmocchio? Che bamboccio che sono diventato..".
Il piccolo bambino con l'impermiabile blu lo fissava sorridente,lui sapeva benissimo che in fondo il padre gli voleva bene,anche se tentava in tutti i modi di sembrare cattivo e senza cuore,con ottimi risultati.
La fila procedeva lentamente,ancora più di prima,la pioggia non c'era più,al suo posto c'era un piccolo raggio di sole,come normale a Londra.
Frank odiava anche quel tempo strano,un minuto prima pioveva,l'altro dopo c'era il sole,che poi non si poteva chiamare sole perchè era troppo poco e spento.
"Papi,siamo quasi arrivati" Il piccolo lo trascinava.
"Si,mancano solo altri 4 km..."
Frank aveva girato lo sguardo ed aveva incontrato un cartellone pubblicitario con la band che stavano per vedere.
Quella faccia sorridente gli dava fastidio,voleva dilaniare quel cartellone con le unghie,voleva bruciarlo per poi buttare le ceneri nel mare...
"Papà,non trovi che quell'uomo ha una faccia simpatica?"
"No...trovo che la sua faccia somigli troppo a quella di tua madre."
Erano lì da ore,forse giorni date le condizioni in cui si trovava quel lembo di strada.
C'erano sacchi a pelo,lattine e bottiglie vuote,qualcuno ancora dormiva appoggiato sulle transenne.
Era un concerto come gli altri,ne più ne meno.
Frank appoggiato alle transenne pensava a quanto la gente fosse volubile,bastava una canzoncina ben fatta e uno sculettamento ben fatto anche quello e milioni di persone andavano al concerto.
Fumava incurante della gente che aveva intorno,se a qualcuno potesse dare fastidio o se qualcuno fosse incinta.
Lui era all'aria aperta,poteva fare quello che voleva,anche sputare in alto e vedere il proprio sputo cadere su qualcuno,era l'aria aperta quella.
Aveva buttato a terra la sigaretta,per poi spegnerla con la scarpa,provocando un rumore stridulo,come quello delle unghie sul gesso.
Continuava a guardare la gente criticandola per il loro seguire le mode,omologarsi come tante piccole pecore che avevano paura di essere diversi.
Perchè il diverso viene additato come tale,il diverso viene escluso,il diverso viene lasciato solo a marcire,magari agonizzante,ma a nessuno interessa veramente.
"Papà?" un bambino lo strattonava per la camicia.
"Si?"
"Andiamo?" il bambino lo trascinava lungo la lenta fila di persone che aspettavano il loro turno.
"Ma non vedi che ci sono le persone avanti?"
"Si,ma io voglio vedere il concerto..."
"Perchè non ti ho insegnato nulla in fatto di musica? Piccolo depravato" Lo aveva preso in braccio per mostrargli la lunga ed interminabile fila di persone che attendevano.
"Tanta gente,tutta per vedere loro!" Il bambino era in estasi,adorava quel gruppo,forse era colpa della madre.
-Quella troia- aveva pensato Frank mentre rimetteva giù il bambino.
"Che culo.." aveva esclamato.
"Papà,non dire queste parole..."
"Ora ripreso anche da un marmocchio? Che bamboccio che sono diventato..".
Il piccolo bambino con l'impermiabile blu lo fissava sorridente,lui sapeva benissimo che in fondo il padre gli voleva bene,anche se tentava in tutti i modi di sembrare cattivo e senza cuore,con ottimi risultati.
La fila procedeva lentamente,ancora più di prima,la pioggia non c'era più,al suo posto c'era un piccolo raggio di sole,come normale a Londra.
Frank odiava anche quel tempo strano,un minuto prima pioveva,l'altro dopo c'era il sole,che poi non si poteva chiamare sole perchè era troppo poco e spento.
"Papi,siamo quasi arrivati" Il piccolo lo trascinava.
"Si,mancano solo altri 4 km..."
Frank aveva girato lo sguardo ed aveva incontrato un cartellone pubblicitario con la band che stavano per vedere.
Quella faccia sorridente gli dava fastidio,voleva dilaniare quel cartellone con le unghie,voleva bruciarlo per poi buttare le ceneri nel mare...
"Papà,non trovi che quell'uomo ha una faccia simpatica?"
"No...trovo che la sua faccia somigli troppo a quella di tua madre."
Nuova ff.
Si l'ennesima,ma siccome io sono Rafiki posso +.+ e ho la barba che Glo può tirare.
Quindi banda alla ciance.
commentate e basta ù.ù
Senno vi do le bastonate in fronte,come facevo con simba,bei tempi quelli ù.ù
Vi saluto dolci donzelle.