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Iniziativa:
Questa storia partecipa al contest “Christmas Game! Puzzle
Time!” a cura di Fanwriter.it!
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Numero
Parole:
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Prompt/Traccia: Angeli nella
neve
Bianca felicità
«Pronto?»
«Tata-...»
«...tu-tu-tu-tu-tu...»
Matteusz
sospirò di rassegnazione e riagganciò velocemente
la
cornetta del telefono: Charlie aveva comprato un telefono di casa al
quanto retrò, ma così insolitamente adeguato per
lui.
Provò
di nuovo a comporre il numero di casa dei suoi genitori e riprese la
cornetta in mano, ma questa volta attese invano poiché non
rispose più nessuno.
Da
una parte se lo aspettava, anzi ne era quasi certo, dall'altra parte
però Matteusz voleva almeno provare a fare gli auguri di
Natale alla sua famiglia; una famiglia che lo aveva cacciato di casa,
ma che pur sempre aveva fatto parte della sua vita fino a poco tempo
prima.
Riagganciò
definitivamente la cornetta e stava per ritornare in camera di
Charlie, quando si accorse che fuori stava nevicando: si
avvicinò
alla finestra del salotto e poggiò la fronte sul vetro
guardando fuori. Fiocchi di neve scendevano giù con una
sonnolenta calma e Matteusz si ritrovò ad appannare la
vetrata
senza volerlo.
«È
andata così male?» Sentì dire alle sue
spalle
dopo un lasso di tempo che non seppe quantificare. Sapeva a chi
apparteneva quella voce così non si girò per
rispondergli, ma aspettò che fosse l'altro ad arrivare
vicino
a lui.
Non
appena Charlie giunse al suo fianco Matteusz incurvò le
labbra
in un sorriso stanco e catturò la mano del suo fidanzato
nella
sua: «Mio padre mi ha attaccato in faccia.»
«Mi
dispiace.» Non sapeva cos'altro dirgli per rinfrancarlo, se
non
stringere ancora più forte la stretta fra i due.
Un
altro sospiro andò ad appannare la finestra del salotto.
Matteusz
puntò gli occhi distratto sul panorama fuori e si
girò
d'improvviso, lasciando il palmo della mano di Charlie e salendo con
le mani sul suo viso per poi sorridergli di nuovo, più
teneramente: «Prendi il cappotto, usciamo qui
fuori.»
«Non
ha molto senso.»
«Ma
è bello, vero?»
«Sì...»
Charlie guardava dritto davanti a sé: sentiva freddo anche
da
sdraiato, seppur fosse una sensazione piacevole dopotutto. Il suo
stesso fiata formava nuvolette di calore e si sentiva graziato, il
cuore gli scoppiava di una felicità ingenua e genuina.
La
neve in poche ore aveva dato vita ad un manto bianco e soffice fra le
strade di Londra e Matteusz si era buttato di peso, senza pensarci
troppo, trascinando il suo principe alieno per una caviglia.
Così
fra le pieghe morbide della neve i due ragazzi avevano dato vita a
due angeli.