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Autore: dreamer_luly    01/12/2016    3 recensioni
Pitch si avvicinò a Jack, i loro volti erano a pochi centimetri l’uno dall'altro, gli afferrò i capelli con una mano, gli tirò indietro la testa e gli sussurrò all'orecchio
“Ah si? Beh voglio proprio vedere come farai a prendermi a calci visto che sei intrappolato nella mia oscurità, che sei alla mia mercé”
Si sentiva così potente, era come se gli ultimi due anni fossero solo un ricordo lontano; Pitch continuava a guardare Jack negli occhi, sul suo volto si dipinse un’espressione di trionfo e in preda all'esaltazione, senza esserne totalmente consapevole baciò Jack.
Genere: Introspettivo, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Jack Frost, Pitch
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
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you will be my snowflake
Pitch si sentiva incredibilmente solo, seduto per terra fissava il gigantesco Globo che rappresentava la Terra e dove vi erano segnati tutti i bambini che credevano nei Guardiani. Era per colpa loro se era solo, a causa loro nessuno credeva in lui e lo temeva. Già due anni erano passati dalla sua sconfitta, all’inizio molti dei suoi incubi lo avevano abbandonato, ma dopo poco tempo erano tornati tutti da lui, i suoi bellissimi incubi, perfetti purosangue. Nonostante ci fossero loro Pitch era perennemente accompagnato da un senso di solitudine, un vuoto che lui, ormai, era convinto fosse incolmabile…Una sola persona, un tempo, avrebbe potuto capirlo: Jack Frost. Lui avrebbe dovuto comprendere perché aveva fatto tutto quello, doveva capire la sua angoscia, la sua solitudine…Ogni tanto di notte, quando nel cielo c’era la luna piena, alzava lo sguardo e si ritrovava a chiedere all’Uomo nella Luna perché lui debba essere solo, perché lo avesse condannato ad un’esistenza così solitaria. Ovviamente, come suo solito, l’Uomo nella Luna non gli aveva mai risposto.
Un giorno Pitch stufo di stare confinato nella sua fortezza, uscì, ne aveva abbastanza di compatirsi! Fuori faceva freddo, l’aria pungente lo avvolse, per un momento si senti incredibilmente leggero, iniziò a camminare e dopo poco si ritrovò di fronte allo stesso lago dove avvenne la sua sconfitta. Anche adesso quel lago era ghiacciato, i ricordi lo travolsero come un uragano, rivide tutto davanti ai suoi occhi come se stesse accadendo nuovamente e lui era un osservatore impotente.
Montò in lui una rabbia fortissima, coi pugni stretti promise a se stesso che nessuno lo avrebbe più trattato così!
Fece per andarsene quando un’energia di ghiaccio lo colpì scaraventandolo ad un paio di metri dal punto in cui era. Solo una persona poteva averlo colpito, non voleva crederci, si rialzò e girandosi cercò quella persona. Lo individuò subito: Jack Frost, volava ad una decina di metri di altezza, stava lì pronto ad attaccare di nuovo con il bastone stretto in mano e lo sguardo fiero e sicuro.
“Cosa ci fai qui Pitch?”
“Facevo due passi, ti sembrerà strano ma la mia vita non gira intorno a voi Guardiani”
“Si certo come no, tu hai sempre qualcosa in mente. Non me la dai a bere!”
“Credi un po’ quello che vuoi fiocco di neve, io me ne vado”
Senza aggiungere altro si girò ed iniziò a camminare, con l’intenzione di tornarsene a casa ma fu bloccato da Jack, che gli si parò davanti bloccandogli la strada; atterrò proprio di fronte a lui con una grazia che non gli si addiceva.
Pitch si ritrovò a fissare quei suoi occhi azzurri, erano unici, gli ricordavano il colore del ghiaccio e brillavano come diamanti, i suoi capelli, poi, erano sempre scompigliati, come se si fosse appena svegliato…scosse leggermente la testa per riprendersi da quelle fantasticherie, da quando pensava che i suoi occhi fossero unici?!
“Fiocco di neve mi lasci passare? Non ho voglia di perdere tempo con te, ho di meglio da fare”
“Ah si? E cosa dovresti fare esattamente?  Manderai i tuoi incubi a terrorizzare Jamie e i suoi amici? Sempre se ti siano rimasti degli incubi fedeli, dopo la tua clamorosa sconfitta”
“Di certo non devo rendere conto a te di ciò che faccio e i miei incubi sono dove dovrebbero essere: al mio fianco! Quell’inceppo nei miei piani non è stato niente, hai capito? NIENTE!!!”
Si stava scaldando, quel ragazzo aveva la capacità di far perdere la pazienza a chiunque, per non parlare di quel moccioso, Jamie, sentì salire in lui una fortissima gelosia, ma non sapeva spiegarne il motivo. Si girò deciso ad andarsene sul serio, gli fece un gesto di saluto e si incamminò; Jack gli lanciò un altro colpo ma stavolta Pitch lo evitò con un balzo.
“Mi vuoi lasciare stare? Inizi a stancarmi fiocco di neve”
“Pensa che ho appena iniziato. E smettila di chiamarmi fiocco di neve!”
Iniziò una specie di danza dove Jack cercava di colpire Pitch e quest’ultimo schivava; Pitch non voleva contrattaccare e poi scoprì che si stava divertendo molto, gli piaceva, lo inebriava…Scomparve in una nube nera e si nascose dietro un cespuglio ad osservare il suo avversario, Jack era stanco, si vedeva, aveva il volto imperlato di sudore, piccole goccioline scivolavano dalla sua fronte rendendo il suo bellissimo volto lucido. Si ritrovò a fissare le sue labbra, pallide, carnose e iniziò a desiderare di posarci sopra le sue di labbra, di assaggiarle…Ma cosa gli stava succedendo? Che iniziasse a desiderare Jack? No, non poteva essere lui Pitch Black signore dell’oscurità, che ha terrorizzato gli uomini per secoli si stava innamorando di Jack Frost?!
Uscì da dietro il cespuglio, ma stavolta fu lui ad attaccare Jack, non gli lasciò tempo per reagire, lo colpì con ferocia. Ben presto Pitch, che era il meno affaticato dei due, si ritrovò in vantaggio; spinse il suo avversario in un angolo e lì riuscì ad imprigionarlo con la sua oscurità. Non poteva crederci aveva nelle sue mani un Guardiano, fu invaso da una grande euforia ed iniziò a ridere di gusto, come non lo faceva da anni.
“Che dici adesso fiocco di neve? Non fai più il grande?”
Jack tentava di liberarsi, si dimenava ma l’oscurità con cui Pitch lo aveva bloccato era molto forte, per di più il bastone gli era caduto mentre veniva imprigionato.
“Non credere di averla vinta Pitch, appena mi libero da qui ti prendo a calci”
Pitch si avvicinò a Jack, i loro volti erano a pochi centimetri l’uno dall’altro, gli afferrò i capelli con una mano, gli tirò indietro la testa e gli sussurrò all’orecchio
“Ah si? Beh voglio proprio vedere come farai a prendermi a calci visto che sei intrappolato nella mia oscurità, che sei alla mia mercé”
Si sentiva così potente, era come se gli ultimi due anni fossero solo un ricordo lontano; Pitch continuava a guardare Jack negli occhi, sul suo volto si dipinse un’espressione di trionfo e in preda all’esaltazione, senza esserne totalmente consapevole baciò Jack. Questi sgranò gli occhi, rimase scioccato e tentò di sottrarsi a quel bacio, ma alla fine dovette arrendervisi. Il loro era un bacio umido, pieno di desiderio, le loro lingue si intrecciavano e si esploravano vicendevolmente. Fu un bacio lungo, quando Pitch si staccò da Jack entrambi erano senza fiato e rossi in volto.
Pitch ci mise un attimo a realizzare pienamente ciò che aveva appena fatto, impallidì e per lo shock lasciò andare Jack indietreggiando.
“Pitch perché diavolo mi hai baciato?! Che cosa significa?”
Belle domande, nemmeno lui sapeva rispondergli e preso dal panico scappò via scomparendo nell’oscurità, negando così a Jack ogni possibilità di fermarlo o di porgli altre domande e lasciandolo lì ancora intontito per ciò che era successo.
Riapparve nella sua fortezza, lì almeno era al sicuro, era circondato dai suoi incubi, dall’oscurità. Cercò di riprendere il controllo di sé, si sentiva strano, era euforico e preoccupato nello stesso momento, aveva una sensazione di leggerezza, ma si sentiva come se avesse un grosso peso nello stomaco. Continuava a ripensare a quel bacio, alle labbra di Jack contro le sue, alle loro lingue che danzavano cercandosi, assaporandosi. Pitch non capiva la natura dei sentimenti che stava provando, lui odiava i Guardiani, li voleva distruggere! Ma allora perché desiderava stringere nuovamente a sé Jack? Voleva passare le dita fra quei capelli sempre scompigliati, voleva di nuovo baciarlo, mordere quelle labbra così morbide e perdersi in quegli occhi così maledettamente profondi.
Già due anni fa aveva tentato di convincere Jack a stare dalla sua parte, ma questi si era rifiutato, aveva preferito i Guardiani a lui e adesso i bambini credevano in lui e lo vedevano, soprattutto quel moccioso di Jamie! Come poteva anche solo sperare che questa volta sarebbe stato diverso?
Per Pitch, ormai, era innegabile che lui provasse dei sentimenti per Jack, non sapeva se si potesse definire amore, ma di certo lui sentiva un forte interesse e una profonda attrazione per quel ragazzo. In quel momento decise che avrebbe conquistato Jack, lo avrebbe sedotto e piano piano si sarebbe insinuato nel suo cuore finché sia quello sia il suo corpo non fossero stati suoi. Si lo avrebbe posseduto, la sua anima sarebbe stata sua, ogni fibra del suo essere lo avrebbe desiderato, ogni pensiero sarebbe stato rivolto a lui. Oh si Pitch sapeva che stavolta sarebbe andata in questo modo, ne era certo, perché Jack era il suo fiocco di neve e tutti lo avrebbero visto.





Ciao a tutti spero che la storia vi sia piaciuta :) Da quando ho guardato il film per la prima volta ho sempre visto bene insieme Pitch e Jack, non nascondo il fatto che una piccola parte di me rimarrà sempre dispiaciuta che non abbia vinto Pitch. Al momento questa storia non si immagina una continuazione ma chissà, magari un giorno la scriverò ;) Mi farebbe molto piacere se recensiste la storia per sapere cosa ne pensate :) Bacioni!
   
 
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