L'avrebbe protetta sempre, a costo della propria vita, disposto persino a rinunciare alla propria felicità pur di vederla sorridere.
L'avrebbe protetta perché quello è il ruolo esistenziale di ogni fratello maggiore, e lui vuole adempiere al suo compito come uno di quei bravi soldati di cui ha tanto sentito parlare, durante le lezioni sulla Terra.
L'avrebbe protetta semplicemente perché la propria vita è iniziata con la sua nascita, come una melodia che scaturisce involontariamente dalla fusione di due note armoniche.
Per questo Bellamy si è commosso come quel bambino che non voleva più essere, quando ha visto per la prima volta la sorellina.
Per questo, quando la madre gli ha detto di scegliere il nome per lei, ha risposto senza esitazione "Octavia": perché lui sarebbe sempre stato il suo Ottaviano.
Ma adesso, guardando gli occhi verdi della sorella, Bellamy non vi vede più riflessi i propri.
Ora, osservando Octavia allontanarsi con passo sicuro, tenendo stretta in mano la spada ancora sporca del sangue di Pike, Bellamy si chiede semplicemente quando l'ha persa.