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Autore: Mapi    19/05/2009    0 recensioni
Nuova città, nuova vita, nuovi incontri per la piccola Renesmee che ormai è un adolescente. Questa è la mia seconda ff. Ve la propongo con la speranza che vi piaccia.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio, Renesmee Cullen
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Anime gemelle'
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Nuova città,nuova vita, nuovi incontri. Aggiungo subito il secondo capitolo perchè non resisto: Buona lettura.
Questa volta è Renesmee a parlare.




Da qualche mese io e la mia famiglia ci eravamo trasferiti in Italia in una cittadina sempre piovosa come la nostra Fork.

Purtroppo il mio povero nonno Charlie ci aveva ormai lasciato e quindi mia madre che tanto aveva posticipato la nostra partenza acconsenti al trasferimento. D’altronde mio padre non l’avrebbe mai ferita e il resto della mia famiglia neanche.

Sempre uniti noi Cullen. Era quello il nostro punto di forza. Mia madre Bella e mio padre Edward si amavano come il primo giorno o forse ancora più profondamente, allo stesso modo tutti i miei zii e i miei nonni. Tutti riversavano il loro amore su di me. Avvolte mi sentivo un po’ soffocata ma l’unica cosa che mi impediva di infuriarmi era la consapevolezza che volevano proteggermi e non farmi pesare la mia diversità o la mia solitudine. Che purtroppo avvolte diventava pesante da sostenere.

Per mia madre è stata dura superare la morte di mio nonno. Lei era sempre stata legata a lui. Era uno dei legami umani a cui non rinunciò con la sua trasformazione in vampira perché anche se lui sentiva la sua diversità la volle sempre al suo fianco. Il cambio di città e nazione non poteva che farle bene. Quando seppi che la nostra meta era l’Italia fui contentissima.

Avrei potuto visitare molte città , frequentare l'università, fare shopping e poi sicuramente le mie dolci zie Rosalie e Alice mi avrebbero portato a qualche sfilata,magari per la settimana della moda a Milano. Senza considerare le numerose giornate da trascorrere al mare. Si ci sarebbe stato da divertirsi….

In aereo avevo visto la mia mamma pensierosa . < Mamma stai bene? >

< Si piccola, tranquilla >

*papà non ne sono convinta* lui mi fa cenno con la testa.

< Bella tesoro ne sei sicura ? > gli chiede mio padre.

Lei per risposta alza il suo scudo e vedo mio padre sorridere.

< Ehi voi due mi dite che vi state dicendo? >

< No niente Reneesme > precisò mio padre con un tono di voce strano. sicuramente qualcosa di intimo! Meglio non indagare.


Per questione di comodità , vivevamo tutti insieme in una cascina tipica del'l'entro terra ligure..

.In perfetta simbiosi con la natura la nostra nuova casa offriva numerose stanze pronte ad accoglierci.La mia stanza era piccolina ma molto carina,il letto era vicino alla finestra,la scrivania nella parete opposta al letto e, ovviamente come la zia Alice aveva deciso, la cabina armadio. Le tendine in organza erano rosse,il mio colore preferito. Abbellii il tutto solo aggiungendo delle fotografie mie da piccola sia da sola che con i miei e con la mia famiglia.


Sul mio comodino invece lasciai il posto alla mia foto preferita,scattata nell'estate del mio quinto anno di vita, che ritraeva me e i miei genitori nella nostra casetta abbracciati sul divano insieme al nonno charlie.

Non distante da casa nostra sorgeva un piccolo comune chiamato Masone, caratterizzato dal le sue stradine e le sue vie. Ci preparavamo ansiosi di cominciare la nostra nuova vita.

Chissà quali sorprese avrebbe portato tutto questo cambiamento.

Dal canto mio non mi aspettavo molto. A me bastava vivere con la mia famiglia serena e felice.

E poi c'era l'università. Questo pensiero mi faceva un pò paura. I ragazzi ? Mi sarei fatta nuovi amici? I professori? vedremo...cosa accadrà! Lo scopriremo solo vivendo!

Arrivò il primo giorno di lezione. Eccitatissima e spaventatissima mi tuffai in quel nuovo mondo da sola. Avevo espressamente detto, infatti che avrei frequentato l'università sola per potermi relazionare con gli altri senza che qualcuno dei miei familiari mi facesse da balia. Avevo bisogno di mettermi alla prova.
Entrai nell' aula ancora vuota. Presi posto nella terza fila, per non destare troppo l'attenzione degli altri. Mentre mi preparavo tutto l'occorrente per poter prendere appunti mi sentii dire
< Ciao > alzai gli occhi dal mio quaderno e mi resi conto che una ragazza molto carina mi si era avvicinata e aveva preso posto accanto a me.
< Ciao > risposi cortese.
< Piacere, sono Marta. Anche tu frequenti quetso corso? che stupida se sei qui di certo la tua risposta sarà si. Speriamo che il professore sia tranquillo, ho sentito dire che se è di luna storta in aula non deve volare una mosca perchè altrimenti...mamma mia scusa non ti ho lasciato parlare. >
In effetti ero un pò strordita dal suo flusso di parole. Mi stavo giusto domandando se riuscisse a respirare.
Le sorrissi < Tranquilla! io sono Renesmee e so quale sarà la tua prossima domanda. Non sono italiana vengo da un paesino degli states. Parlo italiano così bene dei miei nonni italiani (piccola buggia lo so ). Io e la mia famiglia ci siamo trasferiti da poco. > Dopo una breve pausa di silenzio ci guardammo negli occhi e scoppiammo a ridere. Si ,era nata una bella amicizia.
Dopo quelle tre ore di lezione si era fatto già mezzogiorno. chiesi a Marta se le andava di fare uno spuntino ma purtroppo lei aveva ancora 2 ore di lezione quindi ci salutammo dandoci appuntamento per il pomeriggio.
Mi diressi da sola a mensa, mi sedetti ad un tavolo e consumai velocemente il mio panino per poter leggere il mio libro preferito:La casa degli spiriti.
Ma mentre leggevo mi sentivo osservata. ma non era come quando mi osservavano attirati dalla mia natrura vampiresca. Lo sguardo che percepivo era pieno di ammirazione e curiosità, alzai lo sguardo e li vidi.
Incontrai i più bei occhi verdi che avessi mai visto. A quel contatto virtuale sentì una scossa percorrermi tutto il mio corpo. Distolsi lo sguardo imbarazzata. Anche se avevo il super udito,presa dallo stordimento di quelle fortissime emozioni, riuscii solo a capire che quel ragazzo si chiamava Lele e che quello dove mi ero seduta era il loro tavolo. No . Ma che fanno vengono qui al tavolo? ok scappare. Mi alzai velocissima e mi dileguai all'interno dell'università.

Angolo scrittrice:
e si siamo in Italia.
ihihh,bello vero?
Ho pensato di portare la nostra famiglia preferita in italia non solo per affrontare i Volturi ma anche per scelta loro una volta tanto.
che ne dite? fatemi sapere. commentate, commentate,commentate.
Grazie. Bacini Mapi.
   
 
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