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Autore: Just a Shapeshifter    06/12/2016    1 recensioni
"Un carcere senza possibilità d'evasione.
Una via a senso unico con una sola destinazione: la morte.
Un gruppo pronto a tutto per sviare la corrente, cercando di aprirsi una strada.
Da una parte la luce, la salvezza, la grande fuga. Dall'altra, l'oblio.
E tu? Sei pronto a schierarti al nostro fianco?"
Genere: Azione, Suspence, Thriller | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Yaoi, Yuri | Personaggi: Sorpresa
Note: AU | Avvertimenti: Contenuti forti, Violenza | Contesto: Contesto generale
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<< Hola amigo. >> e ora questo chi diamine è? Una gelida occhiata lo perfora, mentre me ne resto comodamente sdraiato sulla brandina. Ho recuperato preziose ore di sonno ma, la memoria proprio non vuole aiutarmi nel ricordare come ci sono finito, qua dentro.
Il mio nuovo compagno di cella, spero per poco, entra e si fa levare le manette. Sentiamo le sbarre scorrere con il loro stridio e il tutto chiudersi a doppia mandata. Addio pace.
<< 223269? Hai un nome o devo chiamarti ogni volta per numero?>> il latino mi osserva tranquillo, poggiando le proprie cose sulla branda dall'altra parte della cella.
<< Perché dovrei dirti qualcosa di così prezioso come il mio nome?>>
<< Per farti riconoscere più facilmente, novellino. >> non gli do corda, sicuramente quel nomignolo è dovuto al fatto della divisa e non all’esperienza. Spero per lui che sia più furbo di così, o durerà veramente poco con me. << Ti rigiro la domanda, 774246. Qual è il tuo nome? >> fin da subito noto la differenza di numero. Se io sono arrivato qui dopo, perché è lui ad avere un numero più alto?
<< Alejandro. Comunque non fare caso al numero di matricola, prendono la prima divisa in disuso e te la cuciono addosso. Da quel momento sei marchiato... Signor? >>
<< Duncan. >> sibilo a denti stretti. Come ha fatto a capire ciò che stavo pensando? Coincidenza, spero. << Perché ti hanno trasferito qui? >>
<< Ma per favore. >> l'altro ride. << Questa è la mia cella, sono stato via in isolamento per un paio di settimane, tornato solo ora. Sei qui da tanto? >>
Isolamento... Fantastico, ora sto anche con un maniaco, magari con manie di persecuzione o omicida. Bella merda. Ghigno; per lui.
<< Fatti miei. Comunque da poco, se no come te la spieghi la divisa da, e cito testuali parole, “novellino”? >> le dita fanno le virgolette per accennare ancora di più quanto tutto sia assurdo, sbuffando poi torno supino sulla branda a fissare il muro incrostato.
<< Perché sei qui? >> chiede il mio interlocutore. Ma questo i fatti suoi mai?
<< Pluriomicidio. >> parole fredde, secche. Una bugia in piena regola, certo... Ma la recitazione la rende più vera che mai.
<< Tu? >>
<< Direi problemi con la legge. Tutti coloro che sono qui dentro hanno avuto simili casini. Se no, come ti spieghi l'affluenza degli ultimi tempi? >> Mi scruta come se già avesse la risposta pronta. Già lo detesto.
<< Magari quei coglioni dei grandi capi dello stato hanno così paura del diverso che beh, con tutte le leggi e le ordinanze restrittive... >>
<< Spiegati. >> Oh merda, ma era tanto chiedere il classico compagno di cella che si fa i cazzi suoi?
<< Rakshas. >> Le sillabe escono gelide quasi quanto il mio fiato, mentre lo guardo. << L'affluenza è aumentata parecchio, da quando rinchiudono ogni persona un po' fuori dalle regole. O sbaglio? >>
<< Non sbagli affatto, amigo. >> Oh; ma che cazzo pensa per credere anche solo all'idea che possa dargli tutta 'sta confidenza? Mi giro per insultarlo e, l'unica cosa che ricavo è un latino sdraiato sul letto a occhi chiusi, che mi ignora.
<< Fanculo. >> mi rigiro nella branda e non gli do ascolto. La guardia deve muoversi ad arrivare, in modo che possa cercarla nella sala comune.

***

Vassoi di plastica stridono e scoccano sul freddo acciaio del tavolo, posate per niente utili come armi aiutano, per modo di dire, a nutrirsi con la salutare sbobba da carcere. La sala è divisa da secondini i quali pullulano. C'è così tanta artiglieria che, sebbene le tavolate siano miste, nessuno prova a cedere alla frenesia degli ormoni.
Seguo l'unica persona che conosco senza darle l'impressione di seguirla... come se capitassi di lì per caso, come se non lo stessi studiando, in realtà.
Alejandro prende la propria reazione e lo seguo, ritrovandomi in uno dei pochi buchi liberi.
Devo stare calmo, non posso espormi. Non ora.
<< Ehi. >> il latino con uno schiocco di lingua mi riporta alla ragione. I suoni sono meno ovattati ora, mentre pongo l'attenzione su di lui.
<< Cerca di rimanere concentrato, se ti vedono con la guardia bassa sei una preda facile. >> Sogghigna ma rimane composto, iniziando a mangiare. Tsk, certo, io mi faccio dare ordini da uno come lui no? Ma per piacere. Non lo filo di striscio e, tra un boccone e l'altro la cerco.
Deve essere qui e d'ah, se solo questa memoria tornasse.
Scuoto la testa con rabbia e sento le dita raffreddarsi: brutto segno, dopo anni ancora non ho imparato a controllarle del tutto...
Cerco di scaldarle il più possibile e a concentrarmi sul cibo. Devo rimanere in forze, se voglio scappare di qui. La sbobba non è così male se non si pensa a consistenza, colore, odore e sapore...
Alejandro pare notare la mia curiosità verso il braccio femminile, sogghigna e so già che, inevitabilmente partir una battuta a carattere piuttosto ambiguo.
<< Stai cercando la tua socia? >> << Si. >>
Passano un paio di istanti tra la risposta e la velocità che impiega la mente a tirare tutti i fili giusti, mettendo il tutto in riga: qualcosa non torna. Quando mai gli ho raccontato di Jo?
<< Come fai a sapere che ho una socia? >> Lui sorride, sornione.
<> Fa un cenno verso una delle tavolate, verso un duo in particolare: due chiome dai colori differenti: rame, onice.
<< Le tue informatrici? >> Alzo un sopracciglio. << Una specie, diciamo quasi delle sorelle... lo scoprirai più avanti. >> Nemmeno il tempo di potergli fare delle domande che sparisce, il vassoio su uno dei ripiani, l'unico indizio utile e il placido oscillare della porta dell'uscita.
Continuo a osservare le due ragazze: la prima ha un aspetto più docile, la seconda va più sull'aspro. Lineamenti, modi di fare, postura... continuo a spiarle senza farmi notare più del dovuto, Alejandro può aspettare.
Devo memorizzarle il più possibile, in modo da poterle riconoscere anche da lontano.
Sento uno scalpiccio di passi provenire alla mia destra, lo ignoro bellamente e mi alzo. Il vassoio finisce insieme agli altri, seguo la folla giusto per passare inosservato ai piedipiatti...
Strano, nonostante la terribile fama del carcere, da dopo pranzo si ha una certa libertà... ghigno, dove andare allora, se non in giardino? Si, ottima idea, così posso cercarla in pace, rivedere la luce del sole e sgranchirmi un po'.

***

<< Duncan, Heather e Zoey. Ragazze, un interessante novellino. >> Il latino ingrana la marcia sulla parola novellino ma, preso come sono dalla sete di informazioni non ci faccio troppo caso.
Così, una volta terminati i veloci convenevoli si arriva subito al dunque.
<< E io dovrei anche solo scomodarmi per aiutare uno come lui? Tsk. Vado, Cretinandro. >> Sibila l'orientale voltando le spalle al gruppo e svanendo. Zoey invece pare più placida: ancora non capisco come faccia a sopportare Heather. Due minuti che la conosco e già mi sta sul cazzo.
<< Terrò gli occhi aperti. Jo, giusto? >>
<< Esattamente: alta poco meno di me, capelli biondi fino alle spalle, arrogante come la merda, mezzo maschiaccio nell'animo. Può bastare? >> Lei sorride. << Può bastare, ti farò sapere. >>


M's little nook:

Booooonasera(?) e bentornati su questa Fic! *spalanca le braccia e sorride con entusiasmo, nonostante non ci sia nessuno ad ascoltarla*
Si, si non preoccupatevi, sto lavorando alle fic lasciate nel dimenticatoio, alle raccolte, alle song-fic... a tutto, lo gggggggiuro.
Non mi dilungo oltre, piano piano stiamo iniziando a conoscere i protagonisti di questa storia d'azione...

Ora è il tuo turno! Sei arrivato fino a qui? Sei soddisfatto della lettura? La detesti come Duncan detesta Heather? BENE! Fammelo sapere in ogni caso, in modo da poter migliorare la storia secondo i tuoi gusti :D

Cazzate a parte, vi mollo qui i link delle altre storie e sparisco, basterà cliccare sul titolo per essere catapultati al primo capitolo della fanfiction/raccolta/ma che ve lo dico a fare che tanto lo sapete già sono ben accetti pareri/piccole recensioni anche sulle vecchie storie, of course *Sparisce*

~Cigarette
~I'm confused.
~The Sound of Crack Pairing.
~Sclerate di routine da parte di M

~M

  
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