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Autore: mors_mordre    10/12/2016    2 recensioni
[Bellarke
Versione alternativa della 1×02]
. -Sarà meglio che ti vesti prima, Principessa. Potresti essere una leggera distrazione, così come sei ora.-
Genere: Romantico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Bellamy Blake, Clarke Griffin
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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I'm waiting, Princess.

 

 

Prompt: “In 1x02 instead of Clarke going off with Finn, Bellamy shoehorns his way into partnering with her. What happens?”

 

Clarke odiava Bellamy Blake più di qualsiasi altra cosa. Le aveva messo metà dei 100 contro, con quel suo stupido ‘Facciamo quello che vogliamo!’, così ora stavano tutti vivendo alla giornata, senza preoccuparsi minimamente di come sarebbero sopravvissuti in un ambiente ostile, senza provviste e senza difesa agli attacchi di eventuali animali. In più,  stava convincendo tutti a togliersi i bracciali: Clarke sapeva che voleva evitare che l’Arca scendesse sulla Terra e lo condannasse per aver sparato al Cancelliere Jaha, non gli importava se centinaia di persona sarebbero morte per questo. La ragazza era certa che vedendo i braccialetti spegnersi e smettere di inviare le funzioni vitali dei loro proprietari,  sua madre e gli altri medici avrebbero tratto le uniche conclusioni possibili: le radiazioni li stavano uccidendo, e la Terra non era ancora un posto sicuro. Questo avrebbe portato alla conseguenza che avevano cercato di evitare fino ad allora: un omicidio di massa, per far bastare l’ossigeno alle persone rimanenti. 

Clarke scoccò un’occhiata torva alle sue spalle, dove il ragazzo stava camminando, la mano appoggiata sulla pistola con finta nonchalance. Aveva insistito per andare con lei quando si erano separati alla ricerca di Jasper. Finn si stava già muovendo verso la bionda quando Bellamy gli aveva messo una mano sulla spalla: -Fermo Spacewalker. Ci vado io con la Principessa.- 

Alle proteste del ragazzo, il maggiore dei Blake aveva minacciato di tornare al campo, lasciandoli senza neanche un’arma, se non lo avessero lasciato andare con Clarke.

La stessa Clarke che ora lo stava squadrando con aria omicida: -Vuoi muoverti?- sibilò, infastidita.

Bellamy ghignò in risposta: -Fretta, Principessa?- 

-Sì. Vorrei trovare Jasper il prima possibile.-

-Dovresti rilassarti di più.- le consigliò il ragazzo affiancandola. Occhieggiò al suo polso, dove il dispositivo era ancorato alla pelle pallida. Non se lo sarebbe mai tolto di sua spontanea volontà, lo sapeva bene; ma lui se lo sarebbe preso,  in un modo o nell’altro, avesse anche dovuto tagliarle una mano per farlo.  

-Non potevi starsene con Murphy invece di venire ad importunare me, Blake?- domandò l’altra trattenendosi dal tirargli contro qualcosa.

-Pesavo fossi molto più sveglia. Non è ovvio? Ti voglio tenere sott’occhio.- rispose Bellamy, con un mezzo sorriso che aveva fatto cadere ai suoi piedi tutte le ragazze a cui l’aveva rivolto, ma che ottenne da Clarke solo un’alzata d’occhi al cielo. 'E poi non sopportavi se ne andasse in giro ad amoreggiare con Collins' gli ricordò il suo subconscio. 'Certo che no. Sono nauseanti.' Fece lui mettendolo a tacere.

-Sei tu quello con la pistola.- ribatte lei, chinandosi mentre avanzava fra i rami.

Il modo in cui Bellamy era teso le permetteva di vedere i muscoli sui suoi avambracci e sulla sua schiena che guizzavano al minimo movimento. Dio. 'Se solo non fosse un tale stronzo riuscirei ad ammettere che non è niente male.' Pensò Clarke, osservando il bicipite gonfiarsi mentre lui piegava il braccio per alzare un ramo uncinato.

-Che hai da guardare?- chiese il moro soggiornando malizioso, sentendo gli occhi della ragazza su di lui.

-Il tuo enorme ego. È piuttosto difficile da ignorare.- lo informò lei, riprendendo a camminare, ma fermandosi una decina di passi dopo.

-Che c’è, paura di rimanere sola? Sono proprio dietro di t…oh.- Bellamy l’aveva raggiunta sulla riva di un fiume, che scorreva pacifico e all’apparenza non troppo profondo. L’acqua era chiara ma non tanto da lasciar intravedere il fondo, e a dir poco invitante. -Bhe, questa si che è una notizia.- esclamò il ragazzo, sfilandosi la maglietta. 

-Che diavolo fai?- domandò Clarke, facendo un passo indietro. 

Lui abbandonò la maglietta sulla riva e iniziò a sbottonare i pantaloni. -Un bagno, mi pare ovvio.-

-Oddio Bellamy!- esclamò lei correndo si gli occhi. Pochi secondi dopo udì un tonfo seguito da numerosi spruzzi sulla pelle, e li riaprì giusto in tempo per vedere il ragazzo galleggiare tranquillamente sul dorso. -Non vieni?- le chiese. 

-Certo che no, non ho tempo da perdere!- lo riprese la bionda a braccia conserte.

Lui trovò un punto dove l’acqua era basse e si alzò in piedi, dandole un’ottima visuale di centimetri di pelle scura e addominali scolpiti. -Hai paura?- la sfidò, inarcando un sopracciglio. 

Clarke assottigliò lo sguardo. -Neanche per sogno, Blake.- Gli diede le spalle e cominciò a svestirsi. Lasciando cadere i pantaloni in cima alla pila dei vestiti, colse un luccichio metallico che veniva dalla cintura di Bellamy: la pistola. Clarke immaginò come sarebbe stato facile puntargliela contro, legarlo e tenerlo segregato al campo, riprendere la situazione in mano…

-Sto aspettando, Principessa.- la richiamò la sua voce. La ragazza lanciò un ultimo sguardo all’arma, consapevole del fatto che se Bellamy fosse stato al suo posto l’avrebbe presa senza pensarci due volte, poi voltò le spalle e si tuffò: lei non era Bellamy Blake.

Mise la testa sotto, lasciando scivolare via lo sporco dalla pelle e dai capelli, ma si scontrò contro qualcosa di duro e inaspettatamente caldo nelle acque più che fresche del fiume. Clarke riemerse, e guardò storto Bellamy, a tre centimetri da lei, -Sei sulla mia strada.-

Lui la spinse, sempre col suo mezzo sorriso.  -C’ero prima io.-

La ragazza si allontanò con tre bracciate, ma qualcosa la trattenne e la spinse nuovamente sott’acqua. Lei scalciò e tornò in superficie: -Che diavolo fai?- esclamò infuriata,a pochi centimetri dal naso di Bellamy.

-Ti insegno a lottare, Principessa. Non si sa mai che ti attacchi qualcosa, come è successo ad Octavia. Dovresti essermi riconoscente.- sogghignò lui, anche se al momento stava cercando di non abbassare lo sguardo, dove, lo sapeva, avrebbe trovato una Clarke molto poco vestita.

-Tu…- iniziò lei, ma si perse a metà strada, notando quante lentiggini avesse lui. -Tu…- riprovò, ma si perse ad osservare come lui avesse ancora la mano chiusa attorno al suo polso e come lei fosse in qualche modo nel cerchio delle sue braccia, e il modo in cui lui stava appoggiato alla roccia dietro alla sua schiena ma un po’ chinato in avanti verso di…-Ehi!- esclamò poi. -Guardaci sulla roccia!-

Bellamy si voltò. -Sangue.- mormorò, osservando la macchia rossa ormai secca che si stendeva sulla pietra. 

-Diavolo, Jasper. Dobbiamo tornare a dirlo agli altri.- fece Clarke con una nota di panico nella voce,  arrampicandosi fuori dall’acqua.

L’altro la squadrò tranquillamente, lasciando correre gli occhi sul suo corpo esposto, coperto solo dalla biancheria, poi alzò le spalle. -Sarà meglio che ti vesti prima, Principessa. Potresti essere una leggera distrazione, così come sei ora.-

 

Angolo autrice

Ok, ho scritto questa piccola AU perché la chimica dei Bellarke durante le prima stagioni è innegabile e quindi eccoli qua! Anche quando erano in guerra aperta, ci sono sempre stati sguardi e tocchi che lasciano ben poco spazio all'immaginazione ecco, quindi quando mi sono trovata davanti questo prompt l'ho subito fatto mio ewe

Che dire, recensioni positive e non sono sempre ben accette!

Enjoy,

Nene 

 

 

 

  
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