Un Natale speciale
Prologo: L’invito
Detestava il Natale, detestava
quell’aria natalizia che pervadeva tutti, quel falso buonismo, i regali, le
luci e gli alberi, la neve e più di tutto detestava dover dire sì a quell’invito.
Odiava l’idea di stare lontana dagli affari per due lunghe settimane, ma come
avrebbe potuto dire di no al suo nonno adottivo? Forse l’unico della famiglia
che le aveva dimostrato un po’ d’amore e che ora la malattia stava lentamente
spegnendo?
Osservando il cielo dalla vetrata
posta alle spalle della sua scrivania Lena Luthor
fece una smorfia infastidita. Suo fratello era in carcere assieme a sua madre,
suo padre era morto da tempo e lei avrebbe preferito rimanere in città ad
occuparsi delle redini della compagnia, ormai in mano sua, piuttosto che
andarsene al maniero di famiglia, sperduto tra le montagne svizzere. Sarebbe
stato freddo, umido, noioso e dannatamente antiquato e di sicuro ci sarebbe
stata una buona dose di imbarazzo, James, il ribelle della famiglia, era stato
invitato e, visto che la loro madre era in carcere, aveva detto di sì al nonno.
Dopo cinque anni si sarebbero incontrati di nuovo e nonno Wallace Luthor, artefice della riunione, aveva tenuto a dirle che,
lui, avrebbe portato la sua ragazza.
Un’altra smorfia sfuggì dalle labbra
di Lena. James era scappato dai Luthor, rifiutando il
nome adottivo e ritornando a quello banale degli Olsen,
era diventato un fotografo nell’ambito del giornalismo e aveva persino ricevuto
un premio Pulizer per poi dirigere una compagnia
importante come la CatCo. Tutte scelte che Lena gli
invidiava, lei non era mai stata capace di scindersi dalla famiglia che l’aveva
adottata e accolta, anche alla luce degli orrori compiuti da suo fratello
maggiore, Lex, e da sua madre. Ora, poi, che aveva ereditato la compagnia dei Luthor non sarebbe mai riuscita a crearsi un nome suo, sarebbe
sempre e solo stata una ricca ereditiera, poco importava gli studi che aveva
fatto o l’intelligenza che dimostrava nel gestire gli affari.
Lena sbuffò, due settimane tra i
montanari e poi avrebbe potuto ributtarsi negli affari e cercare di crearsi un
nome proprio anche all’interno della sua famiglia, o meglio, malgrado la sua
famiglia.
“Miss Luthor,
la macchina l’attende.” La segretaria interruppe le sue riflessioni e lei voltò
la sedia guardandola poi annuì, rassegnata.
“Bene, arrivo.”
Adorava il Natale: le luci, la neve,
gli alberi e i regali. Adorava ogni cosa, le persona che si sforzavano di
essere più buone e il sentimento che tutto era possibile, che gli esseri umani
potevano essere migliori.
Kara osservò il cielo con aria piena di
aspettativa, ancora poche ore e avrebbero volato fino in Europa! Non vedeva
l’ora di sorvolare l’oceano e poi atterrare tra le Alpi ormai piene di neve. Si
strinse felice al braccio di James, immaginando le due bellissime settimane che
l’aspettavano. Ovviamente era un po’ tesa all’idea di incontrare la famiglia
del ragazzo, ma lui le aveva assicurato che il nonno era una persona splendida
e che sua sorella non era come gli altri Luthor o
almeno ci provava.
Kara aveva una vita felice lì in città,
lavorare alla CatCo non era sempre semplice, ma ora
che aveva iniziato a fare la reporter era soddisfatta dei nuovi stimoli ed
elettrizzata da quello che stava imparando. Le dispiaceva passare il Natale
lontano dalla sorella, dagli amici e da sua madre, ma tutti, non appena avevano
sentito dell’invito di James, l’avevano spinta ad accettare. Era un’occasione
unica e lei era decisa a divertirsi e ad approfittarne al massimo.
Sorrise al pensiero di quello che
avrebbe potuto fare, James le aveva assicurato che poco lontano dal maniero di
famiglia vi era un piccolo aeroporto privato e probabilmente avrebbe potuto far
volare un piper. Lei adorava volare, era un’eredità
della sua famiglia d’origine e le veniva naturale, fin da piccola era stata
meglio tra le nuvole che a terra, dove spesso appariva imbranata o pasticciona,
ma non lassù, non quando volava.
“Kara,
pronta?” James si voltò verso di lei con un ampio sorriso sulle labbra.
“Sì!”
Note: Ciao a tutti coloro che sono arrivati alla fine di questo piccolissimo prologo. Volevo approfittare di questo spazio per dirvi che la storia sarà, come promette il classicissimo titolo, molto, ma molto zuccherosa e spero che vi piacerà. L’argomento è il Natale e l’ispirazione mi è venuta guardando il film natalizio di Katie McGrath, dal quale ho preso la meravigliosa ambientazione che vedrete nel primo capitolo.
Cercherò di aggiornare regolarmente, ma ovviamente la storia andrà avanti in fretta solo se vi piacerà e me lo farete sapere, altrimenti inutile impegnarsi troppo e meglio dedicarsi a qualche altra nuova idea! J
Spero di leggervi numerosi, a presto e ciao ciao!