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Autore: joe_stronger93    17/12/2016    0 recensioni
Dal testo
"..Non avere paura di mostrare ciò che sei! Non avere paura di mostrare i tuoi difetti e non nascondere mai i tuoi sentimenti, perchè non c'è niente di più bello di ciò che sei realmente e di quello che provi.."
Genere: Azione, Drammatico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Sesshoumaru
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Era il 19 Aprile. Fuori albeggiava e i raggi del sole entravano dalla finestra.
​Ancora ciondolante, feci qualche passo verso la finestra e guardai fuori, aprendone le ante e annusando il profumo che emanava l'aria; profumo di primavera.
​Proprio così, io ero nata in primavera, proprio quel giorno; dopo aver osservato un po' il cielo, ciabattai verso il bagno, dove mi preparai per andare a scuola. Come sempre, indossai l'uniforme e legai i capelli in una coda alta.
​Da quando stavo con Sesshomaru tutto mi rendeva felice, anche le piccole cose e il solo pensiero che di lì a qualche minuto lo avrei rivisto, mi faceva battere forte il cuore.
Dopo essermi preparata, andai in cucina, dove mio padre preparava la colazione e mi stava aspettando
​-Buongiorno papà- dissi, sorrisente e baciandogli la guancia, poi mi sedetti, in attesa del pasto
​-Buon compleanno, figlia mia- rispose lui, facendomi sorridere.
​Mangiammo allegramente, mentre lui mi faceva domande su quello che era successo in quegli anni e io non avevo paura a rispondergli e parlavo con molta maturità, anche se avevo solo 16 anni
​-Stasera potrei fare un po' tardi, quindi non aspettarmi alzata- disse ed io annuii, mentre ultimai il mio pasto e poi andai a lavarmi i denti
​-Ciao papà- lo salutai, baciandogli la guancia e uscendo di casa.

​Per strada incontrai, come sempre, i miei amici, i quali, mi salutarono e parlavano allegramente, come sempre; io li guardai, aspettando che mi dicessero qualcosa, ma non dissero nulla, e questo mi fece rimanere un po' delusa. Durante le ore di lezione, continuai a guardarli, ma loro non sembrarono ricordarsene e io, anche se questo poteva sembrare un po' da bambina capricciosa, non dissi loro nulla e gonfiai le guance.
​Più tardi, come sempre, mi avviai al locale; ma, quando arrivai, notai tutto buio; mi guardai intorno e notai che fosse piuttosto strano, quindi decisi di entrare ugualmente e, quando lo feci, ebbi un colpo al cuore perchè sentii un lieve botto e le luci si accesero, poi tutti urlarono
​-SORPRESA!- e davanti a me trovai Sesshomaru, i miei compagni di scuola, la squadra dei sette e mio padre, sorridenti
​-M-Ma...io....-li guardai sbalordita e arrossii e poi dovetti sedermi, mentre avevo le lacrime agli occhi
​-Credevi che non ce ne ricordassimo, stupida?- disse Sesshomaru, abbracciandomi da dietro e io annuii
-Lo abbiamo fatto apposta, in verità, per sviare qualsiasi tuo sospetto- disse Kagome.

La squadra dei sette si avvicinò a me, con Jakotsu in prima fila
​-Ma lo sai che sei diventata ancora più carina dall'ultima volta?- disse Jakotsu accarezzandomi e baciandomi la fronte, e anche io lo abbracciai. Poi andai a cambiarmi e servii loro ciò che volevano.
​Tutti presero a ridere e iniziarono a divertirsi e a parlare con me; ma c'era qualcuno che proprio non lo accettava e questo, ovviamente, era Sesshomaru, il quale si mise cupo, a guardarmi, da un angolino.
Notandolo, io, dopo un po', mi avvicinai a lui
​-C'è qualcosa che non va?- gli chiesi accarezzandogli il viso e lui spostò lo sguardo altrove non rispondendomi, io allora insistetti e lo guardai fisso negli occhi
​-Tsk..- sussurrò, prendendomi la mano e portandomi nello spogliatoio.

​Mi lasciai cadere su una sedia e sospirai, poi lo guardai in volto
​-Allora, che cosa ti è preso?- gli chiesi
-Devi smetterla di avere quegli atteggiamenti verso Jakotsu, mi da fastidio- sussurrò, con voce roca
-Cos'è, sei geloso?- chiesi:- lo sai che è gay- continuai
​-Si, e molto anche- rispose serio:-Non voglio che qualcun altro che non sia io, possa toccarti...-sussurra ancora, facendomi arrossire fino all'inverosimile; i suoi occhi continuavano a restare fissi nei miei, liquidi e  continuava ad avvicinarsi. Finimmo in uno dei bagni e Sesshomaru si chiuse la porta alle sue spalle, poi mi costrinse contro il muro
​-S-Sesshomaru...che intenzioni hai?-lo guardai in volto e lui si avvicinò a me baciandomi molto intensamente, prendendomi la testa con la sua mano e intrecciando la sua lingua con la mia "Non aveva mai reagito così.."pensai, mentre continuavo a baciarlo.

Dopo qualche minuto in cui ci stavamo baciando, ci staccammo per mancanza di fiato e lui mi guardò serio
-Non so se riuscirò a trattenermi stavolta...-ammise sincero
-A-Allora non farlo...- dissi, arrossendo; lo sentii sospirare e lo vidi chiudere per un attimo gli occhi, poi li riaprì e riprese a baciarmi, questa volta con più brama e passione, cingendomi la vita e arrivando fino a sollevarmi, per prendermi in braccio e poi sedersi sul WC e farmi sedere sulle sue gambe.
​Iniziò a darmi caldi baci sul collo, mentre mi slacciava la parte superiore della divisa, per poter lasciare meglio i suoi marchi ovunque, con evidenti segni rossi; questo mi faceva emettere piccoli urletti di piacere e faceva ridere ed ansimare leggermente lui.
​Poi Sesshomaru prese ad accarezzarmi la coscia fino ad arrivare sotto la gonna e lì io iniziai ad ansimare maggiormente; intanto, era evidente che, la sua patta dei pantaloni stava ormai diventando stretta.

PV SESSHOMARU
​Sentirla gemere tra le mie braccia era bellissimo e vederla era come il Paradiso sceso in Terra: era un angelo.
​Incapace di trattenermi oltre, feci scivolare giù le sue mutandine, facendola sedere meglio su di me e poi aprii la patta dei miei pantaloni; sentivo il mio membro pulsare e ormai faceva male, perchè stava troppo stretto.
​Guardai Gio, che, rossa come non mai, fece lo stesso, poi le accarezzai le guance e feci un leggero sorriso malizioso; volevo essere sicuro che si sentisse pronta. La vidi sorridere, in imbarazzo, e baciarmi, prima le mani, poi il collo e infine le labbra, cingendomi il collo con le braccia; poi si avvicinò al mio orecchio
​-Non fermarti...-sussurrò sensualmente:
​Io spalancai gli occhi e la avvicinai di più a me, per poi iniziare ad agitarmi, spingendola contro di me piano, mentre le nostre lingua continuavano ad intrecciarsi; dopo alcuni minuti sentii il suo anfratto caldo e accogliente, a contatto con la mia virilità.

Alcune lacrime le bagnarono il viso; era logico, dato che per lei era la prima volta; beh...anche per me lo era, ma non fu così doloroso
-T-Ti fidi di me?- le sussurrai tra un ansimo e l'altro e lei annui stringendomi più forte.
​Per me fu difficile continuare, perchè non volevo vederla piangere, ma lei mi aveva detto di non fermarmi e non sapevo cosa fare; poi, presi a stringerla forte a me, mentre le spinte continuavano e diventavano sempre più continue e veloci.
​I suoi gemiti, uniti ai suoi ansimi erano musica per le mie orecchie e presto il dolore svanì, sostituito dal piacere, che avevamo l'uno per l'altra
​-S-Sesshomaru!-sussurrò in preda ad un grido ed io la guardai negli occhi:- Ti amo!- urlò, per poi cadere, sfinità e abbracciata a me, dopo che entrambi eravamo venuti.

​Dopo un po' e dopo esserci resi presentabili, ritornammo alla festa
-Era ora ragazzi, ce ne avete messo di tempo. Di cosa avete parlato?- chiese Koga
​-Ehm...veramente mi ha solo detto delle cose, ed io l'ho confortato un po' perchè mi sembrava triste. - dissi rossa in viso:-Non pensate male...-
​"Come no..." pensò Inuyasha, il quale, grazie al suo finissimo fiuto, si era già accorto che, tra noi due era accaduto qualcosa, ma preferì non dire nulla.
 
   
 
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