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Autore: foschi    24/12/2016    0 recensioni
« Nervoso, tesoro? » Moriarty lo guardò sogghignando.
Sherlock si limitò a lanciargli un’occhiataccia, sistemandosi il nodo della cravatta. Seriamente, come faceva il compagno a partorire certe trovate? Sembravano esser diventati un’orrenda coppia ordinaria! Una di quelle che proprio non sopportavano...
« Oh, andiamo.. » sbuffò l’uomo che, come sempre, aveva indovinato il fulcro dei suoi pensieri « Potremo sembrare una coppia ordinaria, ma.. »
Le sue mani si intrecciarono con quelle del compagno. I profondi occhi scuri si immersero in quelli ghiaccio e per ora ostili di Sherlock. Le labbra erano a pochi centimetri dallo sfiorarsi, i loro respiri si mischiavano.
«.. a volte la vita ordinaria è divertente, soprattutto quando ti destabilizza »
Il castano ghignò ed unì le loro labbra. Anche quella poteva considerarla una sua vittoria. Era appagante sapere di poter destabilizzare Sherlock Holmes con piccole cose e quindi avere il controllo su di lui. Lo divertiva. Lo divertiva da morire.
« Questa cosa non si deve sapere in giro » mormorò infastidito il moro.
Genere: Romantico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Jim Moriarty, Sherlock Holmes
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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~ Tu, io ed il vischio ~

 

 

Saaalve :D

Ed eccomi tornata con questa fiction sulla mia seconda OTP, Sherlock x Moriarty *^*

Prendetelo come un regalo di Natale da parte mia ^^

NOTE: La storia è composta da flash-fic che seguono un filo logico, quindi facili da seguire.

Ed inoltre occhio al diabete perché questa fiction è un bel po’ romantica! xD

Bene ed ora buona lettura! :D

 

 

 

 

 

 

*****

 

 

~ Engagement

 

 

« E questo che vuol dire?»

Sherlock quasi urlò quando James Moriarty gli pose davanti la scatolina di velluto, non capendo il significato. Non subito almeno.

Ma, pensandoci bene, tutto quella sera non aveva senso per il consulente investigativo: la tavola era stata romanticamente apparecchiata – candela, portate d’argento, piatti di ceramica, camino acceso, cibo fumante in tavola.

Ma quello che, fra tutto, aveva lasciato Sherlock interdetto, era l’aver trovato Moriarty voltato di spalle che suonava una romantica melodia con il suo violino. Doveva essere successo qualcosa. Moriarty doveva aver preso una botta in testa perché proprio lui non capiva quel comportamento da parte sua.

Davvero, non riusciva a capire e quella scatolina rossa complicava – o semplificava? - tutto.

« Andiamo Sherlock! » sbuffò Moriarty «Non fare l’idiota, hai capito che vuol dire tutto questo!»

Sherlock deglutì rimanendo a fissare la scatola chiusa.

Moriarty sospirò ed aprì la scatola. Un semplice anello in oro bianco scintillava alla luce della candela.

« Ti sto dicendo che voglio che tu sia il mio fidanzato » esclamò serio il castano, in un tono che non ammetteva repliche.

Sherlock lo guardà interdetto. Non sopportava quelle romanticherie, erano inutili. La sua vita era già stata turbata quando aveva iniziato a provare sentimenti per Moriarty, il suo miglior rivale...!

Ma proprio pensando a ciò, pensando a quanto questo avesse allontanato la noia dalla sua vita, l’investigatore gli prese la mano e sorrise « Lo voglio »

Il consulente criminale sorrise e si avvicinò a baciarlo. Un ramo di vischio pendeva pacifico sulle loro teste.

 

 

 

*****

 

 

 

 

~ Proposal

 

 

Mancavano pochi minuti all’Anno Nuovo.

Per Sherlock e Moriarty questo non significava nulla. Non sarebbe cambiato assolutamente niente nella loro vita.

Non sarebbero cambiate nemmeno quelle loro effusioni. Sherlock odiava il romanticismo, era inutile e distoglieva dalle cose realmente importanti, ma non sapeva resistere alle labbra morbide di James che gli baciavano sensualmente il collo. Non sapeva resistere al respiro caldo, ai morsi sull’orecchio ed alle mani che gli accarezzavano lascive il corpo.

Moriarty ci teneva a marcare il proprio dominio sul corpo e sullo stesso Sherlock.

« Hai propositi per l’anno nuovo? » soffiò James sulle labbra dischiuse del moro,

« No, tranne divorarti, no » E le labbra di Sherlock si gettarono di nuovo su quelle di Moriarty, ma il consulente criminale si ritrasse facendolo mugolare insoddisfatto.

«Peccato… perché io avevo intenzione di sposarti »

Sherlock si riscosse come se un fulmine lo avesse colpito e lo guardò con gli occhi azzurri spalancati « Cosa? »

Moriarty roteò gli occhi al cielo e sbuffò « Lo so che reputi inutili queste cose, ma voglio far sapere – e sottolineare – a tutti che tu appartieni solo a me »

Lo guardò dritto negli occhi e le labbra si avventarono su quelle dell’uomo, che capitolò al solo contatto. Il bacio appassionato lo convinse del tutto.

« Va bene.. »

Un sorriso di trionfo si aprì sul volto del castano e le loro labbra si unirono mentre fuori tutto si risvegliava per l’anno appena arrivato. Il vischio continuava a troneggiare placido sulle loro teste.

 

 

 

 

*****

 



~ Marriage

 

« Nervoso, tesoro? » Moriarty lo guardò sogghignando.

Sherlock si limitò a lanciargli un’occhiataccia, sistemandosi il nodo della cravatta. Seriamente, come faceva il compagno a partorire certe trovate? Sembravano esser diventati un’orrenda coppia ordinaria! Una di quelle che proprio non sopportavano...

« Oh, andiamo.. » sbuffò l’uomo che, come sempre, aveva indovinato il fulcro dei suoi pensieri « Potremo sembrare una coppia ordinaria, ma.. »

Le sue mani si intrecciarono con quelle del compagno. I profondi occhi scuri si immersero in quelli ghiaccio e per ora ostili di Sherlock. Le labbra erano a pochi centimetri dallo sfiorarsi, i loro respiri si mischiavano.

«.. a volte la vita ordinaria è divertente, soprattutto quando ti destabilizza »

Il castano ghignò ed unì le loro labbra. Anche quella poteva considerarla una sua vittoria. Era appagante sapere di poter destabilizzare Sherlock Holmes con piccole cose e quindi avere il controllo su di lui. Lo divertiva. Lo divertiva da morire.

« Questa cosa non si deve sapere in giro » mormorò infastidito il moro.

James sorrise baciandolo nuovamente, facendolo sciogliere e capitolare, di nuovo.

 

Due ore dopo, erano a baciarsi davanti all’altare. Gli anelli d’oro che brillavano ed il vischio che continuava a vegliare su loro.

Sherlock ancora non poteva credere di aver sposato con tanta semplicità la sua antica nemesi.

 

 

 

 

*****

 

 

 

~ Night after Marriage..

 

Il castano troneggiava sopra al compagno.

Un ghigno malizioso illuminava il suo volto, gli occhi profondi ardevano di bruciante passione. Il suo membro eretto, ben visibile, strusciava contro la stoffa ruvida dei pantaloni.

Sherlock lo guardava semi-disteso sul letto. Anche in lui si poteva leggere la stessa passione, lo stesso desiderio. Anche il suo membro era eretto e richiedeva attenzioni.

Moriarty ridacchiò malizioso chinandosi su di lui, i loro membri strusciavano l’uno contro l’altro, causando piacere e dolore.

« Hai poca resistenza vedo.. » la mano dell’uomo si intrufolò nei pantaloni del compagno, per accarezzare il suo sesso.

Sherlock gemette piano e fece lo stesso « Anche tu vedo »

E le loro labbra si unirono in un bacio passionale, vorace. Le pupille scure del castano si estesero. Non si capiva chi volesse divorare chi.

I vestiti furono presto abbandonati in un punto imprecisato del pavimento. I loro corpi invece strusciavano l’uno contro l’altro, bollenti.

Le labbra di Moriarty scesero al collo, fino ai capezzoli rossi e turgidi. I denti si soffermarono su di essi mordendoli e tirandoli. Gemiti rauchi uscivano dalla gola del consulente investigativo quando l’altro leccò il sesso, assaporandolo. La lingua lambiva la pelle dura, solleticava la punta, lo avvolgeva spingendolo all’apice.

E con un gemito, Sherlock venne nella sua bocca.

« Hai davvero poca resistenza » sorrise il consulente criminale.

Sherlock ansimò e, con un colpo di reni, invertì le loro posizioni « Vedremo quanto saprai resistere tu » sussurrò al suo orecchio, mordendolo.

 

In poco tempo, Sherlock era dentro di lui. I loro bacini che combaciavano, i gemiti sempre più acuti. Le spinte si facevano sempre più forti quando il membro di Sherlock toccava con sapienza tutti i punti sensibili, quelli che era sicuro far contorcere dal piacere il compagno.

L’intensità e la passionalità aumentò fino a portare entrambi all’apice del piacere, all’orgasmo. Soffocarono i gemiti con un lungo bacio finché ricaddero esausti tra le lenzuola sfatte.

« Sei mio » sussurrò James accarezzandogli una guancia.

« Sono tuo » rispose Sherlock baciandolo.

Ed a suggellare il loro rapporto c’era un rametto di vischio che, anche ora, li guardava tranquillamente dall’alto.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Angolo Autrice

 

Saaalve! :D

Ed ecco questa fiction! Doveva essere molto più corta all’inizio, composta solo da drabble, ma Sherlock e Moriarty mi spingevano a scrivere e non ho saputo resistere!! TT^TT

Dunque, cosa c’è da notare su questa storia? Innanzitutto:

1) La divisione in paragrafi. Ogni paragrafo è segnato, all’inizio ed alla fine, da asterischi e da un titolo;

2) Il fatto che i vari paragrafi sono tappe del rapporto tra i due: fidanzamento, proposta di matrimonio, matrimonio e notte di passione;

3) Questi atteggiamenti di vita ordinaria sottolineano la sottomissione di Sherlock a James.

4) Che c'entra il vischio? Nulla  Semplicemente il fatto che la pianta, stando lì, è testimone della loro relazione.

So bene che è una cavolata senza senso... ma era da un po' che volevo scrivere qaulcosa di romantico su di loro. Sono OOC ma non posso farci nulla. Spero emerga un po' del loro vero carattere! ^^"

Bene, con questo passo e chiudo.

Vi auguro un Buona Vigilia e se non mi faccio viva, Buon Natale! ^^

Baci alla prossima,

Olivier_Rei=)

   
 
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