A Rosamund
Chi sarai, tu? Sarai una donna forte, piena di vita? O sarai debole e triste? Sarai ribelle? Sarai dolce? Sarai puntuale o ritardataria? Sarai amata o amerai? Sarai temuta o venerata? Ma sarai quello che avresti voluto essere?
Me lo chiedo sempre quando mi guardi con quegli occhi trasparenti, ancora privi di rabbia e rancore. Sei così innocente e ingenua che al solo pensiero di lasciarti seguire la tua strada da sola ho paura.
Questo mondo non è come te, Rosamund. Non ti rivolge sorrisi e non ti regala carezze. La tua strada è tutta in salita e cadrai spesso, come son caduto anch’io. Non so se riuscirai sempre a rialzarti. Né posso prometterti che sorriderai sempre. No, tesoro mio, verserai più lacrime di quanto vorresti. Sorridi ora, sorridi più che puoi.
Ho conosciuto il dolore e la paura e darei di tutto perché tu non lo facessi. Ma è la tua vita e loro saranno parte di te come tu sei parte di me.
Saranno quelle esperienze che, per quanto tu non voglia, ti forgeranno e faranno di te la donna che diventerai.
Ma non voglio spaventarti, il futuro non è solo il buio che si annida nei cuori delle persone. Ci sarà anche amore nella tua vita, c’è già a dir la verità. C’è l’amore di mamma e papà, ci sarà sempre, qualunque cosa accada. C’è l’amore delle persone che ti conoscono e che tengono a te. Ci sarà anche quell’amore che cercherai incessantemente già tra i banchi di scuola, quello che non ti farà dormire la sera e che ruberà il tuo cuore a noi e lo renderà una trottola impazzita. Ci sarà l’amicizia, spero profonda e sincera come quella che ho avuto la fortuna di trovare. Ci sarà il divertimento e le follie del sabato sera. E le piccole gioie, magari anche inaspettate, che riempiranno gli angoli della tua vita.
Quindi: chi sarai Rosamund? Sarai le tue tristezze o le tue gioie? Questo, purtroppo, non sta a me deciderlo. Posso solo prometterti che chiunque tu sarai avrai sempre me al tuo fianco.
Con amore,
il tuo papà
DWHO:
Salve! Eccomi di nuovo qui con questa piccola storia. O meglio, questa breve lettera. Ora che John è papà credo che tutto cambierà, non in peggio certo. In verità mentre scrivevo non pensavo tanto a John, quanto a sua figlia. Piccola e innocente e ho immaginato i pensieri di John nei confronti di sua figlia, di una vita che deve ancora essere vissuta. E quindi alle sue paure (tenendo conto del suo passato da militare e dei pericoli che ancora lo perseguitano grazie a Sherlock, anche se vedo che non gli dispiace più di tanto XD) ma anche al desiderio di vedere la figlia felice. E infine la domanda che credo si faccia ogni genitore: chi sarai?
Bene, spero vi sia piaciuta, a presto (spero), DWHO.