Fanfic su artisti musicali > Bangtan boys (BTS)
Segui la storia  |      
Autore: tomboyx    08/01/2017    0 recensioni
[vmin][yoonmin]
Jimin, un giovane adulto incasinato, ha sempre odiato dormire. Chiudere gli occhi, perdere qualsiasi contatto con la realtà e navigare in un modo sconosciuto lo spaventava. Le sue mani peccaminose, sempre sporche di sangue, lo fecero cadere in un tranello senza fine. 
 
▪▪▪
La notte è peccato.
Chiudere gli occhi e addormentarsi significa morire.
Non chiudere gli occhi. Costi quel che costi.
"Benvenuto in inferno."
Genere: Angst, Dark, Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Un po' tutti
Note: AU, OOC | Avvertimenti: Tematiche delicate
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Quella notte, il cielo sembrava vuoto. Come se tutte le magiche luci che la rendevano accogliente e luminosa, fossero sparite nel nulla lasciando solo un nero peccaminoso.
Un nero che, solo a guardarlo, ti risucchiava tutta la felicità e la voglia di vivere presente nel corpo di ogni essere umano.

Solo a guardare quel cielo, volevo lasciarmi cadere.
Lasciare che il mio corpo sfidasse le forze della gravità, che provasse quella sensazione d'eccitazione.
Cadere, per potermi liberare delle mie colpe, che soffocavano la mia esistenza fino a renderla indesiderabile.

Spostai una ciocca di capelli neri che mi solleticava il viso, incurante delle mie mani sporche di sangue.
Abbassai lo sguardo, dirigendolo verso il corpo morto e sanguinante della persona sotto i miei occhi.
Gli occhi erano senza vita, leggermente socchiusi e la pelle perdeva lentamente colore. Diverse ferite gli squarciavano la maglia, ridotta a brandelli e sporca di rosso.

Lasciai cadere il coltello, con mani tremanti, mentre feci un passo indietro.

L'avevo fatto di nuovo.

Sentii le forze abbandonare il mio corpo, mentre il freddo cemento accarezzò le mie ginocchia.
Non riuscii a distogliere lo sguardo dalla vittima davanti i me e con orrore, le immagini di qualche ore fa tornarono a galla.

L'avevo fatto di nuovo.

Mi avvicinai alla vittima e chiusi i suoi occhi, sfiorando la sua pelle gelida. Un brivido attraversò il mio corpo e dei singhiozzi iniziarono a scuotere il mio corpo.

Alzai gli occhi verso il cielo, mentre la notte osservava e giudicava i miei peccati.

Il giorno dopo, decisi di non andare a scuola. I sensi di colpa mi soffocavano fino a rendermi impotente ed esausto.
La consapevolezza di aver sottratto la vita ad un altro essere umano montava il mio corpo, mozzandomi il respiro ed annebbiava la mia mente. Come una nube, non mi permetteva di vedere altro che un grigio sporco. 
Sporco, come le mie mani piene di sangue.

Ogni mattina che mi guardavo allo specchio, rivedevo gli occhi impauriti della vittima che si riflettevano nel mio sguardo. Vedevo la sua paura, il suo terrore e la consapevolezza che se avrebbe chiuso gli occhi, sarebbe stato per sempre.
Ed io, non volevo chiuderli. Volevo solamente vivere quella nube di paura e di ribrezzo che circondava il mio corpo.
Volevo solo allontanarmi dal nero spaventoso.
Volevo solo sentirmi vivo.

Ma il nero arrivò, quando sentii la porta spalancarsi di botto e una siringa infilarsi nel mio collo.
 

▪▪▪

Come nella maggior parte delle mie storie, il primo capitolo è sempre il più corto dei seguenti.

   
 
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > Bangtan boys (BTS) / Vai alla pagina dell'autore: tomboyx