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Autore: Lady_Night    20/01/2017    3 recensioni
I pensieri di Harleen dopo che si è buttata nella vasca di acido.
Sarà pronta ad accettare la sua nuova ed imprevedibile vita? Avrà il coraggio di amare Joker?
Spero che questa ff possa piacervi ;)❤
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harley Quinn, Joker
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Blu e rosso. Follia e passione che si fondono tra loro dando origine ad un fenomeno incredibile, straordinario, folle! Lui ed io. Abbracciati, mentre le nostre risate si fondono fino a diventare un suono acuto e sgradevole, ma che alle mie orecchie giunge come la melodia più splendida mai creata. Ci guardiamo e le mie braccia si stringono intorno al suo collo, mi bacia di nuovo e io mi sciolgo a quel contatto così rude e affamato che blocca il mio respiro. L'odore pungente dell'acido e quella patina che ha creato su tutto il mio corpo mi impediscono di assaporare quelle labbra e di inebriarmi di quell'odore che mi ha sospinto tra le sue braccia poco a poco, fin dal primo momento che l'ho incontrato. Sento la pelle sfrigolare e i polmoni bruciare ad ogni respiro, lo stomaco si contrae dolorosamente e gli occhi sembra mi stiano andando a fuoco da quando mi bruciano, per un momento mi lascio distrarre dal Dio che ho davanti  per concentrarmi sul mio corpo che poco a poco si plasma e si distrugge sotto l'effetto della sostanza chimica in cui siamo immersi, lo stomaco ha uno spasmo doloroso e per un secondo penso che devo aver ingerito dell'acido, che dovrei andare subito all'ospedale per una lavanda gastrica, ma tutte le mie preoccupazioni vengono spazzate via dalle braccia di Mr. J, che mi stringono e mi aiutano ad uscire, il mio cuore comincia a rallentare e l'adrenalina che avevo in circolo poco a poco scompare lasciando il posto alla stanchezza e al dolore, serrò le labbra cercando di trattenere i gemiti che mi risalgono per la gola, chiudo gli occhi e stringo i denti, cercando di non far vedere a J che sto soffrendo, lui mi ha scelta! Non posso dargli l'impressione di essere debole! Stringo le mani in due pugni e conficco le unghie nella carne, dalle ferite comincia a spillare qualche goccia di sangue, ma io non ci faccio caso, troppo concentrata sulla mia testa in cui sembra essersi insediato un martello automatico. Spalanco gli occhi e boccheggio in cerca d'aria, una morsa impedisce ai miei polmoni di espandersi una volta di più, a tratti riesco a vedere attraverso la patina che ricopre i miei occhi, sono in una macchina, dagli interni oro e viola, stiamo sfrecciando a gran velocità tra le vie di Gotham schivando macchine e sbandando a destra e a sinistra. Un spasmo improvviso e tossisco, un fiotto di sangue esce dalle mie labbra. Prontamente cerco di mettere la mano davanti alla bocca per evitare di sporcare quella macchina così lussuosa ma non sono abbastanza veloce e un po' di quel liquido scarlatta va' ad imbrattare il cruscotto. Cerco di pulire con una manica ma non faccio che peggiorare la situazione, gli occhi si riempiono di lacrime. Sto morendo, sto deludendo il mio Mr. J, gliel'avevo promesso e invece io muoio, sono stata una sciocca, una stupida, un'ingenua a pensare di essere alla sua altezza, sapevo che non avrei retto a tutto questo. Ma... Sarei veramente riuscita a continuare la mia vita sapendo di aver rinunciato all'unico uomo che io avessi mai potuto amare? Sarei veramente riuscita a ridere, a  scherzare, a vedere la vita con la stessa felicità con cui ho imparato a vederla insieme a lui? Sarei stata capace di continuare a vivere? No, ovviamente no. Probabilmente mi sarei lasciata morire sul mio letto, rifiutando il cibo, l'acqua e il sonno, di sicuro avrei pianto per quell'occasione che avevo sprecato, quindi direi che è meglio morire qui, insieme a lui, avendoci provato, piuttosto che morire senza di lui avendo vissuto una vita priva di emozioni. Ma nonostante questi ragionamenti non posso far altro che sentirmi amareggiata e delusa da me stessa e le lacrime che ho tentato di trattenere per tutto questo tempo finalmente trovano una via d'uscita dalla costrizione delle mia palpebre e cominciano a scavare solchi tra quella sostanza appiccicosa che mi sta facendo morire lentamente. Mi vergogno del fatto che sto piangendo così mi sforzo di dire qualcosa per motivare la mia debolezza.
-Mi... Mi dispiace Mr.j. N-non volevo. S-sono u-un disastro, mi dispiace.-
Riesco a dirlo tra un singhiozzo e l'altro, in modo assolutamente patetico. Mi giro verso di lui, il sui sguardo è fermo sulla strada, l'espressione gelida, la mandibola contratta, le spalle sono rigide, le braccia stese davanti a se e le mani stringono convulsamente il volante. Non si gira a guardarmi, non risponde, non ha assolutamente nessuna reazione. Il mio viso si torce in un espressione di sofferenza e finalmente mi sciolgo in un pianto disperato.
-Non ci riesco! Fa male! Non sono all'altezza, l'ho sempre saputo! Uccidimi, faresti prima... Non sono degna di tutto questo. Sono inutile...debole...-
La mia voce si affievolisce man mano, fino a diventare un sussurro quasi impercettibile. La stanchezza si fa pressante sulle mie membra, questo malessere che mi schiaccia e mi opprime mi indebolisce secondo dopo secondo. I miei occhi sono socchiusi, poco a poco le sensazioni svaniscono. mi sto lasciando andare. Sento la macchina frenare di colpo. Sento un mano accarezzare il mio viso e poi stringere le mie guance.
-Zittazittazittazitta. Non dirmi quello che devo fare. Tu hai promesso, tu sei mia, sono io a decidere qui. Capito?-
Annuisco debolmente.
-Bene bene, vedo che capisci. Ora stai zitta e mi lasci guidare.-
Annuisco ancora una volta.
Si gira di nuovo, poggia nuovamente le mani sul volante, un espressione furiosa passa sul suo  volto, stringe il volante fra le mani e chiude gli occhi, poi lentamente li riapre e scioglie la stretta.
-Se ti ho scelta significa che sei quella giusta. Non devi mai più contraddirmi. Chiaro?-
Sorrido, felice. Chiudo gli occhi, non riuscendo più a tenerli aperti,  non mi lascerò vincere. Vivrò per lui, come ho promesso, se mai dovessi morire voglio farlo solo per mano sua, sarei la donna più felice del mondo se un giorno potessi morire tra le sue braccia, potendo guardare il suo volto nei miei ultimi istanti. So che prima o poi succederà, so che un giorno, non so quando, non so come, non so perché, ma sono certa che lui mi ucciderà. E con quel pensiero che stranamente mi regala una gioia immensa, il dolore sembra diminuire di un poco e io cado tra le braccia dell'incoscienza, consapevole che al mio risveglio non troverò più Harleen ad attendermi. Ma Harley Quinn. La nuova Regina di Gotham.
   
 
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