Ciao a tutti!
A
voi uno stralcio di vita quotidiana dei nostri protagonisti. Segue la
trama della mia fanfiction “Come
un Vaso di Pandora”.
Spero
sia di vostro gradimento, l'ho scritta di getto :)
Segreti
Mamoru
era seduto comodamente sul divanetto del Crown, chiuso al pubblico,
una tazza di caffè nero fumante e Motoki, il suo amico di
sempre. Si stava godendo un pomeriggio di assoluto relax come non
succedeva da tempo immemore. Gli studi, l'imminente tirocinio, quegli
attacchi anomali e l'organizzazione del matrimonio avevano
prosciugato ogni sua riserva di energia.
Sorseggiò il caffè
e gustò a lungo l'amaro della calda bevanda, poggiò la
tazza sul tavolo e si stiracchiò le braccia abbandonandosi a
un respiro profondo.
«Stanco?» Motoki sorseggiò
il suo the verde.
«Lascia stare, non ce la faccio più!
Sto lavorando da mesi alla tesi ma non riesco a concentrarmi come
vorrei.» Sbuffò Mamoru reclinando la testa verso lo
schienale della poltroncina.
«Posso solo immaginare la tua
situazione, la città viene sempre attaccata da quei cosi...»
rispose il ragazzo abbassando il tono della voce e incredulo per il
tema trattato in quella discussione
«Youma, sono
degli youma. Li chiamiamo anche daemon, dipende dalla
loro natura» bevve altro caffè e si mise in una
posizione comoda «La mia fonte principale di stress ha un nome:
Usagi!»
Motoki scoppiò a ridere. Conosceva bene il
caratterino di quella ragazza che ormai considerava come una sorella
minore. Da quando Mamoru le fece la proposta di matrimonio, Usagi era
in perenne fermento coinvolgendo tutti nell'organizzazione della
cerimonia. Ricordò quel pomeriggio quando Usagi sfogliò
ben quattro cataloghi di possibili location e Mamoru, nascosto dietro
un paio di occhiali da sole, si addormentò con il viso
poggiato sul palmo della mano. Rise quando il braccio del ragazzo
cedette e sbattè la faccia sul tavolino causando l'ira di
Usagi che abbandonò il locale dopo aver inveito contro il
fidanzato.
«Dovresti trovare una valvola di sfogo. Non hai
un hobby?»
«Curo il mio acquario» borbottò.
«Ma
quale acquario! Iscriviti in palestra, fai un po' di boxe...anche se
a pensarci bene non credo tu ne abbia bisogno!»
«Dovresti
seguire l'esempio di Minako e Usagi»
I due ragazzi si
voltarono di scatto. Un gatto bianco stremato salì sul tavolo
e si acciambellò «Ragazzi, potete adottarmi solo per
questo pomeriggio?» fiatò con aria affranta.
«Artemis,
cosa succede?»
«Cosa succede? La tua fidanzata passerà
l'intero pomeriggio a casa nostra. Sai cosa significa?»
Mamoru
ricordò gli impegni di Usagi, doveva aiutare la sua amica con
il cambio del guardaroba e relativo scarto di vestiario.
«Devono
fare le pulizie, cosa ci sarà mai di così...tragico?»
chiese divertito il moro.
«Non puoi capire!» strillò
Artemis «Quelle due insieme sono l'apocalisse e a farne le
spese è la mia povera testa! Sono scatenate...anche ai tempi
del Silver Millennium erano così, Serenity e Venus ne
combinavano di tutti i colori. Te ne rendi conto?»
«Non
esagerare, sono delle pasticcione lo sappiamo, ma non credo siano
portatrici di sciagure! Non sono più delle ragazzine!»
rise Mamoru.
«Perchè non vai a constatare con i suoi
occhi?»
Mamoru finì il caffè e pensò
alle parole di Artemis. Spiare Usagi in un momento di intimità?
No, non se ne parla, è poco rispettoso però...
«Io
al tuo posto ci andrei» Motoki si rivolse al ragazzo e
accarezzò il gatto «In fin dei conto tra un anno vi
sposerete, dovresti conoscere tutti gli aspetti della tua futura
moglie. Non credi?»
«No Motoki, non mi sembra
rispettoso» Mamoru si alzò dirigendosi verso l'uscita
salutando il ragazzo con la mano «Credo che andrò a casa
a rilassarmi con un buon libro. Alla prossima e grazie per il
caffè.»
Motoki e Artemis rimasero da soli. «Ti
va di raccontarmi qualcosa sul passato delle ragazze? Se vuoi ti
offro un po di latte.»
«Ma quale latte...» venne
avvolto da un lieve bagliore e la sua forma umana prese posto
«Portami un Jack & Coca!»
Motoki rimase scioccato
per qualche secondo, osservò Artemis incuriosito. Da gatto
a...umano?
«Non preoccuparti per la licenza, ho superato la
maggiore età da qualche secolo» rise canconando il
biondo. Motoki scosse la testa e si abbandonò ad una risata.
Aveva degli amici più che unici. Magici.
***
Mamoru
passeggiava senza meta, mani in tasca e passo lento. Si fermò
davanti a una villetta, guardò la costruzione e riconobbe la
casa di Minako. Sorrise, era totalmente assorto nei pensieri che non
si accorse di aver sbagliato strada.
Dovresti conoscere tutti
gli aspetti della tua futura moglie. Non credi?
Sentì
delle risate e del chiacchiericcio, riconobbe la voce cristallina
della sua Usako. Sospirò «Accidenti a te Motoki!»
e scavalcò il cancelletto arrampicandosi sull'albero
nascondendosi tra i fitti rami ricchi di fogliame. Vide Minako, i
lunghi capelli raccolti in due trecce fermate alla base della nuca
formando una graziosa acconciatura retrò. La ragazza si
avvicinò alla finestra spalancandola, chiuse gli occhi e
respirò l'aria frizzantina.
Mamoru squadrò Minako,
ne osservò il viso lineare, le lunghe gambe snelle e toniche,
il sedere alto e sodo fasciato da un paio di pantaloncini bianchi, le
curve del seno messo in evidenza dal top arancione. Era una
bellissima ragazza, non riusciva a capire come mai fosse ancora
single. Se lui non fosse impegnato..Chiuse gli occhi scuotendo il
capo e cancellando ogni strana fantasia, si sentiva un pervertito «Ma
che sto facendo?». Cercò di alzarsi per andarsene quando
si bloccò sentendo Usagi.
«Certo che Kevin è
sempre un grandissimo figo!» Mamoru si voltò di scatto
verso la finestra. Chi cazzo era Kevin? Strinse i pugni e si avvicinò
furtivamente per osservare meglio la sua ragazza. Usagi abbracciava
un cuscino a forma di cuore con una fotografia stampata. Cercò
di focalizzare l'immagine ma la ragazza lo teneva premuto al petto.
La vide fare una piroetta e gettarsi sul letto di Minako, i gomiti
poggiati sul materasso e il viso sostenuto dalle mani. Mamoru osservò
la sua ragazza, indossava dei shorts di jeans attillati e una canotta
corta semplice bianca. Gli odango avevano lasciato il posto ad una
morbida treccia mentre piccole ciocche ribelli erano bloccate da una
fascia rossa per capelli. La sua Usako sembrò una pinup degli
anni Cinquanta, era bellissima e seducente ma un tarlo gli tormentava
la mente: chi era Kevin?
«Eh Kevin...gran bel fusto!
Bello da giovane, bellissimo ora!» squillò Minako con
occhi sognanti «E Nick? È diventato un bellissimo
uomo...darei carte false per ottenere un pass VIP di un loro
concerto!» aggiunse.
«Lo otterremo! Ho attivato
l'alert su Ticketone, appena segnaleranno le date della tourneè
compro subito i biglietti!» Rispose eccitata Usagi.
Minako
si avvicinò al computer portatile, digitò il titolo di
una canzone sul campo ricerca di Youtube e accese le casse
stereo.
«Senti qui Usagi!»
Un suono robotico, dei
vocalizzi maschili e una musica commerciale decisamente anni Novanta
risuonò nella stanza. Minako cominciò a ballare
abbandonandosi al ritmo di quella canzone, prese una spazzola
impugnandola come un microfono e cominciò a cantare.
I
may run and hide
When you're screamin' my name, alright
But let
me tell you now
There are prices to fame, alright
All of our
time spent in flashes of light
Minako
cominciò a ballare in modo seducente, ondeggiò i
fianchi con movimenti sinuosi e con una mano incitò Usagi ad
unirsi in quella danza scatenata. Mamoru rise divertito davanti a
quel teatrino e al buffo tentativo di schiodare la sua pigra
fidanzata dal morbido letto. Sorpreso vide Usagi alzarsi di scatto e
imitare la sua amica usando anche lei un oggetto come microfono
fittizio.
All you people can't you see, can't you see
How
your love's affecting our reality
Every time we're down
You can
make it right
And that makes you larger than life
Una
nuova voce intonò il ritornello di quella canzone accompagnata
da passi coordinati e pieni di vitalità. Mamoru rimase rapito
dalle movenze della sua ragazza, era bellissima, tremendamente sexy e
la sua voce era...intonata? Da quando?
«Ora si che ti
riconosco!» urlò divertita Minako dando uno schiaffo sul
sedere sodo dell'amica.
«Lo sai che non resisto ai
Backstreet Boys, Mina!»
Mamoru sentì un caldo
improvviso, quel gesto audace lo aveva eccitato. Voleva raggiungere
la sua Usako e schiaffeggiarla in quel modo. Trattenne l'eccitazione
e si morse il labbro con la speranza di calmarsi.
Minako rise di
gusto, continuò a ballare lanciando in ogni dove gli indumenti
inizialmente poggiati sulla sedia. Si avvicinò al portatile e
cercò un altro brano «Ci sono altri titoli irresistibili
mia cara» disse rimanendo piegata sulla scrivania formando col
corpo un angolo retto. Muoveva i fianchi e tamburellava le dita sul
tappetino del mouse attendendo la fine della noiosa pubblicità
di Youtube.
Mamoru si mise le mani tra i capelli «Non
guardare, non guardare, non guardare!» mormorò. Si
chiese cosa lo avesse spinto a rimanere li, nascosto tra i rami a
spiare due ragazze che si stavano divertendo. Accidenti ad Artemis,
accidenti a Motoki...accidenti alla sua improvvisa curiosità!
«Ecco
che arriva!» esultò Minako facendo partire la traccia
audio, si voltò verso Usagi e tese una mano verso l'amica. La
sua espressione mutò, divenne...sexy.
«Nessuno
può mettere Baby in un angolo!» disse la Minako
calandosi nei panni di Jhonny Castle.
Mamoru riconobbe la
citazione. Dirty Dancing, uno dei film preferiti di Usagi. Era
stato costretto a guardarlo più volte e lei, puntualmente,
sospirava e piangeva ad ogni coreografia di Patrick Swayze,
soprattutto il ballo finale. Mamoru lo trovava estremamente noioso.
Now I've had the time of my life
No, I never felt like
this before
Yes I swear it's the truth
And I owe it all to you
'Cause
I've had the time of my life
And I owe it all to you
Le
ragazze cominciarono a danzare abbracciate riproducendo l'esatta
coreografia del celebre film. Mamoru tentò di respirare meglio
tirando il colletto della maglietta, si sentì decisamente
eccitato nel vederle. Cercò di mantenere il controllo ma non
riuscì a distogliere lo sguardo dalle due ragazze, o meglio,
da Usagi.
La vide spensierata, leggiadra come una farfalla,
abbandonata alla musica senza freni. Vide una ragazza normale nel
pieno della gioventù esternare la gioia di vivere, la propria
femminilità fino ad ora nascosta.
Alternarono diverse
canzoni, hit famose sempre degli anni Novanta. Passarono da Coco
Jamboo a Zombie dei Cramberries, da canzoni lente a quelle
più ritmate. Osservò le ragazze riordinare la stanza a
ritmo di musica, diverse coreografie a seconda della canzone
selezionata.
«Usagi-chan, ti va un po di the freddo?
Sono completamente disidratata!»
«Volentieri»
rispose la ragazza asciugandosi il sudore dalla fronte «Ti
raggiungo a momenti, voglio sentire una canzone che mi da la
carica!»
Minako si diresse verso la porta della sua
cameretta «Ne avevi di stress da scaricare!» rise.
«Già»
rispose Usagi «E non c'è niente di meglio che scatenarsi
con la musica!»
«Senti ma...perchè non vai in
discoteca con Mamoru? Secondo me vi fa bene!»
«Chi?
Mamochan?» rise di gusto «Non è il tipo! Lui è
un solitario, piuttosto si rinchiude in una noiosa biblioteca o un
museo e poi...lui non conosce questo mio aspetto...»
«...Ribelle?»
ridacchiò Minako «In effetti non lo conosce nessuno! A
parte la sottoscritta!»
«Deve rimanere un segreto!»
la ammonì Usagi mentre digitava sulla tastiera del portatile
in cerca del nuovo titolo.
«Va bene Usa! Però secondo
me sbagli!» rispose uscendo dalla stanza per dirigersi in
cucina.
La bionda fece partire la traccia e prese uno
straccio. Tamburi e bassi, un ritmo incalzante e Usagi cominciò
a seguire la musica.
Been working so hard
I'm punching
my card
Eight hours for what?
Oh, tell me what I got
I've
got this feeling
That time's just holding me down
I'll hit the
ceiling
Or else I'll tear up this town
Una canzone anni
Settanta, Footloose.
Mamoru ascoltò la traccia, il
testo inneggiava la libertà, la spensieratezza, lo sfogo
dell'anima. Vedeva nella danza sfrenata di Usagi il significato di
quella canzone. Ammirò il viso sorridente, il corpo libero da
ogni tensione, le gambe e piedi in continuo movimento, passi sciolti,
coordinati e sensuali. Appoggiò la testa al tronco
dell'albero, l'allegria di quella ragazza lo contagiò e senza
rendersene conto schioccò le dita seguendo il ritmo della
canzone.
Finita la traccia Usagi si avvicinò alla
finestra, stiracchiò le braccia e respirò a pieni
polmoni per riprendere il fiato.
«Ora sì che sto
bene!» sorrise. La fronte imperlata di sudore, il petto che si
gonfiava velocemente per il fiatone e un sorriso radioso la rendevano
bellissima. Chiuse le imposte della finestra e raggiunse Minako in
cucina.
Mamoru scosse la testa «Artemis si riferiva a
questo?» rise e senza far rumore scese dall'albero e uscì
dal giardinetto di casa Aino.
Una breve passeggiata e arrivò
a casa. Appoggiò le chiavi e il cellulare sulla mensolina
vicino l'ingresso e si diresse verso il bagno liberandosi degli
abiti.
«Usagi...ballare e cantare durante le pulizie.
Chi l'avrebbe mai detto?» si sciolse in una fragorosa risata.
Aprì l'acqua calda della doccia e accese la radio come sua
abitudine, l'acqua e la musica avevano su di lui un potere
rilassante.
«Ballare in quel modo per scaricare i nervi...»
borbottò mentre versava il bagnoschiuma sulla spugna «che
cosa infantile!» e si insaponò corpo e capelli.
Un
giro di chitarra elettrica attirò l'attenzione di Mamoru che
uscì momentaneamente dalla doccia.
«I Guns! Adoro
questa canzone!» alzò il volume all'inverosimile e
rientrò il doccia. Cominciò a tenere il ritmo con il
piede per tutta la prima strofa intonata da Axl Rose fino al
ritornello.
Take me down
To the paradise city
Where
the grass is green
And the girls are pretty
Oh, won't you
please take me home
Take me down
To the paradise city
Where
the grass is green
And the girls are pretty
Take me
home
Mamoru cantò a squarciagola usando il doccione
come microfono. Ballò dentro la cabina doccia urtando più
volte contro il vetro, imitò il suo cantante preferito mimando
gli accordi di una chitarra immaginaria.
Si abbandonò alle
note di una canzone come sempre per distendere i nervi.
Un'abitudine
segreta a tutti.
Note:
Ho
visto un video che mi ha ispirata. Credo che tutti noi, soli, ci
siamo abbandonati a un ballo sfrenato per distendere i nervi o
semplicemente per sentirsi liberi e ho immaginato questi personaggi
di esprimere i propri sentimenti. Soprattutto Usagi ballare come i
ballerini nel video-musa
A presto!
Amnisya
https://www.facebook.com/Amnisya82/
Il video che mi ha ispirato:
Footloose:
https://www.youtube.com/watch?v=uHisd9P2M-Y
Canzoni
citate:
Backstreet
Boys - Larger Than Life:
https://www.youtube.com/watch?v=1jkH7An7dKk
Dirty
Dancing - Time Of My Life:
https://www.youtube.com/watch?v=WpmILPAcRQo
Mr.
President - Coco Jamboo:
https://www.youtube.com/watch?v=cOrc37wNUqU
The
Cranberries – Zombie:
https://www.youtube.com/watch?v=6Ejga4kJUts
Guns
N' Roses - Paradise City: https://www.youtube.com/watch?v=Rbm6GXllBiw