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Autore: always_strong28    25/01/2017    0 recensioni
Harry è a capo di un'unità di K-9 e Louis è un padre single che ha bisogno di chiarire alcune cose della sua vita.
Questa storia è una traduzione (It's a translation), potete trovare l'originale qui (the original story is here): http://archiveofourown.org/works/6897892/chapters/15736498
L'autrice è LHStylinson e ho il suo permesso per la traduzione!
Genere: Angst, Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Harry Styles, Liam Payne, Louis Tomlinson, Niall Horan, Zayn Malik
Note: AU, Lemon, Lime | Avvertimenti: nessuno
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Harry si morse il labbro mentre alzava il pugno per bussare alla porta, pregando che l'altro ragazzo fosse a casa. 

 

Non era stato in grado di dormire da quando era accaduto, la sua mente si era concentrata sullo spazio vuoto sul letto dove occasionalmente Ollie dormiva se non c'era Louis. Quando era in cucina, aveva i piedi freddi perché il suo cane non era lì sdraiato sopra. La casa era più silenziosa ora, Oliver era il cane più confusionario e senza le voci di Lily e Louis, l'intero posto sembrava vuoto. Harry non ne poteva più, doveva parlare con Louis. 

 

Un secondo dopo, la porta si aprì, Louis lo fissava con uno sguardo tenero, e questo permise ad Harry di prendere coraggio. Si gettò sul ragazzo dagli occhi blu, avvolgendolo con il braccio sano e respirando il suo profumo, era così felice di essere di nuovo tra le sue braccia dopo quasi due settimane. 

 

"Louis mi dispiace, mi dispiace," disse Harry, sentendo il ragazzo abbracciarlo di rimando con cautela per non fargli male. "Ho fatto un casino, lo so…l'ho fatto, e…" 

 

"Tesoro, va tutto bene, ok?" Lo zittì Louis, massaggiando leggermente la schiena di Harry per calmarlo. "Eri ferito e l'ho capito, davvero…pensavo avessimo chiuso perché non mi hai mai chiamato." Sussurrò appena. 

 

"No, no, io…" Harry si interruppe, scuotendo la testa mentre Louis lo faceva entrare in casa. "Quando è successo l'incidente con Ollie…io non riuscivo nemmeno più a respirare, meno che mai parlare con te di come mi sentivo." 

 

Louis annuì mentre fissava il pavimento, desiderando di poter aiutare Harry durante questo momento difficile. "Come stai ora? Voglio dire, so che sono passate solo due settimane da quando è successo…" 

 

Harry alzò le spalle mentre Louis indicava di sedersi, presero posto e Harry immaginò che Lily stesse facendo il suo sonnellino pomeridiano. "Beh, sono riuscito ad uscire di casa oggi, quindi è un inizio," disse calmo. "Liam è passato per aiutarmi a prendermi cura dei cani, io…io non riesco a scendere nel seminterrato o vedere uno di loro senza…" si bloccò, scuotendo la testa e sospirando pesantemente. 

 

"Va tutto bene," disse Louis gentile, tranquillizzandolo e dandogli un bacio sulla tempia. "Non sarà facile H, riprendersi da un lutto richiede tempo." 

 

"Ma è la mia squadra Louis, non posso abbandonarli, non posso…anche loro sono feriti e devo essere lì per loro," disse Harry, più parlando a se stesso che a Louis. 

 

Si passò una mano sul volto, sospirando ancora e provando a schiarirsi le idee. Era andato lì per parlare di loro, e poi forse sarebbero tornati a parlare di questo. 

 

"Quando tu uhm…quando hai lasciato l'ospedale hai detto che avevi bisogno di pensare a noi...Che cosa volevi dire?" Chiese Harry piano, nervoso all'idea che l'altro volesse rompere con lui. 

 

Louis si morse il labbro guardando a terra, il giovane invece aveva gli occhi fissi su di lui. "Harry, quando ho ricevuto quella chiamata io…io ho pensato che tu fossi morto." 

 

E Harry riusciva a sentire la voce di Louis che si incrinava, provando a non piangere mentre parlava. 

 

"E-e non sono sicuro di poter stare con qualcuno che non so se rivedrò di nuovo la sera," sussurrò Louis, asciugandosi una lacrima. "Perché Harry, davvero, io non riuscire a sopportare un'altra chiamata come quella, non posso." 

 

Harry era quasi in lacrime mentre guardava l'altro ragazzo provare a rimanere calmo e composto, ma non ci riuscì. "Stai rompendo con me?" 

 

Non era sicuro che Louis l'avesse sentito perché aveva detto quelle parole in un sussurro, sapeva però che il ragazzo non aveva visto il suo volto pietrificato, dal momento in cui non aveva ancora alzato la testa. 

 

"No Harry, non posso…" Louis si interruppe, scuotendo la testa e poi finalmente alzandola, fissando il ragazzo con gli occhi pieni di lacrime. "Io..ti amo." 

 

Detto ciò, nascose il volto dietro le mani come se avesse detto la cosa sbagliata; Harry era sconvolto, la bocca semi aperta e gli occhi inchiodati su Louis. 

 

"Mi ami?" riuscì a dire a malapena, non riusciva a credere alle parole del ragazzo. 

 

Louis tirò su con il naso e annuì, provando ad asciugarsi le lacrime. "Sì, ti amo." disse calmo. "E so che può suonare ridicolo perché usciamo insieme da un mese e mezzo ma…" 

 

Fu interrotto da Harry che lo tirò a sé per la maglia e lo baciò, cercando di trasmettergli tutto ciò che provava. Louis ricambiò, sorridendo mentre le loro labbra continuavano a muoversi. 

 

"Ti amo anche io," sospirò Harry, sorridendo ampiamente mentre prendeva il viso di Louis tra le mani e con i pollici gli asciugava le lacrime. "Non devi essere spaventato Lou, sono qui." 

 

Louis scosse velocemente la testa, premendo insieme le proprie labbra e tornando ad abbassare lo sguardo. "Ma devo esserlo Harry, non capisci? Ogni giorni esci e non so se tornerai." 

 

"Louis sai che mi accerto sempre di essere al sicuro e…" 

 

"Guardati Harry! Ti hanno sparato!" Disse Louis, indicando il braccio di Harry. "Merda, non voglio urlare, scusami non volevo," continuò, passandosi una mano sul volto, provando a calmarsi. "È solo che non riesco ad immaginare una vita senza di te e Lily…lei ti ama così tanto H, e cosa succederebbe se io ricevessi quella telefonata e mi dicessero che non sei ferito, ma morto?" 

 

Harry provò a cercare una risposta, la sua bocca si aprì e si chiuse più volte al pensiero di una telefonata del genere. "Non lo so," disse, mantenendo lo sguardo. "Louis non posso dirti altro rispetto a quello che ho già detto per tranquillizzarti…È il mio lavoro e sono devoto ad esso." 

 

"Lo so," annuì, "non ti sto chiedendo di lasciare il lavoro H, voglio solo che tu veda le cose dal mio punto di vista." 

 

"E lo faccio, riesco a capirlo ora, dopo quello che è successo ad Ollie," disse Harry. "Ma tutto quello che posso dire è che quando tornerò in servizio farò qualsiasi cosa sarà in mio poter per tornare a casa ogni giorno da te e Lily." 

 

Louis lo guardò, sapendo che quella era la migliore e anche l'unica cosa che Harry avrebbe mai potuto dire. Stava per rispondergli, quando sentì Lily lamentarsi tramite il baby monitor, poi vide Harry sussultare al sentire la voce della piccola. 

 

"La vado a prendere tesoro, sarà felice di vederti," disse, dando un bacio veloce sulla guancia ad Harry per poi precipitarsi nella stanza della bambina. 

 

Harry si calmò, provando a trattenere l'emozione di avere di nuovo la piccola tra le sue braccia. Quando Louis la portò in salotto, Lily spalancò gli occhi e sorrise, iniziando poi a balbettare e a protendersi in avanti per raggiungerlo. 

 

"Vieni qui amore, oh Dio, mi sei mancata," disse Harry, prendendo in braccio la piccola. 

 

Non riuscì a trattenersi dal ricoprire il visetto di Lily di baci, tenendola stretta e coccolandola. Non riusciva ad esprimere quanto Lily e Louis gli fossero mancati. Averli di nuovo con sé era meraviglioso, ed era certo che lui e Louis avrebbero avuto altre cose di cui parlare, ma lo amava. 

E finché l'avrebbe amato, Harry sapeva che tutto sarebbe andato bene. 

   
 
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