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Autore: Graffitisuimuri    03/02/2017    3 recensioni
"Quella ragazza lo aveva stregato. Le piaceva che fosse così testarda, risoluta, ma anche timida ed impacciata alle volte.
C’ era solo un problema; lui era sposato, da circa tre anni. Rivelarglielo non era stato affatto facile, ci aveva messo un po’, e si era beccato pure un sacco di botte."
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Inuyasha, Kagome | Coppie: Inuyasha/Kagome, Inuyasha/Kikyo
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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“All alone I watch you watch her
Like she is only girl you’ ve  ever seen
You don’t care, you never did”
 
 << Inuyasha, sinceramente sono stanca >> il viso del mezzo demone si alzò lentamente dal piatto  << in effetti anche io, dovresti smetterla di cucinare ramen per cena >>.
 
Sempre il solito.
 
<< Lo sai che non mi riferisco a quello >>. Inuyasha appoggiò la schiena contro lo schienale della sedia, incrociando le braccia la petto << è inutile Kagome, non sono pronto >>.
Kagome sospirò.
Erano mesi che avevano una relazione clandestina, eppure lui ancora non era riuscito a prendere una decisone.  Si erano conosciuti in un bar, era stata lei a fare il primo passo offrendogli un drink.
Un  inizio inusuale per qualsiasi tipo di coppia. Miroku lo prendeva ancora in giro per questo.
Inuyasha non sapeva come,  ma quella ragazza lo aveva stregato. Le piaceva che fosse così testarda, risoluta, ma anche timida ed impacciata alle volte.
C’ era solo un problema; lui era sposato, da circa tre anni. Rivelarglielo non era stato affatto facile, ci aveva messo un po’, e si era beccato pure un sacco di botte.
Quella era stata la prima volta che Kagome  l‘ aveva lasciato, sbattendolo – letteralmente – fuori dal suo appartamento. 
L’ aveva evitato per settimane, non rispondendo alle sue chiamate ed ignorando le sue mail, fino a quando una sera lui non si era piantato davanti alla sua porta bloccandole l’ingresso. Li per li lo aveva minacciato di prenderlo a calci nel sedere se lui non si fosse spostato immediatamente ma, ovviamente, ad Inuyasha le sue minacce non facevano nessun effetto. Anzi, a quelle parole l’aveva afferrata e baciata con impeto.
“ La lascerò ” le aveva promesso.
Così  Kagome aveva accettato la relazione clandestina, vivendo nell’ ombra.  Aveva accettato le fughe notturne di Inuyasha, aveva accettato che lui la lasciasse sola durante le loro cene per correre dalla  moglie, speranzosa del fatto che primo poi sarebbe diventata la prima scelta.
Ma niente di tutto ciò era accaduto,  e lei si era scocciata.
 
<< E quando sarai pronto? >> chiese con una punta di astio nella voce. Inuyasha girò la testa di lato, sfuggendo al suo sguardo << lo sai che non è facile  … >>.  La ragazza si alzò di scatto << perché giustamente per me è facile giusto!? >> urlò. << Ovviamente è facile per me vederti andare via tutte le volte! >>.  Inuyasha volse lo sguardo verso di lei, furente << perché tu pensi che io me ne voglia andare!? Io ti amo! >>. Era in piedi anche lui, di fronte a lei, a dividerli solo il tavolo della cucina.  Ma, ai loro occhi quella sembrava una distanza infinita.
 
<< Bel  modo di dimostrarmelo>>.
 
<< Cosa dovrei  fare secondo te!? >.
 
<< lasciare Kikyo accidenti! >>.
 
Le mani di Kagome tremavano in preda alla furia. Si sentiva tremendamente frustrata, come mai l’ uomo che amava non la voleva? Che non fosse abbastanza per lui?.
Domande del genere la tormentavano nel cuore della notte senza darle un minimo di pace .
Ed era stanca.  Stanca delle bugie e dei sotterfugi.
 
<< Tu non mi ami >>.  A quelle parole il cuore di Inuyasha si strinse in una morsa dolorosa.
Come poteva solo pensare una cosa simile?.
Lui l’ amava, era ovvio che l’ amasse accidenti!. Eppure, non riusciva a lasciare Kikyo, quella donna che gli era stata accanto durante l’ adolescenza. La donna che l’ aveva redento e che per prima gli aveva fatto scoprire cosa era la felicità. Era in debito verso di lei, un debito che lui sentiva di dover saldare prima di poterla lasciare.
Sapeva che questa situazione – il triangolo lui, Kagome, Kikyo – non sarebbe potuta durare. Lo sapeva dalla prima volta che le sue labbra avevano sfiorato quelle di Kagome  in un pomeriggio umido di qualche mese prima.  Avrebbe dovuto fare una scelta,  e questa cosa lo tormentava.
Di fronte a lui la donna che amava, con la quale immaginava un futuro. Dietro di lui la donna che aveva amato per anni, con cui aveva condiviso momenti indimenticabili.
Si sentiva dilaniato, schiacciato tra  l’ incudine – Kikyo -  e il martello – Kagome.
 
<< Come fai a dire una cosa del genere? >> se sentiva ferito, quasi frustrato, dalle insinuazioni di Kagome. << Oh avanti Inuyasha, smettila con questo teatrino, lo sai pure tu. Perché continui a mentirmi?>> .
Kagome ce la stava mettendo tutta per non piangere, lo fissava, stoica, nel tentativo di non scoppiare in un pianto isterico che gli avrebbe fatto capire quanto sotto, sotto stesse soffrendo.
Lui si azzardò a muovere un passo nella sua direzione. Sentiva quel desiderio bruciante di toccarla come se quei minuti di lontananza lo stessero logorando dall’ interno.
Circumnavigò rapidamente il tavolo di vetro, arrivandole a pochi passi dal viso.  Kagome fece un rapido passo all’ indietro come se quella vicinanza la infastidisse.
Non aveva di certo calcolato che dietro di lei c’era la parete, e non aveva calcolato che spostandosi sarebbe rimasta intrappolata tra Inuyasha e quel muro.  Vide le sue mani poggiarsi all’ altezza delle sue orecchie senza lasciarle nessuna via di scampo. Così vicina a lui l’ unica cosa alla quale riusciva a pensare era al calore del suo corpo e a quanto tremendamente gli sarebbe piaciuto baciarlo.
< I-Inuyasha, allontanati >>  la sua voce tremava sensibilmente. Con la mano destra provò a spingerlo via senza successo.  Inuyasha poggiò delicatamente la mano sulla sua << Kagome, ti prego … io ho bisogno di te >>. Aveva gli occhi dorati che supplicavano, la supplicavano di non lasciarlo di continuare a sopportare anche se la situazione era in sopportabile. Era egoista, e lo sapeva.  
Una lacrima solitaria solcò la guancia nivea di Kagome.
 
<< Vattene via Inuyasha >>.
 
Pochi minuti dopo lui era fuori dalla porta.
 
Qualche mese dopo.
 
“ I just wanna feel your kiss against my lips
[…]
Do you miss me like I miss you? ”
 
 
 

Il rumore dei  vetri  fece svegliare Kagome  di soprassalto.  Quale idiota lanciava sassi contro la sua finestra?. Se ne avesse avuto le forse sarebbe scesa giù per prendere a pedate il deficiente ma, stremata dalla lunga giornata lavorativa, tornò a rifugiarsi sotto le coperte.  Chiunque fosse non voleva dargli corda.
O, almeno, questo aveva pensato fino a quando non aveva sentito un secondo rumore.
Era decisamente troppo. Okay disturbare il suo sonno una volta, ma due le sembrava nettamente esagerato. Chiunque fosse stava sicuramente tentando il suicido.
Aprì la finestra, pronta a una di quelle sfuriate che manco mamma Higurashi in persona, ma appena il suo sguardo intercettò la figura sotto la sua finestra le parole le rimasero incastrate in bocca.
Inuyasha si ergeva immobile, con un sassolino stretto tra il pollice e  l’ indice, nel bel mezzo della strada. La sua figura era immersa nell’ oscurità ma avrebbe riconosciuto ovunque quegli occhi dorati che brillavano a contrasto col nero della notte.
 
<< Vattene! >> gli aveva detto risoluta per poi con un gesto chiudere la finestra. Ma Inuyasha non era di certo il tipo da arrendersi al primo tentativo e l’ ennesimo sasso colpì la finestra di Kagome costringendola a riaprire le ante.
 
<< Non mi chiedi nemmeno perché solo qui? >>.
 
<< La verità è che non mi interessa >> .
 
<< solo due minuti >>.
 
Kagome si maledisse centomila volte, ma si rendeva perfettamente conto di non potervi resistere. Lui l’ attirava a se come un ape sul miele e, in più, moriva dalla voglia di sapere che cosa ci faceva sotto al suo palazzo alle tre di notte.
 
<< l’ ho lasciata >>. 
 
Queste parole lasciarono completamente spiazzata Kagome incapace di dire una sola parola.
 
<< Te l’ avevo promesso no?. E alla fine l’ ho fatto, l’ ho lasciata. È successo qualche mese fa, poco dopo che tu mi avevi cacciato da casa tua, ma non ho avuto il coraggio di dirtelo. Come potevo pretendere che tornassi da me dopo tutto quello che avevo fatto? >>  esitò un attimo, pochi secondi, che a Kagome sembrarono millenni.
<< Però non ne potevo più, mi mancavi troppo. E stanotte non riuscivo a dormire, pensavo a te e a quello che mi sarei perso se non ti avessi riconquistata. Quindi sono qui, in ginocchio >> si mise letteralmente in ginocchio << a pregarti di perdonarmi, perché io ti amo Kagome Higurashi  e ho bisogno di te  >>.
 
La ragazza rimase un attimo in silenzio poi con tutta calma disse: << Sali >>.
Il mezzo demone non poteva credere alle sue orecchie.
 
<< ma che …? >>.
 
<< Sali e baciami stupido >>.
 
Inuyasha si precipitò verso il portone.
 
Finalmente aveva scelto. 









salveeeeee sono graffitisuimuri e questa e la mia seconda fan ficton su inuyasha.
Ho provato a riprendere un pò il tema di Inyasha "incastrato" in un triangolo amoroso.
Ho provato anche a riprendere il tema dell indecisone dello stesso Inuyasha che si barcamena tra le due. 
spero che il risultato vi piaccia.
baci.
graffitisuimuri
  
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