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Autore: 1d_lovely_smiles    12/02/2017    0 recensioni
Zayn sente di star perdendo il controllo della sua vita e della sua carriera; decide quindi di fare tutto con i suoi ritmi, con i suoi gusti e con le persone che vuole lui. E così lascia la band.
In realtà, anche se lui vorrebbe lasciarsi alle spalle le cose negative, sa che non potrà mai farlo, perchè il segreto che si porta dietro è costante nella sua vita, oltre che nella sua mente.
Genere: Erotico, Fluff, Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Liam Payne, Louis Tomlinson, Niall Horan, Zayn Malik
Note: Lime, What if? | Avvertimenti: Triangolo
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Capitolo 5

Dopo aver superato il cancello in ferro battuto nero, la vista si apre su uno splendido - e più che suggestivo - vialetto in pietra liscia illuminato da faretti raso terra, e che illuminano anche la base della villa azzurra e bianca. il portico ha due colonnine laterali bianche, al di sopra delle quali c'è un balcone in perfetto stile Victoria Grayson. I quattro angoli dell'edificio sono sostituiti da due immense colonne, per così dire, che in realtà al loro interno celano delle stanze ovali. Quando sbircio all'interno mi inciampo nel terzo gradino del porticato e per poco non casco con la scatole, i cui oggetti all'interno fanno un sinistro rumore di vetro sbattacchiato.
"Fai attenzione per favore, che se rompi qualcosa lo ripaghi" sento dire da Zayn.
La prima stanza che mi si presenta è una cucina bianca moderna con isola con i top in legno scuro, stesso colore dei 5 sgabelli posti accanto a quest'ultima.
Dove però Zayn mi fa posare la scatola e in un piccolo atrio posteriore da cui si accede anche alle scale. Facciamo questo tragitto per circa una quindicina di volte - altrochè 20 scatole- e alla fine quando mi rialzo dopo aver poggiato l'ultima scatola sento la schiena scrocchiare in modo pericoloso.
"Come minimo mi saranno uscite due ernie, negli ultimi 15 minuti" dice l'ormai non più  bisognoso di aiuto, mentre si dirige di nuovo in cucina e lo seguo.
"Vuoi da bere?" mi chiede mentre tira fuori della vodka da un pensile.
"Sì, grazie" accetto, ma lui mi guarda stupito con la bottiglia a mezz'aria.
"Che c'é?" domando confusa.
"Ancora non avevo conosciuto una ragazza che si ubriacasse a, ormai, quasi mezzanotte in casa" dice ghignando e versando il liquido trasparente in due bicchieri, tirando poi fuori del ghiaccio. "A me no, grazie, mi piace liscia" dico prendendo un bicchiere a caso e sedendomi su uno degli sgabelli. "E comunque non voglio ubriacarmi, almeno non ora, ma ci sta per ringraziarmi" dico sorridendo.
"Beh allora non c'è più bisogno che ti ringrazio davvero" ridacchia, mentre col bicchiere in mano si siede accanto a me, quasi perdendo l'equilibrio. Lui scoppia a ridere e io lo seguo perchè, in fondo, è dalla prima volta che l'ho visto barcollare davanti al Suv che trattenevo le risate.
"Subito dopo che hai finito di bere te ne vai. Non ci sono aspettative di alcun tipo, vero?" domanda alcuni istanti dopo  guardandomi di sottecchi.
"L'unica spettativa che ho è quella di tornare a casa e andare a dormire" ridacchio per la ruga formataglisi in mezzo alle sopracciglia per l'apprensione, che ora si distende con un sospiro di sollievo.
"Meno male perchè non ho proprio voglia di avere storie nel caso succeda qualcosa tra noi" dice riprendendo a bere.
"Io non ho alcuna intenzione di venire a letto con te, se è questo che temi"
"Perfetto. Siamo in due" esulta facendo scontrare i nostri bicchieri.
Dopo alcuni minuti passati in silenzio ognuno perso in chissà quale pensiero, mi alzo e metto il bicchiere nel lavello.
"Bene, vado a casa" dico andando verso la porta. "Ce la fai a non cadere e spaccarti la testa su questo scalino, o ti devo aiutare ancora?" lo schernisco indicando lo scalino in parquet che alza di 15 centimetri i mobili della cucina rispetto al resto della stanza.
"Vaffanculo" risponde, ed io rido.
"Buonanotte Zay"
"Finta sconosciuta" e mi chiudo la porta alle spalle dirigendomi verso casa mia, finalmente.

Poter dire che non sia ha alcun programma è, per molte persone, positivo; non lo è se non hai programmi dato che non hai un lavoro. In questo caso è deprimente e non poche volte ho pensato di uccidere le persone che mi fanno una domanda su questo argomento, in modo da rubar loro il lavoro. Probabilmente, la mia inesistente scaltrezza mi fotterebbe - anzi, è sicuro -  quindi ho sempre rinunciato, ma il bisogno di una stipendio diventa sempre più impellente ogni settimana che passa.
La casa in cui vivo ora era di mia nonna e l'ha lasciata in eredità a me, e per le bollette per ora ci pensa mio padre, ma mi sento una fallita e ho bisogno di sapere, e dimostrare, che posso essere indipendente. Per questo motivo mi sento una completa cretina per non aver pensato ieri sera a chiedere a Zayn se cerca una domestica, o qualcosa del genere. Lo so, fare la domestica non è un lavoro che ti da prospettive di vita floride, ma è un lavoro, e sicuramente ti da più dignità dire 'domestica' piuttosto che 'disoccupata'.
Per questo motivo sto tenendo d'occhio il Suv nero dall'altra parte della stra da questa mattina per poter rimediare allo sbaglio. Il problema è che molto probabilmente quel coglione sarà ancora svenuto dalla scorsa notte, quindi ci vorrà un pò.
O almeno credevo così finchè, d'un tratto, un allarme irrompe nelle mie orecchie svegliandomi con un infarto in corso. Per fortuna mi rendo conto che non è l'allarme di casa mia, così mi avvicino alla finestra e, senza neanche riderci sopra, mi rendo conto che Malik è seriamente scemo.
"Che cazzo stai cercando di fare, imbecille che non sei altro?" gli grido dal basso del cancello per sovrastare il rumore assordante. Lui scoppia a ridere facendomi un occhiolino.
"Ancora non so il tuo nome" urla isterico spaventandomi.
"Fred" dico, poco convinta.
"Flinstone?" e ride.
"Che cazzo ti ridi? Mi hanno chiamata così e basta. Piuttosto dimmi che cosa stai facendo" urlo, di nuovo.
"Scavalco il cancello" dice, e ride ancora.
"Zayn, porca merda, come credi di scavalcare il cancello se maglia e pantaloni sono incastrati negli spuntoni di ferro?" urlo, arrampicandomi dall'altra perte di quel coso maledetto, provvisto di sensori di movimento, e libero quei poveri indumenti. Zayn però cade a terra, dalla parte della strada, di schiena. Ad un certo punto armeggia con le tasche del pantalone e ne tira fuori il telecomendo dell'antifurto, facendo poi cessare quel baccano.
Mi guardo in giro e non un cane è uscito di casa per vedere che stava succedendo, e la cosa mi fa incazzare: insomma, poteva essere un'emergenza, maledizione! 
Poi decido di aiutare quel cretino ad alzarsi - e a reggersi in piedi.
"Dove hai le chiavi di casa, Zay?" domando, e lui scoppia a ridere.
"Le ho lasciate in casa, non ne avevo bisogno" dice, ed io spalanco gli occhi incredula.
"Come?" ti prego, fa che sia uno stupido scherzo.
"Non mi servono le chiavi di casa per fare un giro" borbotta mentre inizia ad impallidire vistosamente.
"Non le hai attaccate al telecomando dell'allarme?" lui scuote la testa.
"Testa di culo!" esclamo e lui fa una smorfia, "Come cazzo credi di rientrare in casa senza le chiavi?" lui aggrotta le sopracciglia e borbotta qualcosa sulle mie 'urla fastidiose' e sul 'non averci pensato'.
"E allora perchè hai il telecomando?" sbotto spazientita osservandolo, ma lui ricambia lo sguardo come se fosse ovvio.
"Perchè sapevo che l'allarme avrebbe suonato, genio" dice, e l'istinto omicida sale alle stelle.
Alla fine decido di portarlo in casa mia perchè inizia ad avere conati di vomito - spiegato il colorito scomparso dal viso - e gli tengo i capelli lontani dalla bocca mentre è chino sul mio gabinetto.
Questa è la situazione più assurda in cui mi sia mai ritrovata, e fa pure schifo, cazzo. Mi appunto mentalmente di fargli una ramanzina sul bere, come fossi un genitore troppo apprensivo.
"Pensavo stessi ancora dormendo" inizio quasi un'ora dopo, mentre lo trasporto sul mio letto al piano di sopra. Gli tolgo le scarpe e i pantaloni, mentre lui si sfila la maglietta e si accascia quasi esanime sul mio materasso.
"Invece no" dice, ed ha un nuovo attacco di ridarella, che però ho paura lo possa portare a nuovi conati. Mi precipito al bagno di sotto, prendo un secchio e della carta igienica e risalgo il più velocemente possibile. Per fortuna non sta vomitando, anzi ha un braccio sopra gli occhi e si è anche tolto i calzini.
"Va bene" sbuffo andando a chiudere le tapparelle della porta finestra. Dopodichè accendo una piccola lucina ai piedi del letto e lo copro con un lenzuolo.
"Si può sapere perchè eri di nuovo così ubriaco?" domando un pò preoccupata per il suo fegato.
"Ho lasciato la band" dice, e il mondo mi cade addosso.
"Cosa?" sussurro, senza crederci veramente.
"L'ho dovuta lasciare, ma quegli stronzi vogliono dare l'annuncio a loro piacimento" quasi urla, ma sta fermo sul letto.
"Ma perché?" ancora, sussurro.
"Non sono affari tuoi" dice in tono secco, e ne sono contenta perchè in effetti non ho realmente voglia di sorbirmi le sue stupide spiegazioni su quanto sia difficile essere un VIP. Sono incazzata, lo ammetto. Cosa ne sarà adesso della band? Come staranno gli altri? E i manager? Gliela faranno pagare? In cosa sta andando incontro, Zayn? Dio, riceverà tanto di quell'odio...
Dopo aver controllato che sia tutto a posto, mi volto dirigendomi alla porta, ma la sua voce mi blocca.
"Come fai a conoscermi?" domanda, e io aggrotto le sopracciglia voltandomi a guardarlo.
"Io non ti conosco, Zayn, non ci siamo mai incontrati prima di ieri sera" rispondo piano. Deve aver sbattuto la testa su quel famigerato scalino. Lo sapevo, io.
"No, intendo, come fai a sapere il mio nome" spiega. Abbiamo appena parlato della sua band... O me lo sono inventato?!
"Ah" dico, "E' perchè sono una tua fan. E comunque ormai sono i pochi a non sapere come ti chiami, Zay" mi avvicino e mi siedo accanto a lui toccandogli la fronte. Ha l'influenza?! "Zay, hai la febbre?" domando, e lui annuisce piano. Sbuffo, per l'ennesima volta, e mi dirigo nel mio bagno privato a bagnare una asciugamano per poi metterglielo sulla fronte. Stiamo in silenzio per talmente tanto tempo - mentre gli rinfresco viso, collo e petto - che credo si sia addormentato, ma evidentemente trova sempre il modo per sorprendermi.
"Perchè non mi cerchi?" sussurra, il braccio di nuovo sugli occhi.
"Scusa?" in che senso? Perchè dovrei cercarlo?
"Perchè non mi hai ancora scritto?" domanda.
"Zayn, non ho il tuo num-"
"In fondo ti ho dato tutto me stesso negli ultimi 3 anni, no?" la voce si fa sempre più debole, e capisco che è talmente ubriaco da non rendersi conto della situazione in cui si trova. "Tutta la mia famiglia ti adorava" dice, "Perchè non te ne importa di me?" domanda, e mi sembra stia singhiozzando.
La cosa si fa imbarazzante e non so più che dire o fare. Questa è un'altra delle cose che non mi è mai successa: dover consolare qualcuno. Qualcuno che stia soffrendo quanto sta evidentemente facendo il moro.
O forse potrei stare zitta e lasciarlo sfogare. Però sentendo i singhiozzi decido di fare quello che vorrei facessero con me in un momento del genere.
"Ehi" sussurro avvicinando il mio volto al suo: gli accarezzo la guancia, lasciando da parte l'asciugamano per un pò. "Vorrei tanto essere la persona di cui parli, Zay, lo vorrei davvero tanto. Vederti stare male per lei o lui fa stare male anche me, ma sappi che chi ti fa stare male non ti merita" dico e lui sposta il braccio per osservarmi con quegli occhietti arrossati. "Chi ti vuole bene non ti fa stare male. Quindi soffrire per quelle persone non ha un minimo di senso, ti fai del male da solo e basta. Oltretutto per una stronza che probabilmente ora si starà ubriacando con gli amici, o peggio" gli sposto una ciocca di capelli dall'occhio sinistro e gli prendo una mano tra le mie. "So che ti fa stare male, ma passerà, te lo prometto" aggiungo sorridendo piano.
"Ci sei solo tu ad aiutarmi" constata in un momento di lucidità. E depressione allo stato puro.
"Lui invece no."







Angolo Autrice.
Ok, ce l'ho fatta! Allora, questa storia è in continuo mutamento da ormai un anno e mezzo, quasi due, quindi ancora non so come andrà a finire.
Però, se avete critiche, di qualsiasi genere, ditemelo; voglio migliorarmi, e so quanto faccia schifo leggere delle belle storie scritte però in modo che non ci piace... Quindi, sparate pure :)
Ora, ditemi anche cosa pensate dei personaggi: vi trovate a vostro agio leggendo di alcuni cambiamenti caratteriali dei ragazzi? O cambiare ogni tanto vi va bene?
Grazie comunque per chiunque stia seguendo la storia :)
-Sara
  
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