23/02/2017
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COME NED STARK SALVÒ LA SITUAZIONE
(E anche la propria vita)
« Lo spostamento di un singolo elettrone per un miliardesimo di centimetro, a un momento dato, potrebbe significare la differenza tra due avvenimenti molto diversi, come l'uccisione di un uomo un anno dopo, a causa di una valanga, o la sua salvezza. »
-Alan Turing, Macchine calcolatrici e intelligenza, 1950
-Alan Turing, Macchine calcolatrici e intelligenza, 1950
Nelle Cripte di Grande Inverno, Ned stava scortando re Robert verso la Tomba di Lyanna. Quei cunicoli freddi e colmi di storia lo avevano sempre affascinato. Quello era il luogo perfetto per parlare in privato. Se il suo amico di vecchia data aveva percorso così tante leghe solo per poter parlare in privato con lui… beh, un motivo serio doveva pur esserci e Ned continuava ad interrogarsi su quale fosse la ragione che lo aveva spinto così a nord. Il Re era sembrato piuttosto ansioso di… porgere i suoi rispetti ai defunti tumulati nei sotterranei e il Lord di Grande Inverno non riusciva a capire il motivo di tutta quella fretta.
Le parole pronunciate da Robert durante la loro camminata erano accompagnate soltanto da qualche risata nervosa di Ned unita ad alcune risposte di circostanza. Il Lord non stava realmente prestando attenzione alle parole del suo ospite. Nella sua testa i pensieri annichilivano ogni singola frase pronunciata da quell’uomo grasso e barbuto che molto tempo prima si era ribellato al Re Folle.
Tutto questo finchè Robert non smise di camminare. Solo allora Ned sembrò rinsavire, comprendendo di essere prossimo a scoprire il reale motivo della sua visita.
“Lord Eddard Stark, intendo nominarti primo cavaliere del Re” Sentenziò Robert Baratheon, con la sua classica voce roca e profonda.
Nell’udire quelle parole il cuore dello Stark sembrò mancare un battito. Eppure la sua testa sembrava incapace di costruire il benchè minimo pensiero logico.
Forse a causa di tutta questa confusione, Lord Eddard Stark reagì in una maniera inaspettata.
“No.” Disse in tono piatto, scuotendo velocemente la testa. Robert strabuzzò gli occhi, incredulo e attendendo una spiegazione che arrivò dopo qualche breve istante di silenzio.
“Non ho voglia. So come finiscono queste faccende ed ho già letto il copione del mio personaggio. Non mi va di morire, per cui penso che ti dovrai trovare qualcun altro”.
“Ciao ciao!” Esclamò infine, per poi voltarsi, camminando velocemente verso l’uscita a passi lunghi e ben distesi, il tutto mentre Robert Baratheon sembrava essere rimasto congelato sul posto, incapace di dire qualsiasi cosa.
E fu così che si concluse il primo ed unico episodio della trasposizione televisiva di A Song of Ice and Fire.
Di sottofondo si può udire The Bear and The Maiden Fair, suonata dai The Hold Steady, durante i titoli di coda.
Note dell’autore: Non chiedetemi nulla, non domandatemi perché ho scritto sta cosa… non so cosa avessi in testa, era partito tutto come un normalissimo rewatch D: