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Autore: nitin    05/03/2017    3 recensioni
Questa Klance si articola in sms, di tanto in tanto interrotti da qualche spiegazione giusto per far capire che, in realtà, c’è un filo logico dietro a questa trashata.
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Cosa diamine era successo, la sera prima…?
31/03
11:04
“Appena puoi, dimmi se ti senti meglio.”
11:04
“Bellissima dichiarazione, comunque. Dovresti fare il poeta.”
11:04
“Adesso vado a dormire. Vedi di non chiedermi di sposarti in questo lasso di tempo.”
Genere: Angst, Comico, Suspence | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi
Note: AU, Lime | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Okay, fondamentalmente avevo voglia di scrivere questa cosa, e quindi l’ho scritta.
Più che altro questa fanfic si articola in sms, di tanto in tanto interrotti da qualche spiegazione giusto per far capire che, in realtà, c’è un filo logico dietro a questa trashata. Ma avevo voglia di angst, e quindi angst sia!
 
IMPORTANTE:
1) Ovviamente non vi dirò dove abitino i due personaggi, ma per far capire che non si dicono il gender ho messo gli asterischi (es: “l*i” al posto di “lui”, “stanc*” al posto di “stanco”). In inglese mi sarebbe stato tutto più semplice, ma per qualche motivo mi sono buttata sull’italiano.
2) L’ora dei messaggi è vista dal fuso orario di Lance.
3) “xxx” è Lance, “xxx” è Keith.
4) Penso che aggiornerò abbastanza regolarmente, ma devo conciliare questa storia con lo studio e con gli aggiornamenti del mio romanzo.
4) Lo dico subito: MI DISPIACE. PER TUTTO.
 
Vorrei dedicare questa storia alla mia preziosa gemella Marika, che desidererei tirare un po’ su di morale con una sana Klance! Besos bella, goditi quest’obbrobrio.
 
CAPITOLO 1
 
31/03; 11:03
 
Quando Lance si svegliò la mattina seguente, ricordava solo pochi istanti della sera prima. Era uscito con suo fratello Dom a mangiare qualcosa al “Manzana Juice”, il pub-pizzeria vicino a casa loro, aveva fatto un giro con lui, e tutto per dare tempo al resto dei propri fratelli di organizzargli una festa di compleanno a sorpresa.
Avevano preparato tutto in casa: una miriade di invitati che Lance neppure conosceva, cartelloni con il numero “21” ben stampato sopra in vari colori, candeline, dolci, cibi vari… E Alcol.
E lì finivano i propri ricordi di quella serata.
Si rigirò un po’ nel letto, sentendo la testa sempre più pesante ogni volta che la muoveva. Perché diamine si era svegliato? Lui voleva dormire, voleva-
Bzz bzz. Bzz bzz.
Il proprio telefono aveva iniziato a vibrare in maniera estremamente irritante. Chi diamine avrebbe potuto cercarlo a quell’ora del mattino di una domenica? Era praticamente l’alba! Cioè, erano ormai le undici, ma per coloro che sono in post-sbornia anche le undici del mattino sono l’alba.
Il castano allungò un braccio, stringendo tra le dita quell’incubo vibrante che era il proprio telefono, e con gli occhi stretti e addormentati cercò di leggere i messaggi che gli erano arrivati. Il numero era sconosciuto. Peccato, avrebbe voluto prendere a pugni chiunque il mittente di quei maledetti messaggi fosse.
Il contenuto di essi, però, fu capace di fargli scattare le palpebre come due fulmini.
Cosa diamine era successo, la sera prima…?
 
31/03
11:04
“Appena puoi, dimmi se ti senti meglio.”
11:04
“Bellissima dichiarazione, comunque. Dovresti fare il poeta.”
11:04
“Adesso vado a dormire. Vedi di non chiedermi di sposarti in questo lasso di tempo.”
 
… Cosa?
Chi era il mittente di quei messaggi?
Lance sbloccò il telefono, aprendo la conversazione. In quel momento, in quel preciso istante, Lance McClain avrebbe voluto morire d’infarto.
Non importava il dolore dei propri fratelli, della madre, del padre.
Voleva solo seppellirsi nelle coperte e non uscirne mai più.
 
30/03
02:38
“FRUNCJS TI AM OOO”
02:38
“SN IO LSNCVE RISP”
02:40
“PERCHW NN RISP penSAV DI PIACERTI!!!!!”
02:48
“ok vadi a bllerre ciaooop”
03:01
“Chi sei? Penso che tu abbia sbagliato numero.”
03:03
“FRANCIS SN IO XKE NON MI HAIII RISPUSTO”
03:04
“Io non sono Francis, e tu sei ubriac*.”
03.05
“Come nn seu Francuss???”
03:05
“Chee palel VABB E TI AMU LO STSSOOO SI BALLA POVERI”
03:06
“… Buona serata.”
03:10
“BUNA SETATA FRANCISSS”
03:11
“Non sono Francis.”
 
Così si interrompeva quella conversazione, prima di riprendere con il nuovo messaggio di quella persona. Che poi… Chi era Francis? Si ricordava di una ragazza bionda a cui aveva chiesto il numero di telefono… Erano stati i propri fratelli ad invitare gente a caso tra gli amici di Lance, quindi conoscendosi era molto probabile che ci avesse provato con qualcuna.
E le ipotesi erano due: o era stato così sbronzo da digitare male il numero, o la fatidica Francis gli aveva dato il numero sbagliato.
Arricciò il naso. Uffa.
Si tirò un po’ su con il busto, Lance, cercando di ignorare i dolori a testa, schiena, spalle, gambe, piedi, tutto ciò che avrebbe potuto dolergli, e sbatté gli occhi, tentando di scrivere un messaggio decente.
A dormire? Alle undici del mattino? Quale lunatico andava a dormire alle undici del maledettissimo mattino?
 
11:08
“Uhh… Scusa per ieri sera… Giuro che ora sto bene…”
11:10
“Avevo appena preso sonno. Grazie mille.”
11:10
“Sono felice che tu stia bene. Bevi un caffè.”
11:10
“E raccontami di Francis. Ti rispondo domani.”
 
Lance rimase un po’ interdetto di fronte a quei messaggi.
Ma che aveva di meglio da fare?
Sicuramente non si sarebbe alzato dal letto in quel momento, o in quelle condizioni.
Quindi perché non raccontare gli affari propri ad un perfetto estraneo?
 
11:21
“Non so chi sia Francis. Mi ha dato il numero sbagliato, so solo questo…”
11:21
“Quale stronzo dà il numero sbagliato ad una persona? Perché dovrebbe??? Che ho fatto di male?????”
11:22
“Forse ci ho provato un po’ troppo… Lo faccio spesso… Ma altrimenti non mi noterebbe mai nessuno! E non penso di non essere attraente! Ho anche la simpatia dalla mia parte! Sono uno spasso! Eppure non mi vuole nessuno!!!”
11:23
“Morirò in solitudine. Morirò con la casa piena di gatti. Morirò giovane.”
11:24
“Magari morirò sotto la doccia. Nel caso, grazie per esserti interessat* a me. Grazie per il tuo supporto. Non mi dimenticherò di te.”
11:30
“Buona… Notte???? Penso… Hahaha!”
 
31/03
21:00
“Sei viv*?”
21:04
“Sfortunatamente sì… Hahaha!!!”
21:04
“Buongiorno!!! Suppongo”
21:04
“??”
21:04
“Buongiorno anche a te.”
21:05
“Come mai la sbronza?”
21:07
“Era il mio compleanno ieri sera!!! I miei fratelli mi hanno organizzato una festa a sorpresa ma non mi ricordo molto hahaha”
21:09
“L’hai bevuto il caffè?”
21:10
“Ne ho bevuti quattro in due ore!!!”
21:12
“Mi sembra esagerato. Morirai davvero giovane, se continui così.”
21:12
“Tanto che motivo ho per vivere???”
21:14
“Su su, hai dei fratelli che ti organizzano le feste a sorpresa, dovresti ringraziare di avere una famiglia che ti vuole bene.”
21:16
“Mi hai appena tirato su il morale”
21:16
“Sei una persona dolce”
21:16
“Forse dovrei lasciar perdere Francis e chiederti di uscire”
21:17
“Non te lo consiglio.”
21:18
“Perché no??? Ti prendi cura di me!!! Mi chiedi persino se sono viv*!!!”
21:19
“Perché sarei peggio di Francis.”
21:20
“Nessuno è peggio di Francis!!! Mi ha spezzato il cuore”
21:22
“Neppure ti ricordi che faccia abbia.”
21:28
“Non importa! Eravamo innamorati!”
21:30
“Vado a leggere. Parlami pure dei tuoi problemi di cuore, sarò felice di leggere quando avrò finito.”
 
In un primo momento, Lance si chiese ancora una volta quale psicopatico iniziasse a studiare alle nove e mezza di sera.
Ma d’altronde non conosceva quella persona, era un numero sconosciuto, probabilmente non era neanche di Cuba.
Annuì tra sé e sé. Alla fine, chi altri aveva con cui parlare?
 
21:45
“Buona lettura!!!”
21:45
“A dire il vero non ho problemi di cuore… Cioè, sto bene così, penso ?? Ma mi diverto a provarci con le persone. Solo che poi nessuno mi dà corda. Che tristezza.”
21:46
“Ma stasera ho mangiato la carne, quindi sono felice!!!”
21:47
“Anche se penso che andrò a letto presto. Ho la testa in fiamme e domani devo lavorare. Odio essere legalmente maggiorenne.”
21:48
“Anche se lavoravo anche prima quindi effettivamente non cambia molto”
22:24
“Smettila di leggere, io sono più importante”
22:28
“Dammi attenzioni”
23:35
“Eccomi, ho finito. Odio questi libri.”
23:41
“Sei viv*?
23:43
“Non so che ore siano dove vivi tu, ma proverò a supporre che tu ti sia semplicemente addormentato.”
23:43
“Buonanotte. Penso.”
 
01/04
09:12
“Buongiorno principessa!!! Sono viv* e veget* e il lavoro mi aspetta!!!”
09:12
“Penso seriamente che preferirei stare a letto in post-sbronza”
09:14
“Sono felice che tu sia viv*. Quasi ero in ansia.”
09:17
“Che dolce!!!!! Sono troppo bell* per morire, non preoccuparti!!!”
09:20
“Quando finisci di lavorare?”
09:21
“Uhmmm… Tra quattro ore, penso!!!”
09:22
“Dubito che riuscirò a non dormire per quattro ore.”
09:24
“Dobbiamo vivere proprio lontani se vai a dormire a quest’ora del mattino!”
09:25
“Suppongo di sì.”
09:28
“Dove abiti???”
09:28
“Segreto.”
09:28
“Ma io voglio saperlo!!!”
09:28
“Se ti dico dove abito io mi dici dove abiti tu??”
09:29
“No.”
09:31
“Sei una persona misteriosa…”
09:31
“Pensavo di essere dolce.”
09:32
“Ora non più!!!”
09:33
“Vai a lavorare. Ti risponderò domattina.”
09:37
“Ufffffff”
09:37
“Buonanotte L”
 
14:02
“Ho fame, sono stanc* e voglio dormire…”
14:04
“Ho lavorato mezz’ora in più perché mio padre mi ha fatto iniziare l’inventario, è ingiusto!!!”
14:05
“Oggi pomeriggio basta. Ho troppe serie tv con cui mettermi in pari!”
14:06
“Dai smettila di dormire voglio attenzioni”
14:10
(“Sta scrivendo…”)
14:20
“???”
14:30
“Mi illudi”
 
17:00
“Ho dormito tre ore.”
17:04
“Perché???”
17:05
“Ho voluto battere un record personale e sono stato svegli* ad aspettarti.”
17:05
“E quando mi hai scritto mi sono addormentat*.”
17:05
“Peccato che mi sia suonata la sveglia.”
17:07
“Mi hai sul serio aspettat* svegli* fino a chissà quale ora del mattino???”
17:08
“Non è che ho aspettato te. Non riuscivo a dormire e mi sono mess* a leggere. Ma appena mi hai scritto sono crollat*.”
17:09
“Ma è una cosa dolcissima!!!!!”
17:10
“Ho dormito tre fottute ore. Ti è chiaro il concetto?”
17:10
“Inoltre, non ho molto di meglio da fare. Non parlo praticamente con nessuno.”
17:12
“Allora sei davvero una persona misteriosa!!!”
17:12
“E dolce!”
17:14
“Ringrazia Dio che non viviamo vicini, o ti avrei strappato le braccia a morsi. Ho sonno. Voglio dormire.”
17:15
“Invece devo studiare. Che vita tremenda.”
17:16
“Non studiare!!! Parla con me”
17:17
“… Okay.”
 
E fu così che tutto iniziò.
Lance e quella persona misteriosa iniziarono a parlare praticamente ogni giorno, anche se per poche ore. Solitamente, quando uno era sveglio l’altro dormiva, quindi era difficile per loro trovare quelle poche ore in cui potevano chiacchierare un po’.
Non si dissero nulla: né il nome, né l’età, né il luogo in cui abitavano.
Avevano persino posto un patto di non darsi del maschile o del femminile quando parlavano di loro stessi.
Lance si trovava sempre più a proprio agio a parlare con quella persona.
Non si dicevano granché, solitamente parlavano delle loro giornate, degli avvenimenti quotidiani, e solo Lance a volte dettagliava un po’ la propria vita, raccontando a quella persona del negozio del padre, degli orari di lavoro, di qualcuno dei propri fratelli.
Era diventata un’abitudine.
E piano piano, col passare dei giorni, parlare con quella persona diventò il proprio passatempo più piacevole, l’unica cosa davvero divertente delle proprie giornate.
Si stava quasi affezionando a quelle parole anonime scritte sullo schermo del telefono. E se ne accorgeva, perché più volte si era addormentato alle quattro o alle cinque del mattino, solo per stare a parlare con l*i.
   
 
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