L'amore comporta

 
In quel momento, Sesshomaru non sapeva il motivo per il quale si era ritrovato a pensare a suo padre o alle parole che gli confessò tanto tempo fa.
Chiuse gli occhi e sospirò via l’irritante consapevolezza che, quel genitore, lo avesse preparato ad affrontare un momento come quello centinaia di anni prima, senza sapere se sarebbe mai capitato.

 

“Un amore nasce dal coraggio, forma l’ambizione di cambiare il mondo.”

 
Quando aveva lasciato perdere la sete di potere e si era dedicato a decimare i demoni inferiori, ancora non lo sapeva di preciso.
Voleva soltanto che Rin camminasse tranquilla ovunque andasse, senza il pericolo di essere attaccata da stupide creature.
La voglia di rendere sicure le terre dell’ovest per lei, lo aveva colto impreparato più volte e mai si sarebbe immaginato di assecondare una simile idea.
Non il freddo principe dei demoni! Queste idee futili non erano proprio da lui!
Eppure, un giorno, si era ritrovato in difficoltà contro un demone e ciò che l’aveva spinto a non mollare era stata lei e quel pensiero martellante nella testa che sussurrava beffardo “con quest’essere in giro, lei non sarebbe al sicuro”.
E non sapeva bene con quale coraggio aveva abbracciato quell’idea e si era lasciato sopraffare dalla voglia di vincere ancora, un’altra volta, un’ultima volta per lei.

 

“Un amore può degenerare, può rassicurare, tende a ribaltare”

 
Non lo aveva mai chiamato con quel nome.
“Amore” era sempre stata una parola così disonorevole che non l’aveva neppure mai pensata.
Eppure dovette fare i conti con la scomoda realtà, quando, quell’afosa mattina estiva, si era scoperto affascinato da lei, dai suoi movimenti incredibilmente eleganti per una sempliciotta umana e dal suo intelletto acuto che usava per raggirare il povero Jaken con qualche innocua scusa.
E dopo questa scoperta, il loro rapporto era irrimediabilmente degenerato a causa sua.
L’aveva allontanata bruscamente, era fuggito da lei e da quella nuova sfera di emozioni che parevano schernirlo.
Non gli importava di come questo l’avrebbe fatta sentire, in quel momento l’unica cosa importante era quel sentimento che cresceva inesorabile dentro di lui e che doveva essere represso.
I mesi erano passati velocemente e la voglia di vederla era tanta, quella di sfiorarla ancor di più, ma non poteva.
Il suo orgoglio tornava a molestarlo sempre quando nella sua mente si affacciava il viso perfetto di lei.
E gridava, il suo dannatissimo orgoglio.
Gli urlava, gli imponeva di sopprimere quelle assurde sensazioni, di reprimerle fino a divenire totalmente insensibile, perché tutto quello che provava, lo stava provando per un’umana. Inconcepibile.
Poi, lei lo aveva trovato.
Non sapeva come ci fosse riuscita, non sapeva perché, ma alla fine, dopo tutto quel tempo, lei era lì, dinnanzi a lui.
Avevano fatto l’amore per la prima volta qual giorno di inizio inverno.
Si era ritrovato stretto in un abbraccio caldo e rassicurante, che lo aveva infine convinto ad abbandonare ogni resistenza e lasciarsi travolgere da quel mare tumultuoso che era il suo animo.
E così, tutto si era ribaltato.
Ogni sua convinzione, ogni suo pensiero, ogni insegnamento che gli era stato propinato su quanto inutili ed inferiori fossero gli umani, di colpo, era divenuto inconsistente.
Lei era tutto ciò che era sempre stato abituato a considerare feccia, eppure non poté  fare a meno di tenerla stretta quella notte.

 

“Un amore soffre le paure, ti fa rinunciare”

 
Mai si sarebbe immaginato di poter provare paura.
Quella paura gelida, che ti penetra nelle ossa immobilizzandole.
Quella paura che ti annebbia la vista e che ti costringe ad invocare entità superiori chiedendo una grazia.
Quella paura che ti ferma il cuore, che ti paralizza gli arti e ti rende inutile vivere.
Le grida strazianti di Rin, in quel momento, avevano quel potere sul demone maggiore.
E Sesshomaru non voleva che fosse così, non voleva che  quel sentimento prendesse possesso del suo animo, ma l’acre odore del sangue della sua amata lo aveva travolto con troppo impeto perché potesse opporvi una qualche futile resistenza.
Infine, vi aveva rinunciato.
Quella paura lo stava consumando dall’interno troppo velocemente ed ormai, dopo l’ennesimo grido disperato della sua amata, si era arreso a quel sentimento travolgente, scoprendosi costretto a sopprimere un ringhio angosciante.

 

“Nonostante tutto, ti salva”

 
Sesshomaru espirò l’aria che aveva trattenuto fino a quel momento.
“Salvezza” era una parola che non avrebbe mai attribuito a quella situazione se suo padre, anni prima, non gliel’avesse implicitamente suggerita.
Sesshomaru non avrebbe mai credito di doversi sentire “salvato”, eppure, in quel momento, si sentiva esattamente così.
Rin lo aveva salvato da sé stesso e da quell’angosciante paura che lo stava dilaniando soltanto poche ore fa.
Rivolse il suo sguardo sulla sua amata dormiente al suo fianco ed al suo erede che lo guardava con sguardo vispo ed incuriosito.
E nella quiete di una notte di luna piena, Sesshomaru si scoprì completo.





Buonasera :D
Era da un po' che non pubblicavo niente su questo fandom e, confesso, mi sento un pochino a disagio... ed anche in colpa. Tanto, ma tanto in colpa perché non sto aggiornando nemmeno una delle long che ho in corso -.-"
Ma che ci vogliamo fare?! lo sapete ormai che sono una pessima persona u.u
Ad ogni modo, diamo a Cesare quel che è di Cesare! Questa fluffosità cariadenti, nasce grazie ad un prompt che mi è stato lasciato dalla Somma Crateide sul gruppo fb We are out for the prompt.
Di seguito vi lascio il prompt:
-Rin/Sesshoumaru, fluff a bestia (?): “un amore nasce dal coraggio, forma l’ambizione di cambiare il mondo / un amore può degenerare, può rassicurare, tende a ribaltare / un amore soffre le paure, ti fa rinunciare / nonostante tutto ti salva! [...]” – l’amore comporta, Biagio Antonacci –
Fatemi sapere cosa ne pensate :D
Alla prossima!
Un bacio <3