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Autore: Miss Todd    16/03/2017    1 recensioni
-Chi sei?-una voce fredda e minacciosa mi fa venire i brividi. Giro lentamente il collo evitando movimenti bruschi e... a pochi metri da me in direzione della porta un uomo pallido,con dei folti capelli neri e una ciocca bianca di lato mi sta fulminando con lo sguardo...non so cosa fare,nè cosa dire, i miei occhi cadono sulla sua mano che stringe un rasoio d'argento sporco di rosso...
Genere: Dark, Drammatico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altro, Nuovo personaggio, Sweeney Todd, Un po' tutti
Note: Cross-over, What if? | Avvertimenti: Spoiler!, Tematiche delicate
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Sospiro, mentre sento la porta che viene chiusa a chiave. Riemergo il cucchiaio nella zuppa e a mio rischio e pericolo la ingurgito… come pensavo fa Schifo!!! Sento i capperi ammuffiti, con uno spruzzo di cannella andata a male. Cerco dell’acqua ma il mio rapitore neanche quella mi ha lasciato! Getto il cucchiaio in quella poltiglia, mi prendo il viso affondandolo nelle mani. Mi alzo e guardo la stanza con attenzione… E’ molto lugubre senza alcun colore o altro, “che gusti che ha questo, vede proprio la vita nera eh!?”penso tra me e me… Cammino e passo davanti una specchiera…guardo il mio viso nel riflesso…e… il mio abito è tutto sporco di sangue… messa accanto a quel tipo potremmo sembrare “fratello e sorella sanguinosi o che so io…” Frugo nell’armadio accanto al letto e fortuna vuole che vi siano dei vestiti,ne prendo uno e senza neanche vedere com’è corro in bagno in fretta e furia, preparo la vasca per un bagno e nel mentre mi spoglio… M’immergo e sento il mio corpo rivivere a contatto con l’acqua calda… sento quasi tutti i brutti pensieri essere andati via…persino il piromane…sospiro e comincio ad insaponare il mio corpo e sciacquare i miei capelli per poi insaponare anche essi…chiudo gli occhi rilassata… Li riapro…e… i suoi occhi castani sono davanti a me… sgrano i miei, e mi trattengo al non urlare… improvvisamente sento più caldo e non è l’acqua quella si è raffreddata da tempo… -Uscite!-riesco a mormorare. -Ah! allora siete viva!-Esclama lui indifferente. -Uscite immediatamente da qui!-Sbotto. -E’ casa mia!- -E la Privacy dov’è?- -Sono entrato e non rispondevate, ho aperto la porta e vi ho trovata qui a russare!- -Io non russo!E ora sareste così cortese ad andare!?-Esclamo a denti stretti. Alza gli occhi al cielo, si avvicina al lavandino ma non se ne va… Io per risposta stringo le gambe e mi chiudo su me stessa. Lui aspetta la mia mossa…e io la sua… si gira e lentamente esce da lì. Tiro un sospiro ed esco dalla vasca, avvolgendomi ad un accappatoio… mi asciugo in fretta e poi con difficoltà mi allaccio il busto,indosso la biancheria intima e infine l’abito dopodichè esco dal bagno e lui è seduto nel letto che si specchia nel suo rasoio. Tossisco per attirare la sua attenzione, alza lo sguardo e poi torna a guardare il rasoio. -Potreste dirmi che cosa volete da me?-chiedo bruscamente. Guarda il rasoio senza dire una parola. -Sto parlando con voi!-alzo la voce. Mi lascia sbattere, ribollo di rabbia, mi avvicino. -Vi basti sapere che siete qui solo perché non voglio che fiatate tutto alla polizia!-Finalmente parla. -E potete stare sicuro che quando uscirò da qui sarà la prima cosa che…- -No!-Sbotta interrompendomi. -Come?-Chiedo confusa. -Non uscirete da qui!Nè oggi, né mai!- Un gruppo alla gola mi sale. –Che diritto avete?- Guarda il suo rasoio. -Oltre ad avermi quasi ucciso mi avete rapitami minacciate,mi servite dei pasti vomitevoli,invadete la mia privacy e non mi state neanche ascoltando!!!!-Grido. Resta in silenzio. Incrocio le braccia e alzo gli occhi…questo tipo è odioso,irritante.maleducato,.narcisista e…la porta…è aperta! Guardo l’ avvoltoio,è fermo e guarda i suoi rasoi… è il momento giusto! Senza perdere tempo corro, e finalmente riesco ad uscire, corro come una furia, ho paura ma allo stesso tempo ho voglia di uscire da qui, la libertà… sto arrivando,la porta è davanti a me… sto fuggendo…sto…cadendo? Inciampo e cado a terra,la caviglia mi fa male,cerco di alzarmi ma non ci riesco…mi trascino a fatica verso la porta ma delle gambe mi barrano la strada…alzo lo sguardo e il dingo mi sta scrutando,non riesco a trattenere il suo sguardo, mi sento sconfitta… singhiozzo e non me ne rendo conto,nascondo il viso tra le braccia… finchè il cuore si ferma, mi sento sollevata da terra, una stretta mi tiene sotto le cosce, mentre l’altra sulla vita… lo guardo con la coda dell’occhio, il suo volto è sempre invaso da quel ghigno non vi è neanche un sorriso… cammina e si sta dirigendo verso la mia prigione… mi sento strana! E’ così imbarazzante essere presa in braccio… Sento la caviglia pulsare ma allo stesso tempo la sconfitta di non essere riuscita a fuggire… presa dallo sconforto e dalla delusione non mi rendo conto di aver posato il capo sul petto di lui… Sento il battito del suo cuore, è molto nervoso e poi…un aroma di muschio bianco invade le mie narici! Lui profuma di muschio bianco! Vorrei restare sveglia ma sento il mio corpo voler gettare la spugna e gli occhi vogliono il buio… Mi porta in camera, mi stende sul letto, guardo le mie mani con le lacrime agli occhi e poi guardo lui… mi serio ma allo stesso tempo attento. Mi rimbocco le coperte e di malavoglia mi metto comoda… -Buonanotte!-mormoro tristemente. Egli non dice nulla si avvia verso la porta. -Aspettate!- Si ferma. -Vi prego…potrei avere…un bicchire d’acqua?vi chiedo solo questo!- Chiude la porta,mi stendo e dopo qualche minuto,torna con una bottiglia di vetro e un bicchire… Lo guardo… -Grazie!-sussurro… Non ottengo risposta,esce e mi chiude a chiave mentre io sorseggio la mia acqua e spero che domani sia un giorno migliore! Apro lentamente gli occhi,la stanza è illuminata…mi tiro su, mi guardo intorno e mi alzo,barcollo a causa della caviglia ma riesco a mantenere l’ equilibrio. Senza sapere cosa fare mi siedo sulla sedia davanti lla specchiera,apro un cassetto… vi è una spazzola, la prendo e inizio a pettinarmi,guardando il mio riflesso tristemente. Conto fino a 100 e poi poso la spazzola ma… sento un rumore strano…apro il cassetto… e noto una lettera…la prendo… La calligrafia è piccola ed elegante… la curiosità mi stuzzica ma non la leggo… ricomincio a spazzolarmi. La porta si apre…continuo a spazzolarmi senza girarmi… si avvicina. Lo guardo attraverso lo specchio…indossa un gilet nero,camicia larga sulle maniche e stretta ai polsi,pantaloni rigati e il suo rasoio sempre a portata di mano. Posa sul mobile un vassoio…lo scruto con la coda dell’occhio,vi è una tazza di tè,pane e burro. -Mangiate!-Si allontana verso la porta… -Un momento!- Si ferma… -Ecco…ho trovato questa…-gli porgo la lettera,mentre la mia mano inizia a tremare… Si gira verso di me,scruta la lettera e poi me… -Che cos’è?-chiede indignato. -L…l’ho…trovata…qui…-sussurro. Me la strappa dalle mani serio, e la legge in silenzio… aspetto… lo guardo di sfuggita,stringe gli occhi e il suo ghigno trema… osservo il suo riflesso nello sppecchio…e ho come la sensazione che stia tremando…la stringe nel pugno,fino ad accartocciarla…mi guarda attraverso lo il riflesso con odio.. Mi giro verso di lui,lo guardo confusa… si avvicina prende il mio capo da dietro e con l’altra mano mi punta il rasoio in gola…Devo dire che sono stufa di questa scena… Preme la lama e stringo gli occhi per il dolore… -Non ho fatto niente!-esclamo. Spinge la lama… -Vi prego…ho trovato la lettera…ho pensato…fosse per voi!- -L’avete letta!!!!-mi urla. -No…signore…no!giuro che non l’ho letta!-piagnucolo. -Bugiarda!-preme la lama,il fiato mi manca… -Perché…dovrei..mentirvi?-Bisbiglio. -Perché è ciò che fa ogni verme che vive in questo mondo!-ringhia. -Allora uccidetemi! Ma io sto dicendo la verità…e sé voi non mi credete,non posso farci niente! Ma vi assicuro…signore…che io non ho letto quella lettera…e Dio mi è testimone!-lo guardo seria,lui fa lo stesso. Non so per quanto tempo restiamo così… Rilassa la lama…ed esce sbattendo la porta… Mi chiedo che cosa ci fosse di così importante in quella lettera… e perché ancora una volta non mi ha ucciso?perchè mi tiene qui? Non vuole che vada dalla polizia però mi tiene in vita!la rabbia sale…voglio uscire da qui!Mi avvicino alla porta,giro la maniglia…la porta si apre…ho un tuffo al cuore,cammino piano ed esco da lì… mi guardo intorno e cammino in punta di piedi per evitare di fare rumore o scricchiolare. Cammino fino a che la porta principale si apre…mi nascondo…ed ecco il mio aggressore nuovamente sporco di sangue…cammina ed entra in cucina…mi alzo l’abito e pian piano… -Dove andate?- Sgrano gli occhi e resto ferma…con la coda dell’occhio sbircio ed è ancora in cucina a prendere il tè. Faccio un altro passo… -Sarei io il maleducato?-mormora. Sbuffo ed entro in cucina,lo scruto mentre mi dà le spalle…incrocio le braccia. -Ebbene?-Chiedo. Sorseggia il suo tè indifferente,quanto l’Odio!! Sbatto le mani sul tavolo…magari per fargli versare il tè addosso ma… non si scompone…ma sicuro umano questo è? -Rispondete!- Si gira,mi guarda indifferente… -Vi ho fatto una domanda!-Alzo la voce. -Anch’io!-Aggiunge lui. Mi lamento e mi siedo nervosa. Regna un silenzio tombale. -Voi,volete uccidermi non è vero?-lo rompo. Non dice nulla. -Vi pregherei di farlo adesso o il prima possibile!Quest’agonia non riesco a sopportarla!- Non fiata. -La notte non dormo,perché ho il terrore che possiate entrare in camera mia!- Silenzio. -Io non sapevo che quella lettera,di cui non so il contenuto poteva farvi rattristare!- -Non sono triste!- -Si,invece avete cominciato a tremare e stringere gli occhi!- Per risposta stringe il rasoio nel suo astuccio. -Vi prego!Sè qualcosa vi turba io potrei…aiutarvi!- Lascia cadere la tazza,si rompe in mille pezzi,stringe le mie spalle facendomi sbattere sulla tavola e ancora una volta la sua lama è sulla mia gola. Lo guardo,il suo volto è a testa in giù. -Non c’è nulla di male nell’essere turbati o tristi!- Stringe la lama. -Volevo…solo aiutarvi…-mormoro. -Non ho bisogno del vostro aiuto!-ghigna. -Tutti hanno bisogno di aiuto!- -Non IO!!!!-Grida. -Allora fatelo!Avanti,tagliatemi la gola!Uccidetemi,datemi in pasto ai cani!!!-Urlo. Stringe la lama sul mio collo,la pelle sembra starsi per strappare…stringo gli occhi,le lacrime scendono. -Mi dite di uccidervi e piangete?!- -Perché ho paura di…morire…- -Tutti meritiamo di morire!pensate di non avere peccati?-spinge la lama. -Naturalmente…un giorno tutti noi saremmo nell’aldilà!Tutti noi abbiamo delle colpe,peccati!Ma non è giusto morire prima del tempo!- -Scade per ognuno di noi!- -Non ne avete alcun diritto!Capisco che soffrite ma…- -Cosa?-mi interrompe. -Siete solo,e non c’è maledizione peggiore al mondo della solitudine!- Spinge forte la lama… -Cosa ne sapete voi?Siete come tutte le altre sgualdrine che esistono in questo schifo di mondo!- Cerco di trattenere le lacrime. –Perché?io vi ho chiesto scusa per quello che ho fatto!Vi ho detto che mi dispiace!Volete che m’inginocchi? Che vi paghi?che cosa volete?- -Voglio,che stiate zitta!-Ghigna. -Con tutto il rispetto signore,io ho vissuto la mia vita come meglio credevo!e posso assicurarvi che non mi sento una sgualdrina!- Mi guarda con odio. -E sempre con tutto il rispetto che meritate… non sono io che sta per mettere fiene alla vita di un’altra prsona!-lo guardo seria,non ho più niente da perdere… -Voi non sapete che cosa sono!-esclama. -E voi non conoscete me!-esclamo. -Non m’interessa!- Sorrido mestamente e senza paura avvicino la mano verso di lui…risponde spingendo la lama,che comincia ad affondare sulla pelle… Poso la mano sul suo viso sporco di sangue… Mi guarda con odio,ma sento che è confuso e sorpreso… Accarezzo la sua gote,non vi è neanche un velo di barba,la sua pelle è liscia e le sue basette lunghe solleticano le mie dita… Stringe gli occhi… è confuso da quel tocco…come se fossi il primo essere ad accarezzarlo. Mi guarda… Gli sorrido. –Non abbiate paura!-sussurro piano. Sento la stretta della sua mano sul rasoio,forte…ma pian piano…si alleggerisce e lo allontana da me. Continuo ad accarezzargli la gote. Il silenzio scende (di nuovo)lui non smette di guardarmi…e io di accarezzarlo. Finchè fa incontrare la sua mano alla mia… -Lo state facendo per salvarvi la pelle!-abbassa il mio braccio. -No,so cosa si prova nell’essere soli e…credetemi nessuno lo merita!- -Neanche uno come me?-chiede. Gli sorrido dolcemente… -Neanche!-mi guarda e riprendo ad accarezzarlo. –Posso farvi…una domanda?...-chiedo. -Che c’è?- -Qual è il vostro nome?-lo accarezzo. -Perché?-Sbotta “gentilmente”. -Solo…per sapere che è l’uomo che vuole farmi fuori!- Mi guarda…lo imito… -Todd!Sweeney Todd!-Scandisce bene il suo nome,coe sé mi obbligasse a ricordarlo…per tutta la vita! Buonasera a tutti!!Ecco a voi un nuovo capitolo di questa storia! Chiedo umilmente scusa alla mia cupido per non aver inserito nessun riferimento alla Wilde!!!!!Perdonami tesoro ti voglio un mondo di bene!!!!3>3>:( Ma nel Prossimo capitolo mi farò perdonare!! Un bacione a tutti!!!vi aspetto con ansia Miss Todd.
   
 
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