Kin
- Kurotaan? Kuropoon? Kuroriin?
Kurogane aprì gli occhi irritato e mugugnò qualche sproposito contro la
porta già semiaperta, che portava con sé anche quel tipico vento freddo del
luogo.
Fay, attaccato
alla porta, sorrideva serafico.
- Kurocchi, ti ho svegliato?? Scuuuuusami, ma volevo chiederti un favore! – esclamò
trotterellando verso di lui, lo yukata messo in malo modo, aperto sul torace.
Il ninja alzò
il busto appoggiando il suo peso sugli avambracci: - Che vorresti a quest’ora e con questo freddo?
Fay sorrise e
alzò un dito: - Proprio per quello! – si buttò letteralmente addosso al povero
malcapitato, togliendogli il fiato – Ho tanto freddo!!!
– piagnucolò, stringendosi a lui.
- CHE DIAVOLO
TI È VENUTO IN MENTE, ME LO SPIEGHI?! – sbraitò il
ninja, cercando di scrollarselo di dosso.
- Shh, sveglierai i bambini! Un bravo papà non dovrebbe fare
così! – lo riprese Fay, con aria saccente, per poi riattaccarsi al corpo caldo
di Kurogane – Aww, come sei
caldo…
- Staccati!
Nessuno ti ha detto che puoi dormire qui! – lo sgridò l’altro, alzando le
coperte come incitamento.
Fay,
imbronciato, gli salì cavalcioni sul ventre, e con fare melodrammatico gli
disse: - Vuoi che la tua mogliettina si prenda una polmonite mortale?
Kurogane tirandolo
per i risvolti dello yukata, se lo tirò addosso,
all’altezza del suo viso: - Scemo di un mago, tu provieni da un mondo con
temperature gelide, non l’hai detto tu stesso?
Fay sorrise
mestamente: - Non ti smentisci mai, hai proprio una memoria di ferro… ma questo non toglie il fatto che io abbia freddo!
- Anch’io ho freddo – confessò scocciato il guerriero,
stringendo ancora lo yukata dell’altro.
Fay si abbassò
fino a far toccare i loro nasi: - Allora posso rimanere? – chiese soffiando
sulle sue labbra.
Kurogane
annullò le distanze e questo sembrò una risposta più che eloquente a Fay.
Quando si
staccarono Fay ridacchiò contro l’orecchio di Kurogane: - Sento già più calore…- ma l’altro non lo ascoltava, troppo impegnato a
lambire la pelle cedevole del collo del biondo.
In mezzo ai sospiri,
Fay intrufolò una mano nello yukata di Kurogane tastando la consistenza dei
suoi muscoli, della sua pelle rovente a contatto con
il ghiaccio della sua mano. Sentì il guerriero bloccarsi per un brivido dovuto
a quel contatto.
Le mani di
Kurogane invece erano ardenti come la passione con cui gli abbassava lo yukata fino ai gomiti,
osservando nella poca luce il corpo minuto del mago, pallido, ossuto e sinuoso.
- Kuroppi…
-mormorò Fay abbassandosi sul suo viso, esigendo un altro contatto con le sue
labbra.
Ma un improvviso bussare bloccò entrambi provocando
reazioni isteriche e imbarazzate.
Fay si
ricompose dopo il secondo colpo seguito da un timido “Kurogane-san?”, e sembrò
avere un lampo di genio visto che rotolò sul letto fino a finire dalla parte opposta
della porta, e disse raggiante: - Io mi nascondo qui sotto!!
– per poi infilarsi sotto il letto.
Kurogane,
shockato per il susseguirsi di eventi disse solamente
un “avanti” sbigottito.
La porta si
aprì lentamente, senza far rumore, e il viso dispiaciuto di Shaoran fece
capolino: - Mi scusi tanto Kurogane-san per averla svegliata, mi dispiace
veramente…
- Tranquillo,
non stavo dormendo. – asserì il ninja cercando di frenare le scuse infinite che
avrebbe continuato a trovare il ragazzo. – Che
succede?
- Ehm… visto
che io e Sakura-hime abbiamo avuto entrambi degli
incubi, e inoltre c’è davvero freddo in questo posto, volevamo chiederle, ehm,
se… - il viso di Shaoran era di una colorazione molto scura, tendente al rosso,
così il visetto della Principessa comparve da dietro le spalle del ragazzo,
parlando per lui: - Vorremmo chiederle di ospitarci qui con lei, Kurogane-san!
Il ninja rimase spiazzato da quella domanda, non se la sarebbe mai
aspettata in tutta la sua vita.
- Sappiamo che
non è una cosa usuale, soprattutto per lei, ma visto che adesso siamo come una grande “famiglia”, beh, quando ero piccola e
facevo un brutto sogno, andavo sempre da mio padre… - disse tutto d’un fiato la
ragazza, portandosi le mani al petto.
- Anche mio padre mi rassicurava sempre, quando avevo degli
incubi. – aggiunse Shaoran.
Kurogane si
grattò lentamente dietro la testa e borbottò: - Anche mio padre e mia madre mi rassicuravano dopo che avevo sognato qualcosa
di brutto…
Sakura
sorrise: - I suoi genitori devono essere delle persone meravigliose!
Kurogane
abbassò lo sguardo e assentì: - Sì, lo erano.
Sakura rimase
spiazzata per la triste scoperta della scomparsa dei genitori del suo “nuovo
padre” (quindi in parte suoi nonni) e corse dentro la
stanza, arrivando fino ad un sorpreso guerriero.
- Mi dispiace
tanto, Kurogane-san! Non ne sapevo niente, mi scusi
davvero! – gli disse con le lacrime agli occhi, prendendogli una mano tra le
sue e facendo rotolare una Mokona addormentata sul letto. Dopo un momento di imbarazzo, Sakura raccolse Mokona, stringendosela poi al
petto, con gli occhi ancora puntati verso il basso.
- Ohi, non ce
niente da scusarsi – balbettò Kurogane imbarazzato da quel comportamento. Poi
le poggiò una mano sul capo, il suo più intimo gesto d’affetto, e le spettinò
un poco i capelli – Su chiudi quella porta, ragazzo,
che viene ancora più freddo. – disse, mentre si spostava per far posto ai
ragazzini.
Shaoran annuì
con la testa e, dopo aver chiuso la porta, andò verso il letto per seguire la
Principessa e coricarsi nell’immenso letto dove dormiva il ninja.
Tutto ritornò
tranquillo nel giro di pochi minuti, e Kurogane finalmente si rilassò dopo
quella serata stressante. Guarda cosa le aveva fatto
fare quella Principessa con quel suo visino grazioso tutto preoccupato! Con la
storia della famigliola, Fay aveva messo delle idee strane a tutti, compreso
lui! Adesso si sentiva davvero quasi come un padre…
…
Fay!
Era ancora
sotto il letto? O se l’era sgusciata dalla finestra?
Come
richiamato dai suoi pensieri, un’ombra apparve dal bordo del letto, silenziosa
si avvicinò a lui: - Adesso esco e poi rientro facendo un pò di casino mio
stile, ok? Sennò i bambini si allarmerebbero di non
avermi sentito arrivare.
Kurogane annuì
guardandolo negli occhi resi scuri dalle tenebre.
In pochi
secondi il mago era fuori dalla porta a bussare ritmicamente
cinguettando il suo nome, storpiato.
- Kurocchi, lo sai che c’è tanto freddo nella mia stanza?
Dopo aver
aperto la porta, Fay avanzò sicuro nella stanza per poi fermarsi, fingendo
sorpresa nel trovare i due bambini che, intontiti dal sonno, avevano appena
sollevato le teste per guardare Fay, di cui sapevano essere il creatore della
confusione.
- Oh, il Paparino ha deciso di ospitarvi tutti qui stanotte? Aww, che dolce!! ♥ - recitò
commosso avanzando fino al letto.
- Abbiamo
avuto tutti la stessa idea, eh? Il paparuccio
è quello che infonde più calore qui con noi… - mormorò il mago coprendo Shaoran
e spostando la frangia
della Principessa, che gli sorrise annuendo.
- Scusate se
vi ho svegliati. – entrambi scossero la testa e Sakura
sussurrò:
- Vieni anche
tu a dormire con noi, Fay-san?
Lui sorrise e
guardò di sottecchi il ninja che se ne stava imbronciato all’altro capo del
letto, imbarazzato dal discorso che stavano facendo su di lui: - Se Kurorin mi vuole ospitare.
- Certo. –
rispose veloce il moro e Fay, sorridente, rimboccò le coperte anche a Sakura,
che si strinse nelle lenzuola calde.
Fay fece il
giro del letto e sollevate appena le coperte si infilò
praticamente sopra Kurogane. Il letto era grande, ma loro erano in quattro,
dopotutto (cinque, ma Mokona era piuttosto piccola).
- Che fai, scemo! Scendi subito!! –
sbraitò imbarazzato a bassa voce il ninja.
- Ma non è colpa mia, è che non ci sto! – piagnucolò il
biondo, indicando la limitrofa striscia di letto che poteva contenere solo
Mokona.
Dall’altra
parte del letto Sakura tirò la manica del pigiama del ragazzo vicino a lei: -
Shaoran-kun, Fay-san non ci sta, che facciamo? – mormorò preoccupata.
- Dovremmo stringerci – sbiascicò addormentato lui.
Sakura si girò
decisa e tirò piano la manica dello yukata del guerriero:
-
Kurogane-san, Shaoran-kun ha detto che dobbiamo stringerci per far posto a
Fay-san!
Kurogane e Fay
la guardarono perplessi. Era l’unica opzione, se anche
quel mago voleva dormire con loro. La Principessa aveva bisogno di chiederlo al
ragazzino per saperlo? Kurogane sperava che fosse il sonno arretrato a renderla
così svampita.
- Direi che
quella sia la soluzione più logica, Hime. – disse gentile Fay, col suo solito
tatto.
Sakura fece
uno dei suoi sorrisi che riempivano il cuore di affetto
e si girò per stringere Shaoran e portarlo vicino a sé.
- Kuroppi,
l’unico modo è che ci accogli tutti quanti sotto le tue ali! Su, da bravo Kuropapà! – lo incoraggiò Fay, consapevole che lo spazio
creato dalla Hime non fosse sufficiente.
- Eh? – chiese
incredulo Kurogane. Cosa doveva sopportare ancora?!
Era già abbastanza imbarazzante quello che stava facendo, e di cosa andava
farfugliando quello stupido?
Fay gli alzò le
braccia sopra la testa e lo spinse - per quanto fosse possibile - vicino alla
Principessa che, capito quello che voleva dire il mago, si strinse al fianco
del moro, trascinandosi dietro uno Shaoran dormiente.
Prima che il
guerriero potesse fare qualsiasi protesta, Fay gli si piantò sull’altro fianco
e lo strinse in un abbraccio.
- Ma c-che… staccatevi! Come… - brontolò scocciato Kurogane,
cercando di scollarsi di dosso Fay, ma senza avere il coraggio di toccare la
Principessa, che si era già messa comoda.
Il biondo
portò il suo viso fino all’incavo del suo collo e lì
si sistemò, per potergli parlare senza che i “loro” bambini potessero sentire.
-
Kurotan non bistrattare i tuoi bambini e la tua adorabile mogliettina, che ti
vogliono tanto bene.
– gli sussurrò morbido, scaldando la sua pelle con il vapore del suo respiro.
Kurogane rinunciando
a qualunque altra protesta, appoggiò la guancia sopra i capelli soffici del
mago e si rilassò, cullato dai respiri che aleggiavano nella stanza.
- Mhmm, ho freddo alla schiena… Kuromy.. u.. – mormorò mezzo addormentato Fay, sbadigliando subito
dopo.
Kurogane lo
strinse con un braccio, mentre l’altro lo appoggiò sulla spalla di Shaoran, che
era incurante di quanto affettuoso fosse quel gesto, così naturale per qualsiasi
altro uomo.
Il guerriero
baciò la fronte del mago, che lo strinse per fargli capire che lo aveva sentito
e avrebbe ricambiato se non stesse già dormendo.
Quella era la
sua nuova famiglia, che lo volesse o no, tra loro si era instaurato una legame indissolubile, e ormai non gli restava che
accettarlo.
All’inizio veniva tenuto a distanza perché incuteva spavento, col suo
costante sguardo truce, tranne da quel mago che sembrava non aver per niente
paura di essere ucciso da lui; poi il ragazzino, notando la sua devozione
nascosta ad aiutargli anche se non conosceva nessuno di loro, gli si era
avvicinato, ammirandolo per le sue doti e instaurando un rapporto di silenzioso
rispetto e reciproco aiuto.
Il rapporto
con la Principessa si era sviluppato dopo gli altri, visto che all’inizio era
sempre addormentata, ed era ancora in via di sviluppo. La Principessa lo
rispettava, gli donava il suo affetto come faceva con tutti e lui la proteggeva
come avrebbe fatto con la sua Tomoyo-Hime.
Il biondo mago
lo sfidava ogni giorno, con i suoi nomi strambi, le sue
frecciatine e le sue allusioni stupide, come quella
che eran come una famigliola felice. Il che lo erano
veramente. E per questo, Kurogane l‘avrebbe
difesa.
L’avrebbe
difesa a qualunque costo, perché era la sua nuova famiglia.
Lascialo
andare…Tu non sei
quel ragazzo…
Lui è cambiato! L’ha
fatto per te e per la tua principessa!
Hai sentito ciò che ho
detto, ragazzo?!
Strega. Esiste una
maniera per non farlo morire?
Buongiorno, Kurogane.
Comunque sia.. la proteggerò… a ogni costo…
Dormi…
Se resti sveglio, dormiremo tutti più
tranquilli!
Tsk!
Non mollarla per nessun motivo!
Devo andare per forza…
Aspetta!
No, non estrarre la
spada!
Uh, beh,
decidere cosa ne è venuto fuori lo lascio a voi…
Per tutta la
storia aleggia una nota di simpatia, con le scene hard all’inizio e l’affetto
finale di tutti, e come post finale alcune citazioni del manga per sottolineare a cosa va incontro Kurogane, che infondo è la
colonna portante del gruppo, è quello che li protegge, li aiuta, li tira su quando
cadono e li sorregge; da Acid Tokio in poi, tutto quello che si era creato va a
pezzi, e lui si ritrova a essere l’unico rimasto come prima: Fay non gli
rivolge più la parola, Sakura è chiusa in se stessa e Shaoran non è più lui.
Ma quanto
dolore deve aver provato il nostro Kurocchi?!?! Ç^Ç
Wow, ho fatto un mega commentone su Kurogane…
XP spero di non aver annoiato!
Vi saluto e
spero in tanti commenti!!! ♥
SэrЄ
PS: Kin è sinonimo di family.. almeno
spero..