Finché morte non ci separi

Prima d’ora, la Terra non era mai stata così cupa. A illuminare l’atmosfera tetra vi era solamente il bagliore emanato dal Palazzo di Cristallo, ma la sua bellezza e il suo potere non sarebbero mai bastati per aggiustare le cose.
Calde lacrime attraversavano le guance di Black Lady, immersa nel suo enorme dolore.

Che cos’è… questo sentimento che mi pervade?

Nel suo cuore aleggiava un eterno senso di colpa che la stava rapidamente consumando dall’interno. Non si era mai sentita così male in vita sua.
Quando riuscì a comprendere ciò che era successo, il respiro le venne a mancare. Ormai non si trattava più di un gioco: quella era la vita vera, e lei aveva combinato un disastro.
Sailor Pluto era morta davanti ai suoi occhi, ed era solamente colpa sua. Se non si fosse unita a Wiseman, se non gli avesse permesso di farle il lavaggio del cervello, se non fosse stata così sciocca da lasciare che Diamond si impossessasse del Cristallo d’Argento Leggendario del Passato e di quello del Futuro, probabilmente Pluto sarebbe stata ancora viva.

Perché le lacrime mi scorrono sul viso?

Pluto. La sua unica amica. La guerriera Sailor che più ammirava insieme a sua madre. L’unica persona che le aveva voluto davvero bene e che aveva sempre vegliato su di lei.
Vederla priva di vita le suscitava una strana sensazione. Ripensando a tutto quello che avevano passato insieme, a tutte le volte in cui Pluto l’aveva consolata con una delle sue magie, e al fatto che non avrebbero più potuto condividere momenti simili, Small Lady si sentì morire.

Sono felice quando sono con te. Sei l’unica amica che ho e ti voglio tanto bene!

Quel ricordo di quand’era bambina si fece spazio nella sua mente come un fulmine a ciel sereno. Si conoscevano da centinaia di anni e Chibiusa era cresciuta con la convinzione che nessuno sarebbe mai riuscito a spezzare il legame che le teneva unite. Ma rendersi conto che a distruggere la loro amicizia era stata proprio lei, fu molto peggio.

Sei adorabile. E io ti voglio bene così come sei.

Quelle parole riecheggiarono dentro di lei come un uragano. Le sembrava davvero di sentire la voce di Pluto chiamarla, e per un attimo le parve di scorgere il viso della Guardiana della Porta dello Spazio‒Tempo davanti ai suoi occhi. Chibiusa ebbe la tentazione di sorriderle, ma prima che potesse farlo l’immagine di Sailor Pluto scomparve.
Se n’era andata per sempre. E Small Lady sarebbe stata destinata a convivere con il suo senso di colpa per l’eternità.

Pluto… L’amica più cara e importante che abbia mai avuto.

Irrompo anche in questo fandom con una bella (mica tanto) flash-fic su questi due personaggi il cui rapporto mi ha completamente stregata fin dall’inizio. Pluto è stata per Chibiusa la guida di cui aveva più bisogno per maturare, un’amica, una confidente, e adesso che lei non c’è più la nostra Small Lady non può far altro che esternare il suo dolore. Inutile dire che in questa scena ho pianto come una fontana, sigh.
Spero vivamente che vi piaccia e di essere riuscita ad incuriosirvi in qualche modo. A presto!