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Autore: TeamFreeWill    12/04/2017    4 recensioni
Attenzione spoiler stagione 12.
Finale alternativo della mia long Il rapimento di Mary (leggere prima fino al capitolo 4 di quella storia) :)
Genere: Angst, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Dean Winchester, Mary Winchester, Sam Winchester
Note: Otherverse, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nel futuro
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Tra famiglia e letterati'
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Link alla mia long "Il rapimento di Mary"
http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=3652126&i=1


Riassunto di cosa è accaduto nella storia "Il rapimento di Mary"

Mary viene rapita e ferita da un Ghoul e Sam e Dean la salvano portandola all'ospedale. Questa storia è una versiona altrenativa del finale dell'altra storia.





Finalmente giunsero all'ospedale, si fermarono davanti all’ingresso inchiodando. Dean scese dall’auto, fece il giro di corsa della macchina e aiutò il fratello a tirare fuori la madre dall’auto.

Ora entrambi la sorreggevano per le spalle, mentre la donna aveva appoggiato la testa alla spalla del maggiore. Gridarono aiuto con tutto il fiato che avevano in corpo e alcuni infermieri che erano lì fuori vennero loro in soccorso con una barella.

La donna fu trasportata d’urgenza al reparto trasfusioni. I due fratelli fecero per andare con lei, ma furono fermati all’ingresso dell’ospedale da altri infermieri per farsi dire cosa fosse successo.

Dissero solo che era stata aggredita. Poi, vedendo che Dean perdeva sangue dal muscolo succlavio, lo medicarono dandogli dei punti. Fu trascinato di peso in una saletta, comunque, perché lui voleva andare con Sam dalla madre. Finalmente fu lasciato andare una volta ricucito.

Raggiunto il fratello nel corridoio del reparto trasfusioni, non dovevano fare altro che pregare e aspettare. Che tutto si sistemasse, che ritornasse tutto come prima. Dean sembrava un leone in gabbia. Continuava ad andare avanti e indietro lungo il corridoio.

Il minore gli si avvicinò e lo abbracciò stretto .“Si sistemerà tutto vedrai Dean”. Il biondo si staccò da lui sorridendogli e annuendo. Non credeva nei miracoli, ma apprezzò il gesto. Il suo fratellino era la sua ancora, la sua luce in un mondo altrimenti fatto d’oscurità. Convulsamente stringeva la catenella della madre che teneva in tasca. Era un modo suo per sentirla vicino.

I pensieri furono interrotti da un dottore che si avvicinò ai due. Rassicurò i due fratelli sulle condizioni della madre, leggendo la cartella clinica che aveva in mano. I due ragazzi tirarono un sospiro di sollievo. Per una volta le cose andavano bene. Fu permesso loro di vederla e quando entrarono nella stanza, la donna stava riposando.

Attaccato al braccio destro si poteva scorgere la cannula al cui interno scorreva il liquido rosso che ridava forze alla donna. Il moro e il biondo si sedettero vicino, avvicinando due sedie al letto. Sentendosi osservata la donna, si svegliò e sorrise guardandoli. Quello sguardo che solo una mamma può rivolgere ai propri figli. Nonostante le ferite e la stanchezza, la donna era bellissima.

“Ehi piccoli mi avete salvata…siete i miei angeli” disse cercando di tirarsi su. Le fu un po’ difficile, ma con l’aiuto di Sam riuscì ad appoggiare la schiena alla spalliera del letto. “Sempre mamma, sempre!” rispose Dean accarezzandole la mano, piano per paura che potesse fargli male.

“Ho qualcosa che ti appartiene” disse poi. Qualche secondo dopo le mise al collo la catenella con la fede di Jonh. La donna scoppiò a piangere. Credeva di averla persa per sempre, in quella capanna. A questo punto, Mary, sopraffatta dalle emozioni allargò le braccia. I due figli la strinsero contemporaneamente in uno stretto abbraccio, che sapeva di amore, famiglia, pace.
 
L’idillio del momento fu spezzato da un uomo che entrò nella stanza senza nemmeno aspettare l’invito. Seguito da altri due soggetti non identificati.

Mick Davis, comunicò loro che i mostri e l'area erano stati bonificati e le vittime restituite alle famiglie per una degna sepoltura.

Poi un altro comunicato che aveva dell'assurdo: Mary sarebbe stata trasferita con effetto immediato presso la loro base. A niente valsero le proteste dei due fratelli, anche con il direttore dell’ospedale.

L’odio verso questi letterati crebbe ancora di più! Con che diritto stavano sequestrando la loro madre? “Va tutto bene ragazzi, non disperatevi e calmatevi” disse arrendevole Mary, mentre veniva messa su un ambulanza e portata alla base. I figli restarono lì a guardare il mezzo allontanarsi. Ancora una volta lei non fece niente per ribellarsi a quei figli di puttana.
  
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