Nata per gioco, ma desideravo descrivere un po’ della mia vita da commessa in chiave comica.
Alcune delle scene, ahimè, sono accadute veramente altre invece, sono di pura fantasia.














13 Marzo 2017.



Scrivere un diario, mi sembra quasi una cosa infantile lo so. Ma infondo, un po’ lo sono.
Chi sono? Beh, una povera commessa, imbranata con la sfiga scritta sulla fronte. Una vera regina del mainagioia infinita. Sigh!
Ah! Quel sigh significa un pianto di commiserazione. Perché lo dico? Mh, perché credo che in un futuro lontanissimissimo trovino questo bel diario, con la copertina rosa pelosa con tanto di orecchie, e che diventi una sorta di bibbia per le povere sfigate come me. E chissà forse diventerò una sorta di santa con tanto di statua e…mh, ma che dico? Ora sto esagerando, ma non con il fatto che sono una povera sfigata.
Uffa! Lo avrò ripetuto tante volte che ora questo povero diario si metterà a piangere per me.
Okey! Tornando seria, devo presentarmi decentemente o no?
Chi sono? Di nuovo. Mi chiamo Rin Brendan e ho…devo proprio dire la mia età? Beh, mi tocca! Okey, ho venticinque anni e sono una povera zitella che vive insieme alla sua gatta Kitty! Una gattara!
So bene che un nome stupido, ma io con i nomi per gli animali sono una vera catastrofe. Tornando alla presentazione, sono una commessa in un negozio tutto fare.
Che cosa significa?
Vediamo di tutto! Dai quotidiani, al tabacco (quest’ultimo lo odio) e ai servizi al cittadino…per finire ai giochi delle lotterie. Una vera tortura lo giuro, ma il lavoro mi serve se no…niente pagnotta per il mio pancino e la mia gatta.
La mia vita scorreva monotona fino il giorno che incontrai lui.
Il Dio dai capelli fluenti, che la Pantene può chiudere, e gli occhi di un oro così puro e accecante che le gioiellerie lo vorrebbero come merce.
Ogni volta che penso a lui, mi sento avvampare e il mio cervello va in tilt…più che altro parte per le Maldive senza ritorno.
Piuttosto devo annotare ben bene il giorno della sua venuta, perché devo festeggiarlo ogni anno come festa.
Sono pazza lo so…ma se lo vedete di sicuro, vi scioglierete come me.
Ho solo elencato due cose di lui. I capelli e gli occhi.
Il fisico, beh, il suo fisico! È da urlo. Bronzi di Riace non siete nulla al suo confronto. Quindi sciò in cantina.
È bello! Bello! Bello! Bello!
Ora basta!
Allora era…oggi, il giorno che questa divinità è scesa dal suo olimpo per entrare nel negozio dove, lavoro.
Una sincope ciò che ho avuto nel vederlo. Va beh, sono esagerata, ma il mio cuore si è fermato per pochi secondi e la mia bocca è rimasta aperta. Infatti, mi sono ritrovata la bocca piena di mosche. Che schifo!
Però ho un rimpianto…non sono riuscita a dirgli neanche “buongiorno”!
Me tapina sfortunata!
Ma non temete domani mi rifarò lo giuro!
Quindi Notte e Baci.

P.S. domani ci trucchiamo!



14 Marzo 2017.


Che giornata! Uffa!
Ma perché tutte a me succedono? Ma perché un meteorite non mi cade in testa? E che cavolo!
Odio questo giorno!
Finalmente ero riuscita ad avvicinarmi per salutarlo e invece, dalla mia bocca è uscito un grugnito.
Che rabbia!
Dare testate al muro non serve lo giuro. Mamma che vergogna!
Allora vi racconto tutto:
Arrivo al negozio e prendo il solito pacco voluminoso di quotidiani, chiedendomi il perché sia sempre così grosso, quando entra lui nel negozio.
Ora immaginate la musica di Enya, quella che utilizzano a “Ciao Darwin” quando, scende Madre Natura. Avete capito, giusto? Okey continuiamo.
Allora entra lui, sua altezza bellissimissima che il sole deve inchinarsi difronte a tanta beltà, con passo deciso. Mi passa accanto e mi guarda.
Io avvampo, ma poi il mio cervello non si sa come decide di svegliarsi e dirmi.
Cretina dii buongiorno!
“Emh…buo…ehm…grf!”
Ora vi chiedo? Che cavolo vuol dire buo grf? Voglio morire!
E poi il suo viso…oddio! Ha inarcato il suo sacro sopracciglio destro per comprendere il mio linguaggio!
Mi avrà presa per una demente lo so.
La mia vita è finita. Sigh!
Però nel compenso ho rimediato una mancia da parte di un cliente per via di una vincita.
Una piccola consolazione per il mio povero cuore.
Notte, nottina.

P.S. domani devo riuscire a dire un buongiorno come si deve!





Continua…


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Piccolo esperimento in chiave comica di una Rin combina guai. La parte maschile s’intuisce già…è lui il nostro del demone.
Un bacio e al prossimo aggiornamento.