Questo mio scritto è pubblicato senza alcuno scopo di
lucro.
IL BALLO
Erano passati ormai due
anni da quando i Goa’uld erano stati sconfitti
definitivamente; dopo molte battaglie, le varie squadre SG e in particolar modo
l’SG1 avevano avuto la meglio nello scontro finale.
L’SGC era stata affidata al comando del Generale
Breston, O’Neill era stato trasferito a Washington, Carter aveva accettato il
ricollocamento all’Area 51 e ora dirigeva un laboratorio con tanto di
scienziati e ricercatori a sua disposizione, Daniel era rimasto all’SG1 per
continuare l‘esplorazione di mondi sconosciuti mentre Teal’c si era unito ai
Jaffa che erano finalmente liberi da ogni oppressione, e con il figlio ora
poteva aiutare il suo popolo nel processo di rinascita.
Ognuno però, aveva
ricevuto l’invito al ballo organizzato per le più alte cariche politiche e
militari, e dato che loro avevano più volte salvato
Era una
serata piovosa, e pian piano il salone della villa si popolò; O’Neill era
arrivato da circa cinque minuti, indossava l’alta uniforme ed aveva un sorriso
sgargiante; non gli fu difficile intravedere nella folla Daniel, che si
aggirava tra le uniformi in abiti civili tipici di un archeologo.
-Ciao Danny!- disse avvicinandosi
all’amico che era girato di spalle.
-Ciao Jack…che
piacere rivederti!- rispose l’amico non appena conobbe l’identità del suo
interlocutore, e dopo essersi scambiati un rapido abbraccio tra vecchi amici,
si diressero al bancone del bar per fare due chicchere.
-Teal’c non può venire stasera; ha preferito rimanere su
Chulak!- lo informò Daniel.
-Peccato…si sarebbe
divertito! Lui adora questo tipo di feste!- scherzò
Jack sorseggiando il suo drink.
-Ti trovo bene; che aria
tira a Washington?- chiese Danny.
-In confronto all’SGC è una noia mortale, e voi avete tutto sotto
controllo? Nessuna invasione aliena in programma?- sorrise Jack.
-Tutto come al solito!- sorrise a sua volta Daniel, felice di aver
rincontrato Jack e ricordando gli anni passati a lottare fianco a fianco.
-Ho saputo che ti sei
fidanzato!- disse Jack osservando le coppie ballare al
centro della sala.
-Si chiama Kathryn, ma ci
siamo lasciati due giorni fa!- rispose Daniel finendo il suo drink –e tu
invece?- chiese voltando lo sguardo su Jack,
fissandolo con un sorrisetto.
-Io…bhé…- provò, cercando
invano una buona risposta, che però non arrivò.
-Sei solo! Lo sapevo!- disse Daniel poggiando una mano sulla spalla
dell’amico.
Ad un tratto, una donna
bionda, con un vestito azzurro ed uno spacco che arrivava fino al ginocchio,
catturò la loro attenzione.
Jack rimase a fissarla per qualche secondo, finché
Daniel non interruppe il suo fiume di pensieri.
-La vedi quella bella
donna laggiù Jack? Bhè…lei aspetta
solo te!- disse alzandosi e andando incontro alla donna, lasciando Jack
immobile sullo sgabello.
-Ciao Sam…sei stupenda!- disse abbracciandola.
-Ciao Danny…sono felice di rivederti- rispose sorridendogli.
Era da qualche mese che i
due non si incontravano; si erano più volte sentiti al
telefono, ma non era come incontrarsi di persona.
Una voce alle loro spalle
però, li interruppe.
-Ciao Carter!- disse Jack avvicinandosi ai due.
-Salve Signore!- lo salutò
Sam un po’ sorpresa di ritrovarselo di fronte dopo parecchio tempo.
-Niente divisa per le signore?-
chiese osservandola dall’alto in basso, incantato dal suo splendore.
-No, perché mi sta male il
vestito Signore?- chiese lei osservando l’abito che portava indosso.
-Oh no…volevo
solo dire…-provò a correggersi, dopo essersi accorto del terribile malinteso.
-Sei
fantastica!- lo aiutò Daniel,
mettendo a posto la situazione.
****
Dopo aver incontrato
diverse persone importanti per la politica degli Stati Uniti, e molti Generali
dell’Aviazione Americana, era giunto il momento del ballo.
L’orchestra suonava ogni
tipo di musica, e gli invitati erano entusiasti di partecipare a quella festa,
volteggiando al centro della pista.
Daniel danzava con una
ricercatrice dell’Oxford Insitute e nel frattempo parlavano delle ultime
scoperte in campo storico, mentre Sam era seduta su di uno sgabello al bancone
del bar, dove poco dopo la raggiunse Jack, sfoggiando
un enorme sorriso.
-Bella
la festa vero?- chiese poggiandosi al bordo del bancone accanto a lei.
-Sì, molto carina!-
rispose Sam sorseggiando il suo scotch.
-Ti va di ballare?- le
chiese Jack dopo aver preso un profondo respiro.
Sam si voltò sorpresa, ma
era felice che lui gliel’avesse chiesto.
-Perché no!- sorrise lei.
Dopo aver preso la sua
mano, Jack la condusse sulla pista, ma proprio mentre
si accingevano a ballare, iniziò a risuonare nella sala un lento e dopo essersi
scambiati uno sguardo veloce, Jack la strinse a se e lei poggiò la testa sulla
sua spalla.
Erano perfettamente a
tempo, quasi come un’unica persona.
-Come te la passi all’Area 51 con tutti quei cervelloni attorno?- chiese Jack
sussurrandole all’orecchio.
-Signore…non sono cervelloni!- disse lei scostandosi un po’.
-Non è vero! Lo sono eccome!- insistette Jack sorridendole.
-Sono intelligenti, questo
non lo nego, ma sono anche delle persone simpatiche e
gentili!- ribattè Sam con tono deciso.
-Ma non saranno mai al tuo livello Sam…questo è
certo!- le sussurrò, avvicinandosi nuovamente a lei.
-Devo prenderlo come un
complimento o è solo una strategia per dirmi che sono
una secchiona?- chiese lei sorridendo, mantenendo il tono da finta arrabbiata.
-È un complimento
naturalmente!- precisò Jack immediatamente.
Dopo aver ballato per
qualche minuto senza parlare, Jack ruppe il silenzio.
-Sai cos’è che mi manca di
più della vita passata a guidare l’SG1?- chiese serio.
-Non lo so…l’avventura,
il pericolo, l’esplorazione di nuovi mondi?- provò Sam.
-No…mi mancano le serate che
organizzavamo a casa mia con i Simpson, birra e pizza!- disse fissandola negli
occhi, più serio che mai.
-Anche a me mancano…mi divertivo un mondo, ma del resto…non tutti seguiamo lo
stesso percorso e le strade hanno preso direzioni diverse per tutti e quattro!-
spiegò Sam ripensando ai tempi passati.
-Ma nessuno ci impedisce di ricordare!- rispose Jack leggendo nei suoi
occhi una leggera tristezza –cosa ne dici se lasciamo questa noiosissima festa
e ci andassimo a vedere l’ultimo DVD dei Simpson davanti ad una bella pizza
fumante, sorseggiando della birra?-
-Uhmmm…ci stò!- accettò
lei sorridendo.
Dopo aver lasciato la
pista da ballo, andarono a cercare Daniel, ma lo trovarono piuttosto
“impegnato” su un divanetto, assieme alla ragazza con cui ballava in
precedenza.
-Credo che lui stia bene
qui!- disse Jack osservando stupito Danny.
-Lo credo anche io- concordò Sam sorridendo alla vista dell’amico che
all’apparenza può sembrare molto timido e impacciato.
Dopo aver lasciato il
salone, i due salirono sul pick-up di Jack e si
diressero verso casa sua.